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Trasporto rifiuti, l’impennata dei costi e il “salasso” ai cittadini

A dicembre 2018 il viaggio di camion da Ischia a Pozzuoli costava 214 euro, dallo scorso luglio ben 427, praticamente il doppio. Inevitabili le conseguenze sulla Tari e il peggio potrebbe ancora dover arrivare

A dicembre 2018 il viaggio di un camion dei rifiuti dall’isola di Ischia a Pozzuoli costava 214,72 euro. Dal 1° luglio dello scorso anno la tariffa per lo stesso viaggio costa 427 euro. In pratica il prezzo del servizio di trasporto per l’automezzo contenente rifiuti è nell’ultimo anno sostanzialmente raddoppiato. Il dato emerge dal procedimento istruttorio avviato dall’Antitrust nei confronti delle società Mediterranea Marittima, Medmar Navi, Servizi Marittimi Liberi Giuffrè & Lauro, TraSpeMar, Gml Trasporti Marittimi e del Consorzio Cotrasir per accertare una presunta intesa restrittiva della concorrenza nell’offerta dei servizi di trasporto di infiammabili e rifiuti da e per le isole del Golfo di Napoli (Ischia, Procida e Capri). Secondo l’Autorità “Per quel che concerne il trasporto dei rifiuti, risulta, allo stesso modo, che il Consorzio abbia fissato il prezzo del servizio di trasporto per un automezzo contenente rifiuti (tratta Casamicciola-Procida-Pozzuoli) in costante incremento. Segnatamente, nel dicembre 2018 il Consorzio ha fissato la tariffa (in aumento rispetto a quella precedente) in 260 euro, mentre a marzo 2019 ha attuato un nuovo aumento, portando il prezzo a 340 euro. Da ultimo, stando alle informazioni disponibili, con comunicazione del 5 giugno 2019, il Consorzio ha preannunciato che, a decorrere dal 1° luglio 2019, la tariffa sarebbe stata fissata in 427 euro”.

I costi sono troppo esosi e l’hanno segnalato anche i sindaci dell’isola che a giugno 2019 inviarono all’Autorità una segnalazione da parte del Comune di Barano d’Ischia, in rappresentanza dei Comuni dell’isola di Ischia e del Comune di Procida, che lamentava una serie di problematiche riscontrate relativamente al trasporto marittimo dei rifiuti dalle isole campane verso la terraferma, ugualmente esercito dal COTRASIR. La segnalazione del Comune di Barano denunciava, anche relativamente al trasporto di questa merce, un significativo aumento dei prezzi richiesti dal COTRASIR negli ultimi mesi, con conseguenze negative per la cittadinanza legate alla necessità di aumentare la tassa rifiuti (TARI). Inoltre, il Comune di Barano lamentava numerosi disservizi sperimentati dalle società locali di raccolta rifiuti che si servono dei trasporti del Consorzio: ripetute e ingiustificate soppressioni di alcune corse, condizioni ingiustificatamente gravose per la prenotazione con pretesa di riservare contestualmente sia il viaggio di andata che di ritorno, condizioni penalizzanti dovute alla richiesta di pagamento anticipato per entrambe le corse. Secondo la segnalazione ricevuta, i Comuni stessi e le società di raccolta dipenderebbero dalle decisioni unilaterali e dai disservizi del COTRASIR, che oggi gestisce tale attività “senza che gli Enti possano fare alcunché, non essendovi alternative per il detto trasporto”.

Come se non bastasse a novembre dello scorso anno anche il sindaco di Casamicciola Giovan Battista Castagna aveva segnalato i disservizi ed il costo esoso del trasporto dei rifiuti. Dal porto di Casamicciola, infatti, si imbarcano le navi che effettuano il trasporto rifiuti dall’isola di Ischia verso la terraferma e che dunque riferisce di subire maggiormente le conseguenze negative. Castagna nella sua missiva segnalava come a fronte di un ingiustificato aumento delle tariffe legato al regime di monopolio, il servizio fosse peggiorato, causando gravi conseguenze alla comunità. Castagna ha ipotizzato anche l’ipotesi “di vietare il transito degli automezzi della nettezza urbana sul territorio comunale se non dovessero essere adottati concreti provvedimenti. Il sindaco di Casamicciola metteva nero su bianco una “situazione divenuta ormai incresciosa e non più sostenibile”. Per Castagna “dal momento in cui è subentrato il predetto consorzio le tariffe sono misteriosamente e incredibilmente raddoppiate, con un aggravio di costi difficilmente sopportabili per le aziende che certo nelle loro previsioni di spesa non potevano tenere conto di una tale variazione delle tariffe. Favorita, va sottolineato, anche dal fatto che l’unione di più soggetti in un consorzio ha riportato anche il mercato in una situazione di monopolio che certo non ha giovato alla concorrenza precedentemente in essere, che se non altro riusciva a “calmierare” i prezzi”.

“A fronte di una vorticosa crescita (superiore al 100%) delle tariffe non ha mai fatto seguito un miglioramento del servizio offerto ai Comuni dell’isola d’Ischia, anzi lo stesso è andato via via peggiorando fino a creare un vero e proprio allarme sociale sul territorio”. A Casamicciola, infatti, il trasporto dei rifiuti incide di circa il 6% sulla bolletta della Tari (mentre in passato, cioè prima della nascita del consorzio, il trasporto dei rifiuti aveva un’incidenza di circa il 3%). In pratica l’Amca – Azienda Multiservizi Casamicciola – che gestiosce il servizio di nettezza urbana nel Comune isolano, pagava una somma tra i 60 ed i 70mila euro per il trasporto dei rifiuti sulla terraferma. Il costo, nel giro di un anno, è praticamente raddoppiato passando a 140mila euro l’anno. Costi confermati anche dal Comune di Forio che pochi giorni fa ha bandito il servizio di rifiuti. Nel capitolato d’appalto si legge che “il costo del trasporto marittimo è calcolato tenendo conto delle tariffe applicate dall’unico vettore marittimo al momento della stesura” del capitolato. Il costo, in questo caso, è di 313.698euro.  

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