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Succhivo promuove il “made in Ischia” con l’associazione Gertud Streicher

Di Isabella Puca

Serrara Fontana – Di artigiani e artigianato  ne è piena l’isola e l’ associazione Gertud Streicher ha creato un evento volto a promuovere e difendere il made in Ischia. Il 24 giugno durante la festa di San Giovanni si terrà infatti un’esposizione all’interno del vicolo “‘e curteglie” per far sì che anche i più piccoli artigiani dell’isola possano farsi conoscer da turisti e ischitani grazie alle loro opere. L’Associazione promotrice, dedicata alla memoria della tedesca Gertrud Streicher che tanto amò il paese che l’accolse, ha iniziato a far parlare di sé qualche anno fa. Grazie al loro amore per il paese e alla loro manodopera il suggestivo borgo di Succhivo va sempre più verso la valorizzazione. Dal progetto di riciclo che ha visto la realizzazione di fioriere nate da materiali di recupero, a diversi laboratori aperti a grandi e piccini tutti dedicati al riciclo e non solo. Già dallo scorso anno il vicoletto de “ ‘e curteglie” venne trasformato in espressione dell’artigianato di un paese che non vuole scomparire ed ecco che quest’anno si ripete ancora una volta l’evento aperto a tutta l’isola. Antichissima è la storia dell’artigianato tipicamente ischitano; dai cestini di paglia, veri e propri capolavori ricreati da mani che intrecciano con cura la rafia, alle ceramiche con i disegni tipici della nostra isola. Lontano dallo scomparire, chi detiene quest’arte antica ha iniziato a trasmetterla ai più giovani grazie a corsi gratuiti e non, per imparare l’intreccio dei cestini. Più di un secolo fa, quando il monte Epomeo era ancora l’antico granaio dell’isola, vi si produceva la paglia da un grano detto “Carosella”. Erano soprattutto le donne di Lacco Ameno che detenevano l’arte dell’intreccio; con la stessa tecnica con cui intrecciavano i fili di cotone per realizzare preziosi merletti, presero a intrecciare quei fili di grano realizzando cestini, borse e cappelli che i turisti, che iniziavano a frequentare l’isola, acquistavano a poco prezzo come pezzi unici della loro vacanza. La paglia fu poi sostituita dalla rafia e furono sempre più le famiglie a dotarsi di qualche oggetto intrecciato dalle mani di un artigiano. Ha più di cento anni, invece, la manifattura della ceramica unica al mondo per i suoi colori: il giallo dei limoni e l’azzurro del mare ischitano. Oggi che il turismo va sempre più di più verso l’autenticità di un luogo promuovere l’artigianato in questo modo è la strada giusta per riaffermare la storia di Ischia e degli ischitani che passa tra le mani sapienti dei nostri artigiani.

 

 

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