CRONACA

Pio Monte, il Meetup: «Snodo cruciale per lo sviluppo del paese»

Dal progetto di trasformazione urbana redatto nel 2012, l’architetto Caterina Iacono compie una panoramica sull’ultimo decennio rivendicando l’impegno politico col M5S e critica l’atteggiamento dell’amministrazione

L’esigenza di un rilancio del complesso immobiliare del Pio Monte della Misericordia è da tempo al centro del dibattito politico e sociale di Casamicciola. Anzi, un tale rilancio viene sempre più visto come inscindibile da quello dell’intero Comune termale. L’architetto Caterina Iacono già nel 2012 aveva firmato un progetto per far rinascere il sito. Oggi ella lo ricorda, accostandolo all’impegno politico che ha affiancato in questi ultimi anni: «Correva l’anno 2012 – scrive l’architetto Iacono – Ricordo bene l’entusiasmo che dedicai in occasione della sottoscrizione di un progetto di trasformazione urbana che vedeva interessato il Comune di Casamicciola Terme. Nello specifico l’area che concerne il complesso del Pio Monte della Misericordia ma non solo…

Un progetto ampio e complesso, redatto in attuazione del Piano Regolatore Generale, che ha visto la sinergia di vari attori, come ad esempio il Comitato Colibrì ed il giornalista e storico Giuseppe Mazzella. Il mio, fu uno studio di fattibilità giuridico ed economico molto approfondito, diviso in 16 punti, ognuno discusso secondo l’agibilità giuridica e con una richiesta di finanziamento per il recupero, pari a 100 milioni di Euro. Il complesso in questione è ormai un edificio abbandonato a se stesso da oltre cinquant’anni. Tutt’ora è pericolante e cinto da transenne che sembrano non dare una grande stabilità a ciò che resta. Tante le vicissitudini che hanno scosso questa struttura, a partire dalla sua proprietà sino ad arrivare alla gestione affidata in comodato d’uso gratuito al Comune di Casamicciola. Tutto è rimasto come all’epoca. Nessuna pietra spostata. Anche i graffiti che vi sono all’interno ormai hanno una storia da raccontare ed altrettanto i soffitti. Lo spettacolo che ci si ritrova dinanzi è desolante. L’ edificio si estende per ben 24 mila metri quadri e si erge in prima linea sul lungomare di Casamicciola, attirando in tal modo l’attenzione e lo sguardo di chi, dal mare, si accinge per la prima volta ad esplorare l’isola. Al sol pensiero che, in epoca passata, il complesso del Pio Monte era il fiore all’occhiello architettonico del Comune, nonché il suo punto nevralgico, culturale e sociale, mi viene una rabbia incredibile! Un arduo lavoro, quello svolto da me e Peppino, congiuntamente al supporto di vari enti, alquanto strategici per l’attuazione. Uno studio che sin dall’iniziale presentazione ha trovato una forte corrispondenza e un’ottima interlocuzione con imprenditori, enti pubblici e privati ed altre personalità di spicco nel campo architettonico e governativo». L’architetto Iacono poi arriva all’attualità politica, senza fare sconti: «Oggi più che mai dopo il sisma del 2017 Casamicciola necessita di un nuovo disegno di paese ma soprattutto di competenze che in questa amministrazione mancano.

Attaccati alle loro poltrone , con la loro corte dei miracoli che assicura loro voti in cambio di frigoriferi, favori , assunzioni a tempo determinato ed altre amenità…ed intanto a tre anni dal terremoto questa amministrazione ha dimostrato tutta la sua incapacità. Se non era per me , per noi del Meetup amici di Beppe Grillo di Ischia i proprietari delle case e strutture condonate non avevano diritto al ristoro economico…ci siamo sostituiti a questa amministrazione inadempiente ….ma non si vergognano chi li ha votati? Come sono solita agire quando tengo ad una tematica a me sensibile, impegno tutto il mio tempo e le mie competenze per far sì che chi di dovere accolga la proposta e con altrettanto impegno, la porti sul campo reale. Questo sindaco è stato erudito ed ha partecipato ad un convegno dove pubblicamente si era impegnato a dare seguito alla nostra proposta . Ma ciò che auspicavamo non è avvenuto. Ennesima bugia! Ed ecco che ogni giorno rincresce in me la rabbia ed il rammarico per un’amministrazione che fa orecchie da mercante, cestinando idee, proposte e progetti mai presi in considerazione. Ma non mi fermo di certo qui. L’ignavia da parte di tali autorità locali non mi spaventa e non mi demolisce. Anzi, continuerò imperterrita a portare avanti questo iter, con la determinazione necessaria affinché l’amministrazione comunale attuale prenda atto del proprio fallimento e lasci spazio e respiro a chi della propria Terra, ne fa ogni giorno vanto e difesa», conclude Caterina Iacono.

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