POLITICAPRIMO PIANO

Trofa e Iacono, le due spine di Enzo Ferrandino

Il consigliere comunale (che spinge per Giosi e cerca adepti per la causa di Forza Italia) contro il responsabile dell’UTC, che non gli lascerebbe spazio e visibilità: come lui la pensano altri colleghi. Il sindaco però non può rimuoverlo, ecco perché…

Una colazione con biscotti e nutella (col barattolo che celebra il Castello Aragonese) prima, una colazione a Milano a casa Kiton poi. Il sindaco d’Ischia Enzo Ferrandino, al quale nonostante gli appuntamenti istituzionali e gastronomici bisogna dare atto di conservare una linea davvero invidiabile, approfitta quando gli impegni glielo consentono di distrarsi con prelibatezze gastronomiche commerciali o di eccellenza per dimenticare anche gli inevitabili pensieri e grattacapi che gli derivano dall’attività amministrativa. E che non sono dettati soltanto da problematiche di natura esterna (ossia da un turismo che sembra essersi completamente dirottato sull’asse foriano, ormai vero e proprio “ombelico” dell’isola) ma anche da amletici ed inquietanti interrogativi interni e legati alla sua maggioranza. La prima diatriba sotterranea, e nemmeno tanto, il primo cittadino la sta vivendo con il consigliere comunale Massimo Trofa. Il geometra, dopo essersi tesserato con Forza Italia seguendo la scia del suo mentore Giosi Ferrandino, sembra avere iniziato anche una campagna di reclutamento per il partito azzurro che lo vede bussare a diverse porte e spaziare a destra e a manca. Un’attività, questa, ovviamente non vista di buon grado da Enzo Ferrandino e saremmo monotoni se spiegassimo per la millesima volta il perché. Il problema, però, è che c’è anche un altro motivo di frizione – tralasciando il fatto che Trofa farebbe carte false pur di rivedere l’attuale sindaco di Casamicciola sulla poltrona più ambita del municipio di via Iasolino, ma questa è un’altra storia – e decisamente più scottante e se possibile simile a una matassa ancor più difficile da sbrogliare.

La posizione del professionista è destinata a rimanere salda: Iacono, infatti, è divenuto anche il riferimento della Procura della Repubblica impegnata contro l’abusivismo edilizio e soprattutto ad eseguire celermente una raffica di demolizioni. Rimuoverlo insomma diventa complesso, e allora…

Il pomo della discordia è rappresentato dal responsabile di settore Francesco Iacono: il responsabile tecnico è finito nel mirino di diversi tecnici e tra questi c’è proprio Massimo Trofa. Lui, come altri professionisti e politici, mal digeriscono Iacono per una prerogativa che lo caratterizza: quella di rispondere solo al sindaco d’Ischia e questo è chiaro che non può andar bene a tutti, in particolare al consigliere comunale che tra l’altro in quella stanza ha anche perso i riferimenti storici con i quali poteva interfacciarsi. Enzo Ferrandino è pressato su più fronti e sarebbe anche tentato dal servire lo scalpo di Iacono su un piatto d’argento a un gruppo di professionisti del settore, non fosse altro che per guadagnarsi un “credito”. Il problema è che ormai si sono create situazioni contingenti che rendono difficile, se non addirittura impossibile, la rimozione del responsabile di settore. Perché Francesco Iacono nel frattempo (e questo è un dettaglio tutt’altro che trascurabile) è diventato uomo di riferimento della Procura della Repubblica, impegnata a tutto spiano nella lotta all’abusivismo e nella demolizione di manufatti illeciti oggetto di sentenza di condanna passata in giudicato con annessa sanzione accessoria. E di questi tempi non è il massimo della vita adottare una soluzione di “taglio” che certamente non sarebbe vista di buon grado dall’autorità giudiziaria. Insomma, un serpente che si mangia la coda. E allora meglio dormici sopra, concedendosi magari al risveglio una colazione da Kiton.

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