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Troppe irregolarità, va chiuso il mercato di Casamicciola

Lo scrive in una nota indirizzata agli uffici competenti il comandante della polizia municipale della cittadina termale Giovanni Mattera: tutto ha avuto inizio da un esposto presentato lo scorso 29 gennaio

Una segnalazione, le verifiche ed i controlli di rito da parte delle autorità competenti, la sensazione marcata che “qualcosa non quadra” e l’adozione dei provvedimenti del caso. Si può sintetizzare così una nota che il comandante della polizia municipale di Casamicciola, Giovanni Mattera, ha indirizzato ai responsabili delle Attività Produttive, Area Tecnica e Patrimonio, Tributi, nonché al segretario generale Carmine Testa ed al sindaco della cittadina termale Giovan Battista Castagna.

L’oggetto della relazione è chiaro e netto: “Riscontro segnalazione prot. Ente n. 1015 del 29 gennaio 2020 riguardante irregolarità nello svolgimento delle attività itineranti che si svolgono all’interno del Pio Monte della Misericordia”. Per coloro che non lo avessero capito, sotto la lente dei vigili casamicciolesi è finito il mercato comunale, che si svolge proprio all’interno della struttura di proprietà dell’ente morale napoletano. Una sorta di esposto ricevuto ha fatto scattare l’allarme rosso innestando un approfondimento da parte delle forze dell’ordine che evidentemente deve avere sortito qualche effetto.

Le anomalie nello svolgimento delle attività all’origine della richiesta formulata all’ente del Capricho. Il firmatario del documento aggiunge che “va disposta con immediatezza la chiusura dell’area, peraltro già provvista di idonei strumenti per impedirne l’accesso illegittimo agli operatori”

Mattera esordisce scrivendo: “In merito all’oggetto, personale di questo comando, M.llo Razzano Alfredo e Ass.te Di Costanzo Luigi, ha effettuato degli accertamenti presso la sede municipale e nell’area segnalata per accertare che, al momento, la documentazione legittimante lo svolgimento delle attività del commercio in forma itinerante è in contrasto e non aderente con la normativa regionale n. 1/2014. Lo stesso regolamento comunale, che disciplina la materia del commercio itinerante al dettaglio in forma itinerante di tipo B sconfessa se stesso affidando alla giunta municipale il compito di individuare aree dove collocare stand per la vendita su area pubblica di tipo A. Non tiene in evidenza né fa riferimento allo SIAD di cui all’art. 30 legge regionale 1/2014, nessuna considerazione per gli artt. 46 e 49 della più volte citata legge regionale”. Il comandante della polizia municipale aggiunge poi che “gli agenti segnalano altresì che l’area individuata per lo svolgimento delle attività non è in linea con le norme igienico-sanitarie. Per quanto attiene alle attività da svolgersi al Corso Garibaldi, non si rilevano atti che le hanno istituite nel rispetto della normativa vigente e di quella regionale appena menzionata ad eccezione di una ordinanza sindacale, la n. 531 del 17 dicembre 2019, presumibilmente predisposta dall’ufficio commercio o da altro ufficio non rilevandosi in calce all’atto il nominativo dell’estensore del documento, così come l’altra ordinanza predisposta anch’essa dall’Ente per avviare le attività all’interno dell’area Pio Monte della Misericodia, senza tuttavia che si rilevi il nominativo del responsabile dell’ufficio che l’ha predisposta”.

Insomma, un bel pasticcio, poi Giovanni Mattera aggiunge: “Lo stesso responsabile del Commercio riferisce agli agenti che hanno effettuato le verifiche che al momento gli operatori commerciali non sono legittimati allo svolgimento delle attività in quanto non sono state ancora rilasciate le autorizzazioni. Il tutto evidenzia e mette in luce l’applicazione di una serie di norme contraddittorie che che si eludono a vicenda risultando in contrasto con la normativa di riferimento menzionato. Per altri aspetti che emergono dalla lettura dell’esposto, verrà inviata nota all’autorità giudiziaria peraltro già destinataria del medesimo scritto unitamente al sig. Prefetto e ad altri organi di polizia giudiziaria”.

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Attenzione, però, perché nel passaggio finale il comandante giunge ad una drastica conclusione: “Per quanto precede, in attesa che l’ente ridefinisca al meglio, in aderenza alla normativa di riferimento che sovrintende lo svolgimento delle attività di che trattasi, gli atti necessari, propedeutici allo svolgimento corretto delle attività in questione, va disposta con immediatezza la chiusura dell’area, peraltro già provvista di idonea chiusura per impedirne l’accesso illegittimo agli operatori”.

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Ovviamente il firmatario della nota sottolinea che i destinatari della stessa devono adottare “ognuno per la propria competenza, tutti gli atti eventualmente necessari e ogni altro adempimento utile all’eliminazione di quanto fin qui rappresentato e poi sottolinea che “il responsabile dell’area tecnica che provvede anche alla tutela del Patrimonio, a mezzo di operai comunali è invitato pertanto a voler far inibire l’area per non consentirne l’uso a fini commerciali già a partire dal prossimo venerdì (oggi per chi legge, ndr). Questo comando, in considerazione dell’esiguo numero di operatori in servizio, non dispone dei mezzi necessari, in caso di mancata chiusura dell’area, per impedire l’afflusso in zona degli operatori e degli acquirenti”. Insomma, il mercato non s’ha da fare e su questo il messaggio è perentorio. Vedremo cosa succederà oggi ma soprattutto se e quali sviluppi prenderà questa controversa vicenda.

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