Due denunce in poco meno di 2 mesi, il reato è sempre lo stesso. Truffa agli anziani, questa volta solo tentata grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri della Compagnia di Ischia e all’arguzia del bersaglio. Per un 16enne del centro storico di Napoli l’ennesima grana con la giustizia, con il traguardo della maggiore età ancora distante. Il copione è nel ventaglio delle truffe già conosciute. Telefonata di presentazione e avvocato che racconta di un incidente stradale causato dalla figlia della vittima, ora trattenuta in caserma. Necessaria, manco a dirlo, per risolvere le pratiche preliminari una sorta di cauzione consistente in denaro contante che un rappresentante dello studio legale avrebbe di lì a breve recuperato a domicilio. Semplice e veloce, senza altri scomodi.
L’uomo, prima di accodarsi al lungo elenco di persone ingannate da sedicenti avvocati-carabinieri-corrieri, ha ricordato l’appello dei Carabinieri a non fidarsi di richieste di denaro fuori dal comune. Ha lasciato che l’interlocutore concludesse la sua messinscena telefonica e quando ha riagganciato ha digitato 112 sul tastierino. I Carabinieri della Stazione di Barano e quelli dell’Aliquota Operativa ischitana erano già posizionati quando il 16enne si è presentato e ha tentato di entrare nel palazzo. Per lui una denuncia e il sequestro del cellulare.