LE OPINIONI

IL COMMENTO Le polemiche stanno a zero, stavolta Ischia ha vinto

Capita che una giornata di sole torrido, con il mare azzurro, il cielo terso e lo scenario del golfo alle spalle, rischi di trasformare Ischia in una culla di banalità e di retorica. È un rischio calcolato, tutto sommato. Gli elementi c’erano tutti, qualche giorno fa, in occasione della visita del governatore della Campania Vincenzo De Luca, per alimentare sciocche polemiche, per tirare fuori la solita litania del “sole, mare, pizza e mandolino”. Per porre l’accento sempre sul lato negativo della questione, senza avere la capacità o forse la buonafede, di guardare al di là della pagliuzza, più lontano, alle cose concrete. Ai fatti! Qualcuno si è soffermato sul mancato volo del drone, s’è impegnato anche a far notare che la location scelta per la posa della prima pietra, per l’ampliamento dell’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, non fosse proprio la più appropriata, vista la presenza di un numero così elevato di persone, tra sanitari, politici e giornalisti. Tutto vero, per carità! Ma diamine! Per una volta l’aspetto peggiore delle cose può anche passare in secondo piano, rispetto ad un progetto di ampio respiro, in qualche modo storico, che vedrà l’impiego di milioni di euro e che andrà a colmare un vuoto enorme, pieno di sofferenze, incertezze e di timori. L’impressione è che tutto questo sia ben altra cosa, rispetto ad una serie di piccoli inconvenienti, che invece, in alcuni casi hanno trovato nelle cronache, più spazio e maggiore rilevanza. 

Eppure questa volta, i contestatori di professione, i fautori del “tanto non cambia nulla”, quelli che sono sempre lì pronti a puntare il dito, sono stati sconfitti. E tutto questo, è bene ribadirlo, al di là del mezzo (anzi quasi totale) flop del drone, che per motivi tecnici o forse solo per una sfortunata coincidenza, non ha spiccato il volo, proprio quando tutto era pronto sul piazzale dell’eliporto, con tanto di autorità presenti e telecamere accese per immortalare l’evento. Un dettaglio, per dirla come avrebbe fatto il Principe della risata, che sarebbe stato meglio evitare, chiaramente. Ma è andata così. Sarà necessario, del resto, che il drone voli quando ce ne sarà realmente bisogno e non per un effimero spettacolo di facciata. Quel piccolo velivolo, così simile ad un mini elicottero, porterà con sé medicinali e speranze e magari anche la possibilità di salvare vite umane, nei prossimi anni. Forse è questo l’elemento da mettere in risalto. Nella realtà, imbarazzo a parte, la presentazione del drone e ancor di più la posa della prima pietra del nuovo ospedale, da parte di un emozionato e soddisfatto presidente della Regione, rappresentano la svolta che l’isola verde attende ormai da troppi anni. L’obiettivo da raggiungere è chiaro a tutti, anche a quelli che amano fare i disfattisti e vedere marcio e fallimento dappertutto. Mai più emergenza sanitaria sull’isola, mai più paura di sentirsi protetto e curato a Ischia. Questo giorno di piena estate resterà nella storia perché segna due tappe importanti nel percorso di crescita di un settore, quello della Sanità, che da sempre rappresenta per l’isola una sorta di tallone d’Achille. Un piccolo miracolo Ischitano, più forte delle figuracce e delle polemiche. Più audace e coraggioso, di un drone dispettoso.

* DIRETTORE “SCRIVONAPOLI”

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