NAPOLI – Quando si parla d’acqua non può mancare la voce di padre Alex Zanotelli, da anni impegnato in numerose battaglie a sostegno dell’acqua pubblica. Il missionario è piombato nelle aule del Consiglio Regionale, assieme a molti comitati, gridando a gran voce le proprie tesi anti privatistiche.
Oggi è stata votata la legge sull’acqua, che sembra non garbare i comitati per l’acqua. “Oggi han commesso un matricidio in quell’aula: hanno ucciso la democrazia che s’era espressa mediante un referendum”.
In che senso? “Han permesso di mettere le mani sull’acqua, di privatizzarla. L’acqua è il petrolio del 2000”.
Che scenari prevede?
“Le fonti saranno gestite dai potenti, i comuni saranno esautorati e le lobby potranno solo festeggiare”.
In un clima teso l’aula è stata occupata dai grillini, contrari a questa legge.
“Davanti a certe decisioni bisogna pure manifestare il proprio dissenso; qui ci stanno ammazzando”.
Desta preoccupazione l’articolo 24; di questo passo le fonti saranno gestite dai soliti gruppi imprenditoriali “Ma lo vogliamo capire che l’acqua deve uscire dal mercato? E’un abominio che la gente possa lucrarci sopra! Ed ora che accade? Che i gruppi di potere metteranno le mani sulla fonte più preziosa. Un giorno le persone moriranno non più di fame, ma di sete. E sapete perché? Perché ci sarà chi la manipolerà, decidendo sulla nostra salute, sulle nostre vite. E se non hai i soldi per pagarla, ecco che t’ammazzeranno privandotene”.
I canoni per la gestione delle fonti dovrebbero essere aumentati, non trova?
“Io dico solo una cosa: i canoni non ci dovrebbero essere perché l’acqua non deve essere gestita dai privati. L’acqua è un bene pubblico e tale deve rimanere”.
