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Turismo boom nel weekend, Federalberghi: «Bene, ma non si abbassi la guardia»

Nello scorso week-end sono arrivati e partiti sull’isola 75mila passeggeri, numeri positivi che invitano però a una riflessione sulle affittanze in nero.

I porti dell’isola d’Ischia sono presi d’assalto. Molto più dell’anno scorso. Secondo i dati diramati dalla Sala Operativa della Guardia Costiera di Ischia nel week-end tra il 26 e il 28 luglio l’isola ha registrato 75mila passeggeri in arrivo e in partenza. Un flusso davvero rilevante che supera di almeno 5 mila i passeggeri che l’anno scorso, nello stesso periodo, ha scelto l’isola per passare qualche giorno di puro relax sull’isola verde. Il numero delle autovetture che è sbarcato sull’isola d’Ischia ha equiparato i numeri del 2018. Sono state 3.000 le vetture che hanno calcato l’asfalto ischitano per ritornare sulla terraferma, 2.700 invece gli arrivi dai porti di Napoli e Pozzuoli, tutte vetture non campane naturalmente.

Nello specifico, per quanto attiene il porto di Ischia i numeri sono stati i seguenti: 52 mila passeggeri (27 mila in arrivo e 25 mila in partenza) e 3400 automezzi (1800 in arrivo e 1600 in partenza). La giornata più rilevante per le partenze è stata domenica 28 con oltre 12 mila passeggeri che sono partiti dal porto di Ischia e 5500 da quello di Casamicciola Terme. Il meteo non ha reso facile le operazioni delle forze dell’ordine che hanno dovuto gestire arrivi e partenze sotto le sferzate del vento forte e gli scrosci violenti d’acqua. Condizioni che hanno causato la cancellazione di alcune corse di aliscafi e ritardi significativi alle linee di collegamento tramite navi traghetto. Tutto il flusso passeggeri, pertanto, si è riversato presso la Banchina Olimpica.

Porto sotto i riflettori mediatici per il rivoluzionario piano traffico voluto dall’amministrazione guidata da Enzo Ferrandino che sta provando a debellare il tipico caos del porto con la concentrazione delle auto in partenza presso l’ex parcheggio Guerra liberando così la banchina Olimpica dal l’incolonnamento di auto che aveva trasformato il porto in una rimessa d’autovetture, davvero un pessimo biglietto da visita per i passeggeri in partenza o in arrivo.

Nonostante i numeri positivi registrati il presidente di Federalberghi Luca D’Ambra invita alla riflessione ricordando come in tutta Italia vi sia una flessione preoccupante delle presenze turistiche. “Nei mesi di aprile e maggio – ha ricordato il presidente eletto da pochi mesi – abbiamo riscontrato un sensibile calo, anche se nei mesi più caldi dell’anno, come giugno e luglio abbiamo riscontrato flussi positivi, ma non in tutte le strutture, c’è chi lamenta rispetto agli anni scorsi, un calo davvero sensibile. Rimane la tendenza alla prenotazione last-minute – chiarisce D’Ambra – forse dovuto alle condizioni meteo che hanno scoraggiato più di un turista a muoversi per le vacanze. In Italia si registra in tutte le regioni a vocazione turistica un netto calo rispetto agli altri anni. Dalla Toscana alla Romagna, dalla Sardegna alla Puglia la sofferenza è tangibile. Ischia, fortunatamente – conclude il presidente di Federalberghi di Ischia – rappresenta da 50 anni una destinazione privilegiata per gli italiani ed è per questo che possiamo godere di un afflusso quasi sicuro. Ma la competizione – avverte D’Ambra – è aumentata e sarà sempre più forte, dobbiamo essere pronti a fronteggiare il rischio di perdere porzioni di presenze sempre più ingenti”

Anche Ermando Mennella, presidente emerito di Federalberghi Ischia, che ha ceduto il testimone da pochi mesi al neo presidente Luca D’Ambra, ricorda quanto questo 2019 sia difficile per il turismo italiano. “Turchia, Egitto e Tunisia – dichiara il già presidente – frenano il mercato italiano, un dato che ci ricorda quanto importante sia diversificare a Ischia il mercato turistico e puntare anche su nuovi mercati da fidelizzare”. Certo questi ultimi tre week-end sono andati molto bene per le strutture ischitane, stiamo finalmente risalendo la china dopo la brusca frenata dopo il terremoto del 21 agosto del 2017 che ha causato un buco nero di centinaia di migliaia di presenze. I numeri diramati dalla Guardia Costiera fanno sicuramente piacere – dichiara l’ex presidente – ma ci devono far riflettere. Le strutture alberghiere ischitane hanno la possibilità di ospitare 26mila persone. Il surplus registrato in questo week-end. evidentemente, deve aver alloggiato in strutture extra-alberghiere. Ben vengano le soluzioni alternative ma importante sarebbe che la totalità di questa alternative operi alla luce del sole. Fondamentale è prestare maggiore attenzione per individuare le strutture che offrono soluzioni alternative per fare in modo che contribuiscano al pagamento della tassa di soggiorno. Non è accettabile pensare che solo le strutture alberghiere debbano essere gravate da questo giusto contributo che però deve essere necessariamente allargato a tutti.

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Mino

Di nuovo questa polemica con le “strutture extra alberghiere”: D’Ambra negli ultimi decenni deve aver vissuto fuori dall’Isola. Non si rende conto che ci sono migliaia e migliaia di case che sono state comprate da persone della terraferma, che vengono ad occuparle d’estate, magari anche solo nel week end. Ecco spiegato l’alto numero degli arrivi.

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