Ogni anno i turisti che arrivano in Italia per visitare il nostro Paese innalzano il livello del Pil. Per quanto riguarda la Campania molto bene in tal senso vanno le città di Napoli e di Salerno mentre, nonostante la Reggia, precipita Caserta. A livello nazionale il 47% della spesa turistica straniera è destinato alla copertura dei costi di alloggio, il 25% riguarda la ristorazione, il 21% gli acquisti e l’18% altre tipologie di spese. A guidare la graduatoria italiana sono le isole e la Campania dove le spese per alloggio incidono di più. La Campania è premiata anche per quanto riguarda la qualità della cucina e l’ambiente e incide per il 5,5% sull’economia nazionale.
In Campania, però, si registra un calo degli acquisti (-0,9) dei visitatori e un giudizio di insufficienza per le informazioni (-4,9) e per la sicurezza (-3,1). A guidare la classifica per quanto riguarda la cortesia è invece il Trentino Alto Adige mentre il Lazio è nettamente primo per la qualità dell’offerta culturale e artistica. La Campania guadagna 10 miliardi di turismo all’anno insieme al Trentino Alto – Adige. I dati risalgono al 2016 e sono della ricerca di Unioncamere Emilia Romagna e sono stati riportati da Il Corriere del Mezzogiorno. Durante quell’anno sono state censite in Campania 38.175 imprese di settore per 121.754 addetti che hanno fatto registrare una variazione percentuale di crescita delle imprese rispetto al 2015 del 2,6% e per quanto riguarda gli addetti del 6,5%, mentre l’incidenza sul totale delle imprese è dell’8% e sugli addetti del 10,1%.