Possiamo dirlo senza alcun timore: ieri mattina al Sorriso Thermae Resort si è tenuto un incontro che potenzialmente potrebbe cambiare il volto dell’isola d’Ischia. Quale rotta è necessario che Ischia intraprenda verso il lontano – ma in realtà vicinissimo – 2030? Come fare a rendere nuovamente appetibile l’isola per le esigenze dei turisti? Come, allo stesso tempo, rendere l’isola vivibile, con trasporti efficienti, traffico diminuito e natura rispettata? Domande legittime a cui è necessario una pronta e veloce risposta se non si vuole che Ischia sparisca dal panorama dell’offerta turistica internazionale, in modo che diventi non soltanto una meta per un turismo mordi e fuggi, ma una località ambita e rinomata, famosa in tutto il mondo.
Invitati Luca D’ambra di Federalberghi, Saverio Presutti (POTI), Peppino Di Costanzo – FederTerme, Claudio Cigliano – Comfcommecio, la Coldiretti, Marco Bottiglieri – Pietro Scaglione – Aicom, Leonardo Polito rappresentante – Proloco Ischia, Giovannangelo De Angelis CAI. Presente anche il professor Gigiotto Rispoli. Il primo scoglio da superare è forse quello più difficile: riuscire a creare una comunione di intenti che permetta a tutte le anime dell’isola, dagli amministratori agli albergatori, dai commercianti a quanti si impegnano per dare all’isola lustro e prestigio, di intraprendere una strada virtuosa e produttiva.
Durante l’assemblea è stato presentato il documento che intende manifestare la volontà dell’Associazione FEDERALBERGHI Isola d’ISCHIA di promuovere un programma di sviluppo a lungo termine, per il nostro territorio. Il lungo termine, fissato idealmente in 10
Il primo passo consiste nello stabilire le basi d’intesa del gruppo, al fine di costituire regole condivise per poter procedere a un’azione comune. La proposta racchiude una cernita e un riassunto di tutte le idee registrate in anni di riunioni e discussioni tra le diverse parti interessate, che spesso, in questi incontri, hanno espresso identiche priorità. La proposta racchiude una cernita e un riassunto di tutte le idee registrate in anni di riunioni e discussioni tra le diverse parti interessate, che spesso, in questi incontri, hanno espresso identiche priorità.
Le priorità riportate nel documento dovrebbero essere elaborate sotto forma di “progetti chiave”, da svilupparsi in un programma decennale, secondo precise procedure ufficiali, come già altre realtà, italiane ed europee, hanno fatto, beneficiando della tutela e dei finanziamenti della EU. Gli interessati – recita il documento – possono costituirsi in gruppi di lavoro, in base alle proprie competenze, agli ambiti professionali, ai luoghi di residenza, per definire i singoli progetti che dovranno confluire nel più ampio piano decennale di sviluppo”. Un primo passo insomma per puntare a un rilancio che veda unite le forze importanti dell’isola, in modo da proiettare il turismo isolano verso un roseo futuro.