CRONACA

Turismo & Crisi, Di Costanzo: «Gli albergatori sono i veri eroi dell’estate 2020»

Gli arrivi, concentrati esclusivamente nel fine settimana, vengono definiti «acqua che toglie poca sete». E allora si spera che settembre e ottobre riportino sull’isola stranieri o segmenti di mercato diversi

Sono state circa 30mila le persone arrivate nel corso dell’ultimo weekend sull’isola di Ischia. Il dato rappresenta un incremento del 20% rispetto al fine settimana precedente. I numeri, in continua crescita, non hanno nulla a che vedere con quelli registrati lo scorso anno, nello stesso periodo. Ma per il momento sarà bene accontentarsi. Nel 2019, non bisogna dimenticarlo, l’isola di Ischia, così come le altre località turistiche della Campania, ha beneficiato anche del traino delle Universiadi, che avevano portato nella nostra regione migliaia di turisti. Quella di quest’anno, però, è un’altra storia. L’estate post Covid19 non è semplice. Lo sanno bene gli albergatori colpiti più degli altri da un netto calo di prenotazioni. «Gli albergatori sono i gli eroi del post pandemia». A dirlo Franco di Costanzo, imprenditore alberghiero e patron della DiCohotel e voce sempre autorevole e lucida quando si tratta di analizzare le dinamiche del turismo isolano, in questo ultimo periodo non esattamente in condizioni ottimali di salute.

«Siamo eroi perché non abbiamo aumentato i prezzi sperando anche che questo rappresentasse un modo per invogliare gli ospiti a sceglierci, ma così non è», spiega nella sua analisi Di Costanzo. E continua analizzando i numeri di questo primo scorcio di luglio «I numeri dicono che questo weekend abbiamo registrato 30mila presenze sull’isola. Ma bisogna guardare anche altro. Il tempo di permanenza medio degli ospiti, infatti, è significativamente più basso rispetto agli anni passati, con vacanze veloci fatte di soli weekend. I turisti che arrivano sull’isola, poi, sono solo italiani. Anzi campani. Mancano all’appello ancora gli stranieri (in particolare tedeschi e russi)». Lo scorso anno il secondo fine settimana di luglio fece registrare circa 42mila sbarchi sull’isola. «Al di là dei numeri – continua Di Costanzo- dobbiamo capire che questo in corso è un turismo fatto solo di weekend. È acqua che toglie poca sete. Abbiamo troppe giornate vuote e quindi stanze libere». La situazione per gli albergatori isolani non è delle migliori. «Ma sia chiara una cosa – incalza l’imprenditore isolano – resto ottimista. Al momento ci prendiamo la massa del fine settimana consapevoli che questo turismo non porta a nulla».

Chi ha scelto l’isola di Ischia nel post lockdown, infatti, lo ha fatto per massimo tre giorni e due notti. «Questo non è turismo. Anche in virtù dei dati positivi dello scorso anno. Per riprenderci – spiega Di Costanzo – sarebbe necessaria una maggiore continuità». E non solo. «Al momento, infatti, i nostri ospiti provengono tutti dalla Campania. C’è bisogno di pubblicizzare la nostra isola in tutta Italia ed anche all’estero». Quando facciamo notare a Franco Di Costanzo che se si passeggia per strada ad Ischia, dallo struscio nel borgo di Forio, passando per il centro di Casamicciola, il lungomare di Lacco Ameno, Sant’Angelo e Ischia Ponte, non sembra che ci sia poca gente sull’isola. E nei weekend, ovviamente, c’è il record di presenze e di caos, l’imprenditore frena: «Sull’isola siamo oltre 60mila abitanti ed il ‘movimento’ che c’è durante la settimana è rappresentato dalla maggior parte da ischitani o da chi ha la seconda casa qui.

Questo ‘movimento’, però, non bisogna confonderlo con il turismo. Ci sono, poi, anche tante persone che hanno scelto delle soluzioni extralberghiere come case o b&b per le proprie vacanze». Un inizio di estate piuttosto anomala per l’isola di Ischia. «Nel mese di agosto – spiega Di Costanzo- avremo numeri diversi. Anche le prenotazioni che stiamo registrando ci confermano che ci saranno più persone e per più tempo. Questo, però, non potrà salvare una stagione che resta comunque fallimentare». «Malgrado ciò- ripete come un mantra Di Costanzo – non sono pessimista. Siamo ancora in tempo per programmare attività ed un rilancio per i mesi di settembre ed ottobre. In quei mesi, infatti, non ci saranno i ‘vacanzieri del weekend’ e dobbiamo fare in modo che sull’isola di Ischia tornino gli stranieri o comunque pensare ad un’altra fetta di turismo: dobbiamo farlo per noi, per le nostre attività, per i nostri dipendenti e per la nostra isola». «Per questo – chiosa – resto ancora ottimista».

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