CULTURA & SOCIETA'

Turismo e pandemia, in un convegno “focus” ai Giardini Ravino

All’incontro hanno preso parte esponenti del mondo della politica, del turismo, dell’associazionismo, della cultura e in collegamento è intervenuto anche il ministro Gaetano Manfredi

La pandemia da covid sta mettendo in grosse difficoltà il mondo ed è per questo che il futuro non può più essere immaginato secondo una logica pre-lockdown. In pochi mesi ci siamo trovati in una situazione in cui è stato necessario reinventarsi e adattarsi alle più disparate situazioni come l’emergenza sanitaria e la crisi economica che, numeri alla mano, sembra essere di una portata enorme. In un contesto sociale così fragile è quindi necessario avere nuove idee e, in questo senso, il convegno “Il pensiero politico alla prova della pandemia: il turismo tra ricerca scientifica ed innovazione tecnologica”, moderato dal Prof Leone Melillo dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, è stato foriero di spunti di riflessione.

Vi hanno partecipato diverse personalità isolane (Giuseppina Di Guida, Dirigente dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Cristofaro Mennella” di Ischia), il Dott. Luca D’Ambra (Presidente di Federalberghi – Ischia) e altre non isolane come il Dott. Mario Coppeto (Presidente della Commissione al Diritto alla Città, alle Politiche urbane, al Paesaggio e ai Beni Comuni, presso il Consiglio comunale di Napoli), il Prof. Diego Lazzarich (Università della Campania Luigi Vanvitelli) e Alessandro Arienzo (Consigliere del Consiglio Universitario Nazionale – CUN). Tutti i relatori hanno posto l’attenzione sull’importanza di una nuova offerta turistica che vada a innestarsi in un tessuto sociale completamente inedito. In questo senso, le università hanno il compito di mettere in relazione due temi essenziali: ricerca scientifica e innovazione tecnologica.

Dagli interventi che si sono succeduti è emerso un dato chiaro: la terza missione del mondo accademico, da aggiungersi alla didattica e alla ricerca, deve essere quella di trasferire le tecnologie elaborate dalla ricerca nelle attività produttive. Solo così le università si possono rendere partecipi della prosperità del paese promuovendo uno sviluppo basato sulla conoscenza. Tra i tanti relatori, come è stato detto, c’era Giuseppina Di Guida che si è detta impegnata sul fronte di una riforma del turismo, promuovendo nuove politiche da attuare per il bene dell’isola e dell’intera Campania: «Questo convegno deve essere un momento di riflessione sulla situazione attuale e deve dare input e stimoli concreti per dare una prospettiva di sviluppo ai nostri territori e alle nuove generazioni. Credo che per sostenere l’impresa turistica sia necessaria la formazione degli operatori del settore, in modo particolare dei giovani che vanno sostenuti nel trovare occasioni di lavoro in questa terra che amano e in cui sono nati».

Di Guida ha poi parlato dei finanziamenti da mettere in campo per risollevare il comparto turistico: «Sui motori di ricerca utilizzati dai turisti, vediamo che l’Italia e, di conseguenza, anche la Campania è ai primi posti per la ricerca dei luoghi in cui trascorrere del tempo per rigenerarsi. A questo dato straordinario non corrisponde la ricerca della sistemazione per soggiornare nei nostri territori. Abbiamo visibilità nel mondo per le bellezze che ci contraddistinguono, ma è sui servizi che ci sono delle gravi mancanze e dei problemi da risolvere. La politica deve fare la sua parte e ha il compito di garantire un turismo di qualità attraverso finanziamenti concreti che possano davvero risolvere questioni finora affrontate solo sporadicamente. Devono essere pianificati interventi di logistica, di infrastrutture, di qualificazione delle strutture ricettivepromuovendo i ‘turismi’ che sono tanti nel nostro paese».Al convegno ha preso la parola anche il Prof. Diego Lazzarich dell’Università Luigi Vanvitelli: «La pandemia è un periodo di crisi sotto tutti i punti di visti ed è un momento di dis-ordine. Il covid ha rotto l’ordine a cui eravamo abituati e ci impone di pensare a un mondo nuovo e, per certi aspetti, da scoprire insieme come società. In questo senso, la politica ha il dovere di tracciare la rotta instaurando un nuovo ordine che deve basarsi su fondamenta e priorità diverse da quelle precedenti alla pandemia. In questo contesto c’è poi la ricerca scientifica che ha un ruolo fondamentale perché ha di fatto orientato in questi mesi le scelte del decisore politico».

È intervenuto anche Mario Coppeto, Consigliere presso il comune di Napoli con delega alla pianificazione urbanistica: «Il convegno di oggi, composto da un parterre di ospiti davvero molto importante, deve essere un’opportunità per il nostro paese e, in particolare, per la nostra regione di innovare il concetto di turismo. Il covid non ha fatto altro che accelerare l’urgenza del tema legato alla compatibilità del vivere residenziale con i flussi turistici. Penso che sia arrivato il momento di andare oltre le improvvisazioni cercando di pianificare il turismo in maniera seria e precisa. Per arrivare a questi obiettivi, bisogna fare rete, bisogna che il mondo dell’accademia, dell’associazionismo, della politica e delle istituzioni dialoghino tra di loro con efficienza». A chiudere la giornata è stato l’intervento in collegamento di Gaetano Manfredi, ministro dell’università e della ricerca: «La pandemia è ancora in corso, ma con grande prudenza e attenzione stiamo cercando di tornare alla nostra vita quotidiana, anche dal punto di vista delle scuole e delle università che stanno riaprendo. Il lockdown, però, ci ha lasciato un insegnamento importante. Le tecnologie di ultima generazione sono un mezzo importantissimo per creare una nuova socialità, per creare nuove opportunità di lavoro e in ambito turistico sono diventate necessarie ed essenziali». Il ministro Manfredi ha concluso: «I prossimi passi del governo saranno decisivi e, a partire dal recovery fund, dovremo trovare uno spazio notevole per gli investimenti nel campo della ricerca scientifica e dell’innovazione. Puntare sui settori strategici, turismo compreso ovviamente, è anche una delle linee guida che ci vengono date dall’Europa. Vedo che nella squadra di governo c’è unità di intenti sotto questo punto di vista e voglio essere fiducioso che questi investimenti possano dare i loro frutti». Il convegno, tenutosi nel meraviglioso scenario dei Giardini Ravino, è stato, quindi, un momento di condivisione di idee e intenti, sperando nella politica e nelle istituzioni che, in un momento di crisi come questo, hanno il compito tracciare la rotta rendendo effettivi i buoni propositi di cui si è parlato.

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