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Turismo, eliminato il parity rate dei portali on line

La Camera dei deputati ha approvato un emendamento al disegno di legge per il mercato e la concorrenza, con il quale si afferma la possibilità di determinare liberamente il prezzo pubblicato sui siti internet degli alberghi, senza sottostare alle clausole di “parity rate” imposte dai portali di prenotazione, ossia le clausole che vincolano gli alberghi a non offrire, sia on line che off line, le proprie strutture a prezzi e condizioni migliori rispetto a quelle pubblicate sui portali di prenotazione delle agenzie di viaggio on line.
L’emendamento introduce una regola valida per tutti gli operatori sul mercato, in modo analogo a quanto avvenuto in Francia con la così detta legge Macron approvata lo scorso 10 luglio.
“Ora che Francia e Italia hanno scelto la strada del divieto della clausola del parity rate – dichiara il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini – anche i colossi globali dell’offerta alberghiera online non potranno che tenere conto della scelta di due paesi che insieme rappresentano il più grande mercato mondiale del turismo”.

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