LE OPINIONI

IL COMMENTO Quando Borgogna “scoprì” che imitavo l’uomo qualunque…

Lo avevo già letto. L’ho riavuto fra le mani qualche giorno fa e l’ho riletto. Gli articoli di Franco Borgogna vanno conservati anche se tenuti a portata d’occhio e di mano per una eventuale illuminata consultazione. E’ accaduto per uno dei suoi editoriali pubblicato da Il Golfo venerdì 27 agosto scorso. “Ischia non è solo l’isola di Santi (protettori politici) e Naviganti (internauti h 24). E’ anche, e’ sempre più, isola di artisti…” scriveva Franco Borgogna nel suo articolo cha ha risvegliato in me ricordi e riportato alla mente da giovane intraprendente quale ero, il mio modo di propormi negli anni ’70, quando oltre ad occuparmi di politica impegnata (ero membro del Direttivo DC locale, partecipavo come delegato ai congressi DC alla Mostra d’Oltremare di Napoli, facevo comizi elettorali e arrivai in Consiglio Comunale), mi cimentavo, già da oltre un decennio prima, nel giornalismo militante (scrivevo su Il Mattino, Sport Sud e Sport del Mezzogiorno), nella pittura quale forma d’arte che mi appassionava sperimentandola Propart ispirandomi alle tecniche apprese in America (mostre con Peperone, Bolivar, Macrì, Gino Coppa, Gabriele Mattera, Mario Mazzella, Gioffredi ed altri a Ischia e mostre a Roma, personale e Milano, collettiva), nel teatro di memoria ancor più remota (con gli indimenticabili Giovan Giuseppe Cervera e Rino Gamboni) e nello sport a livello dirigenziale (sono stato socio e dirigente accompagnatore dell’ Ischia calcio insieme al compianto dott. Virgili per un paio d’anni ai tempi di Rivellino).

FRANCO BORGOGNA EDITORIALISTA DE IL GOLFO
FRANCO BORGOGNA EDITORIALISTA DE IL GOLFO

Ricordi di gioventù senza dubbio, che fanno parte di uno spaccato della mia vita passata e rappresentano un pezzo di storia personale a cui credo di sentirmi particolarmente legato. In tutto questo cosa c’entra Franco Borgogna? C’entra eccome! Premetto che fra me e Franco, io giovane democristiano con qualche anno in più e Lui giovane socialista, entrambi presi da una passione forte e convinta, c’era molta distanza, nemmeno ci salutavamo. Così è stato per molto tempo in avanti, Ad inizio degli anni ’70, la bella gioventù studentesca ischitana, quella che si formava all’ombra delle tesi e degli effetti persuasivi dei messaggi culturali dello stimatissimo prof. Edoardo Malagoli, esimio docente al Ginnasio-Liceo G. Scotti di Ischia, seguiva l’evolversi dei moti sociali locali nel sindacato, nelle campagne promozionali, nelle lotte per le conquiste sociali e nella politica attiva (è stato anch’egli consigliere comunale e candidato alla camera dei deputati) . Fra i più dotati spiccava un giovane fine e misurato, con le idee chiare già in partenza, che tra suoi articoli pubblicati su periodici locali di quegli anni e frequentazione della sezione di partito, il Psi, era la persona che meglio si faceva notare e direi anche ammirare. Parlo di Franco Borgogna oggi arguto e seguito editorialista di questo giornale. Dalla sua sponda, Franco Borgogna, scrupoloso osservatore di fatti e persone che all’epoca animavano la politica locale, da porto d’Ischia a Ischia Ponte, commentava da par suo, ciò che accadeva alle corti di Vincenzo Romolo, Umberto Di Meglio, Enzo Mazzella, Pierino De Angelis personaggi in vista della parte politica opposta alla sua. I commenti di Borgogna incuriosivano per capacità di stare sul pezzo, sintesi del racconto e per sale nella minestra, non faceva mancare la sottile ironia. Sulle pagine dell’Astarotte, un periodico che usciva a ischia per iniziativa di un gruppo di studenti locali, dove Franco Borgogna era una delle prime firme. Nella lista dei “personaggi” attenzionati” Franco vi infilò anche il sottoscritto definendomi il “Guglielmo Giannini” ischitano. Perché questo accostamento, diciamo così, elevato con l’ironia di cui Franco faceva uso? Giannini è stato un giornalista, politico, scrittore, regista, drammaturgo, pittore e deputato italiano dal1946 al 1953.Creò il movimento del Fronte dell’Uomo Qualunque dal 1946-1949, fu indipendente nella Democrazie Cristiana nel 1953 e nel Partito Monarchico nel 1958. Attivissimo su tutti i fronti, in special modo nella politica e nel giornalismo che era quest’ultima la sua professione , tanto che fondò un giornale nazionale “l’uomo Qualunque” organo ufficiale del suo partito. Come il sottoscritto che nel suo piccolo fondò con i suoi fratelli Michele e Giovan Giuseppe Ischia Mondo periodico locale di politica, attualità e turismo. Sempre nel mio piccolo, anch’io stavo su molti fronti dove facevo quello che era nelle mie possibilità; scrivevo, dipingevo e mi “mettevo in vista” in politica fra personaggi della mia sponda, alcuni evidentemente più bravi e fortunati di me. Probabilmente Franco non badava a questo, ”registrava” solo la mia presenza nell’ agone politico locale e ciò che gli potevo sembrare. Vedermi nell’Uomo Qualunque del tempo e portarlo alla pubblica conoscenza in un ambiente come il nostro dove sei giudicato solo per quello che vali e che sai trasmettere, devo ammettere che mi preoccupò non poco, Tanto è vero che mi domandai se quello che rappresentavo era all’altezza del personaggio nazionale di cui secondo Franco Borgogna facevo l’imitazione. Poi mi resi conto che Franco scherzava. O no?

antoniolubrano 1941@gmail.com

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