CRONACAPRIMO PIANO

Tutti d’accordo, la risorsa pesca per promuovere economia e turismo

Ieri al Royal Palm il convegno sullo sviluppo e la tutela della pesca artigianale costiera. L’occasione del Pnrr e il ruolo dei pescatori in un momento cruciale per l’intero settore

La pesca artigianale come patrimonio da tutelare dal punto di vista economico e sociale, ma anche come occasione di sviluppo e rilancio del turismo. A tale scopo, sarà fondamentale ottenere e saper investire i fondi europei in arrivo, con un parallelo snellimento degli adempimenti normativi, che rischiano di vanificare l’occasione data dal Piano nazionale di rilancio e resilienza (Pnrr). È questo uno dei principali aspetti emersi nell’interessante convegno svoltosi ieri mattina al Royal Palm Hotel di Forio sullo sviluppo e la tutela della pesca artigianale costiera e i suoi aspetti strutturali e socio-economici, organizzato dalla Confederazione agricoltori italiani (CIA), dall’Associazione pescatori italiani (PescAgri), dall’Area marina protetta Regno di Nettuno, il cui direttore Antonino Miccio ha moderato l’incontro, e dall’Ancim, l’associazione nazionale dei comuni delle isole minori.

E proprio l’attuale presidente dell’Ancim, il sindaco di Forio Francesco Del Deo, ha dato il via ai lavori, rimarcando l’importanza dell’incontro in un momento storico caratterizzato da quello che dovrebbe diventare un vero e proprio New deal, anzi un green deal, vista l’attenzione sempre maggiore verso la tutela ambientale. La pesca artigianale, ha spiegato il sindaco, è stretta tra problematiche come l’inquinamento e le ridotte occasioni di occupazione, che inducono i giovani a tentare altre strade. Il Pnrr può e deve rappresentare la svolta, mentre l’Area marina protetta può costituire la chiave di volta di un patrimonio, anche culturale, da trasmettere alle nuove generazioni. Il sindaco Del Deo ha dichiarato che anche l’Ancim farà la sua parte: il Paese è in ritardo e Del Deo ha lanciato un appello al Governo affinché si verifichi una accelerazione per rimetterci in pari con i più avanzati Paesi europei. L’obiettivo passa attraverso un sostanziale snellimento della burocrazia, perché, come ha ricordato il primo cittadino, rischiamo di spendere poco e male i finanziamenti ottenuti, mentre altri Paesi, come la Repubblica Ceca, riescono a intercettare e impiegare addirittura il 97% dei fondi. Insomma, un treno da non perdere, e quindi ecco l’appello alle istituzioni sovraordinate, soprattutto in tema di “quote-tonno” da aumentare in sede legislativa, e all’eliminazione dell’eccesso di burocrazia. In un momento in cui il mondo sta affrontando anche una penuria per alcune materie prime, la pesca a Ischia costituisce un’occasione: «Qui abbiamo tutte le materie prime, sole, mare, risorse ittiche. La sinergia, a partire dal basso verso gli alti livello, è la strategia vincente, e l’incontro di oggi deve essere l’inizio del rilancio», ha concluso Del Deo.

Francesco Del Deo: «Siamo davanti a un’occasione storica, da non vanificare per l’eccessiva burocrazia: il Governo acceleri per mettersi al passo dei Paesi europei più avanzati. La sinergia tra gli attori del comparto è la strategia vincente»

Alessandro Mastrocinque, presidente CIA Campania, ha illustrato l’impegno della Confederazione agricoltori che sta investendo molto nel settore della pesca, che riveste uno straordinario interesse strategico. L’obiettivo è di sensibilizzare e facilitare gli investimenti nel settore. Le difficoltà non sono solo per i giovani, ma per tutti coloro che fanno impresa. Si cercherà anche di incentivare una filiera corta. Mastrocinque ha quindi salutato la presenza in sala di tutti gli attori, a testimonianza della volontà di operare insieme.

I Comandanti degli Uffici circondariali marittimi di Ischia e di Procida, Cipresso e Cocciolo, hanno portato i saluti dell’ammiraglio Vella, direttore marittimo della Campania, ricordando l’importanza della pesca nell’ambito della tutela di ogni area marina protetta.

Ads

Marilena Fusco, segretaria nazionale della Pescagri CIA, ha voluto sottolineare in particolare l’importanza dei dati: disponendo di dati aggiornati ogni obiettivo è molto più facile da raggiungere. Tra questi c’è la rivalutazione del settore della pesca, che passa necessariamente attraverso il fare formazione, perché spesso mancano alcune esperienze basilari: «La pesca – ha concluso la Fusco – non deve essere la Cenerentola della agricoltura».

Ads

Assente Riccardo Rigillo, direttore generale pesca marittima e acquacoltura del ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, è intervento in sua vece il comandante Mauro Colarossi, il quale ha rimarcato come la pesca artigianale sia stata la prima forma di pesca, ed è dunque sempre al centro di ogni discussione del settore, costituendo un importante banco di prova. Secondo Colarossi, il pescatore va inteso come imprenditore, quindi spazio alla formazione, ai giovani, inoltre la burocrazia non va vista soltanto come un nemico, ma anzi bisogna far sì che esista una “buona burocrazia” che consente di ottenere i dati fondamentali per certificare l’esistenza della pesca italiana. Le opportunità ci sono, e vanno colte.

Anche Nicola Caputo, assessore regionale alle politiche agricole, ha rivendicato alla pesca artigianale la giusta dignità: «Il suo futuro dipende da come sapremo difenderla. Il momento è propizio, le risorse del pnrr ci sono. La pesca si sta innovando, e dobbiamo metterci al passo, rinnovare il parco imbarcazioni. I piccoli artigiani del mare vanno trasformati in piccoli imprenditori e poi in imprenditori a tutto tondo. La nostra regione fa tanto e potrebbe fare tanto di più. Vogliamo mettere in campo un osservatorio del settore, abbiamo idee innovative, a partire da un piano regolatore del mare. Insieme a Giosi Ferrandino e a alla CIA stiamo già facendo sistema».

Fabio Marozzi, direttore provinciale CIA, ha aggiunto: «Come agricoltori stiamo imparando progressivamente cos’è il mondo della pesca. Stiamo ascoltando le istanze dei piccoli imprenditori ittici, spesso incentrate sulle normative stringenti che a volte inducono molti pescatori ad abbandonare il settore. Presto apriremo un punto qui sull’isola per essere sempre più vicini ai nostri “cugini” pescatori».

Giosi Ferrandino: «Dobbiamo riconoscenza ai pescatori: non solo per essere artigiani del mare, che trasmettono cultura, amore e tradizioni alle nuove generazioni, ma per esserne i custodi, impegnati in prima fila per la lotta all’inquinamento, alla conservazione della biodiversità, alla valorizzazione del prodotto ittico d’eccellenza»

La dimensione familiare che sovente assume la pesca artigianale è il punto d’avvio della riflessione di Dino Scanavino, Presidente nazionale CIA, cosa che ammanta tale attività di una valenza sociale fondamentale. Così connotata, la pesca si presta bene a osservare le norme di tutela della biodiversità. Sarà opportuno implementare le nuove tecnologie, e gli stessi pescatori possono e devono diventare parte attiva dell’auspicata transizione ecologica. Importante sarà anche il momento post-pesca, con la creazione di retro-porto, per le attività correlate. La politica secondo Scanavino dovrà rafforzare il rapporto tra produttori e consumatori.

Il professor Giovanni Russo, ordinario di Ecologia marina e presidente Sibm, ha rimarcato come
la pesca artigianale non sia distruttiva,  ma anzi selettiva, dunque sostenibile, concetto oggi imprescindibile per ogni attività. Il Tirreno è un mosaico di habitat complessi. E ogni località sul mare ha dovuto adattare la sua pesca all’habitat corrispondente.Dunque attenzione alla cultura dei mestieri, ma con una visione innovativa, imprenditoriale,  attivando formazione, e anche in questo caso la raccolta dei dati è fondamentale. La pesca artigianale, secondo Russo, va difesa perché è tendenzialmente schiacciata dalla grande pesca industriale: «Non ci sono venti favorevoli per chi non sa dove andare, diceva Seneca, ma noi sappiamo bene dove andare», ha concluso il professor Russo.

Il ruolo dell’area marina protetta è stato al centro dell’intervento di Salvatore Sanna, vicepresidente Federparchi: «Il problema non è tanto la raccolta dei dati, ma la circolazione dei dati. Il problema è quindi l’aumento della conoscenza». È forte la convinzione che occorra un forte salto di qualità affinché il pescatore diventi imprenditore ittico, preservando le figure dei mestieri: «Abbiamo bisogno di forti alleanze, aree marine e comuni devono avviare azioni sinergiche, dobbiamo farlo rapidamente perché le tempistiche del Pnrr incalzano. Fondamentale è la formazione, per far diventare il pescatore protagonista del territorio».

Claudio Cigliano, pescatore di Forio, ha sollevato alcune problematiche e illustrato alcune istanze degli operatori locali, mentre Pietro Migliaccio, presidente Pescagri Campania, ha sostenuto la necessità della semplificazione, per facilitare anche la pesca-turismo, auspicando buon senso e mutua collaborazione con la Capitaneria.

Maria Passari, dirigente della Direzione generale dell’assessorato alle politiche agricole, alimentari e forestali della regione Campania, ha accennato alle problematiche sulle concessioni di acquacoltura, evidenziando la necessità impellente di una cornice amministrativa. Il settore della pesca artigianale è afflitto da bassa capitalizzazione, e da difficoltà di accesso al credito. Ci vuole quindi uno strumento finanziario per facilitare tale accesso: resta attuale il problema della flotta vetusta, così come degli stock ittici in diminuzione. La dirigente ha anche ricordato l’inveterata difficoltà riscontrata in Campania a fare sistema: il Feampa, il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi, la Pesca e l’Acquacoltura non è di semplice interpretazione, e il cambio culturale del pescatore sta nel capire di dover diventare imprenditore di sé stesso, non spostarsi alla pesca industriale. Anche la dottoressa Passari ha precisato che la burocrazia, seppure necessario, oggi sia diventata esagerata, ove si pensi alla ventilata possibilità di norme addirittura sulla pesca ricreativa. In tal senso, secondo la dirigente, va sfruttata la delega al governo per la semplificazione normativa del comparto.

Foto Franco Trani

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex