POLITICAPRIMO PIANO

Tutti guardano a Serrara Fontana

Entra nel vivo la campagna elettorale, ma il braccio di ferro tra Irene Iacono e Cesare Mattera viene seguito anche dagli altri sindaci isolani, in alcuni casi con molto interesse: vi spieghiamo perché. Intanto dibattiti, insulti e risse imperversano sui social, con la politica “vera” che ancora una volta risulta essere la grande assente

C’è chi si dice sicuro della vittoria dell’uno, chi è convinto che a spuntarla sarà l’altro. Non manca, poi, chi sostiene che sarà battaglia all’ultimo voto. Ma il prossimo appuntamento (in ordine di tempo) con le urne sulla nostra isola, quello che riguarda la piccola comunità di Serrara Fontana, sembra aver assunto altre due caratteristiche in Comune coi tempi che cambiano ed una tendenza che non sempre è apprezzabile. La prima: siamo davanti a una campagna elettorale che per adesso si combatte soprattutto sui social, dove si fa a gara ad inneggiare a se stessi ed alla propria parrocchia ed a dileggiare o insultare (per non dire altro) il proprio avversario. E questo, se vogliamo, è una novità soprattutto per coloro che pensavano che alle pendici del Monte Epomeo la tradizione resistesse all’innovazione. Niente da fare, siamo nell’epoca della globalizzazione ed allora bisogna adeguarsi. E poi ci sono gli occhi puntati sul responso delle urne, e questa forse è la parte più condivisibile della questione. Il duo composto da Giacomo Pascale e Francesco Del Deo, inutile nasconderlo, guarda con simpatia e strizza addirittura l’occhio alla candidatura di Cesare Mattera. In particolare il “Papa” foriano avrebbe “benedetto” la lista del vicesindaco uscente giudicandola in pubblica piazza qualificata e adatta a guidare il Comune montano per i prossimi cinque anni, tessendo anche le lodi del buon Cesare. Un endorsement in piena regola al quale bisogna guardare con estrema attenzione nell’ambito di quel processo di “colonizzazione” delle municipalità isolane fin qui non riuscito: il duo Pascale-Del Deo aveva provato a scardinare a Casamicciola (con l’ausilio di un paio di consiglieri di minoranza e la regia occulta dell’europarlamentare Giosi Ferrandino) il “fortino” guidato da Giovan Battista Castagna, ma senza fortuna. E allora ecco che arriva la battuta maliziosa: vuoi vedere che la conquista stile “Risiko” riparte facendo il giro inverso e partendo dunque dai piani alti? Ci può stare anche se non si può dimenticare un aspetto: si riuscisse anche a piazzare la bandierina, si arriverebbe poi a Barano, dove c’è un certo Dionigi Gaudioso pronto a piazzare una transenna con il segnale del divieto d’accesso grande quanto una strada intera. E poi, manco a dirlo, lo stesso Gaudioso viaggia nello stesso scompartimento di Enzo Ferrandino, primo cittadino ischitano, che sia pure con diplomazia e sotto traccia si è posto in antitesi al duopolio composto da Pascale e Del Deo. Insomma, sarà pure solo Serrara Fontana ma in una fase così particolare della politica isolana è chiaro che si guarda con interesse a quello che potrà accadere i prossimi 3 e 4 ottobre.

Dicevamo di una campagna elettorale purtroppo piena di veleni che si combatte soprattutto su facebook, in attesa della presentazione ufficiale delle due compagini – quella di Irene Iacono è in programma oggi – e di qualche comizio vecchia maniera che si spera possa se non riconciliarci con la politica quantomeno farcela “rimembrare” come ai bei tempi che furono. E così ne volano di tutti i colori con slogan che alle volte lasciano il tempo che trovano. C’è chi si dice sdegnato del fatto che una lista venga considerata troppo debole perché composta da troppe donne, chi si lascia prendere dalla foga e pubblica qualche commento che dopo qualche ora rimuove perché magari si rende conto di non aver tenuto saldo il piede sull’acceleratore, e chi se le suona di santa ragione. Verrebbe da chiedersi in tutto questo “mercatino rionale” che fine abbia fatto la Politica (e la P maiuscola non è affatto casuale) ma è un dettaglio che passa in secondo piano. E allora, vi salutiamo con due messaggi dei protagonisti di questa campagna, i più freschi in ordine di tempo. Cesare Mattera nel rivolgersi ai suoi concittadini non ha dubbi e si esprime così: “Sono molto emozionato: sto vivendo questa esperienza al massimo e non finirò mai di ringraziare tutte le persone che ci stanno aiutando e che ci sosterranno. Avere l’opportunità di poter dare ancora tanto per Serrara Fontana è un onore, e per questo ringrazio anche la squadra che mi affianca. La politica è come un matrimonio, dove i problemi vanno affrontati e risolti sempre insieme. Sono Cesare Mattera, candidato sindaco per Serrara Fontana, ma per voi resto semplicemente Cesare, il vostro amico in Comune”. Dal canto suo Irene Iacono ha aperto le danze così: “La nostra lista è formata da persone libere, disinteressate e coerenti. Non abbiamo discusso di cariche, ruolo, deleghe. Abbiamo presentato la lista il primo giorno utile, alle 9 eravamo già tutti al Comune. La lista avversaria è composta da persone che, fino alla sera prima della presentazione della lista, hanno discusso animatamente anche in strada per dividersi ruoli, deleghe, cariche. Il risultato è evidente.Pochi nuovi, tanto passato. In alcuni casi il passato è ricco di fantasmi e nuvoloni. Le persone che, nella nostra lista, sono alla prima esperienza amministrativa non hanno alle spalle volponi, azzeccarbugli, spin doctor”. E a chiudere due annotazioni: il sorteggio ha stabilito che la lista di Irene Iacono sarà la numero uno e quella di Cesare Mattera la numero 2. Mattera e i suoi, tra l’altro, hanno anche dovuto correggere il simbolo al cui interno era riportata una Chiesa. Un intoppo di natura grafica superato in maniera abbastanza agevole.

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