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Tutti i problemi dell’Eav, e pagano i turisti

di Francesco Castaldi

ISCHIA – La stagione turistica è ormai iniziata, e come ogni anno si acuisce sull’isola verde l’annosa problematica relativa al trasporto pubblico su gomma. Durante l’inverno la situazione per i pendolari non è certo migliore, ma con l’arrivo dell’estate e della canicola la situazione spesso tende a degenerare. Con il fallimento dell’Eavbus, l’unica azienda di trasporto terrestre presente sul territorio isolano, il tutto è inevitabilmente peggiorato. L’immagine dell’isola ne ha risentito e non poco, e per darvi un’idea di quello che stiamo dicendo basterebbe elencare tutte le dichiarazioni di sprovveduti vacanzieri che, credendo di poter usufruire di un servizio qualitativamente elevato, si ritrovano invece a dove aspettare per ore che passi un autobus che li conduca nel luogo in cui essi desiderano recarsi. Dovremmo essere, almeno sulla carta, un’isola accogliente e dotata di tutti i servizi indispensabili per una località turistica. Invece, con sommo sconcerto e stupore, i nostri ospiti sono costretti, loro malgrado, a mettere mano al portafoglio e sborsare cifre sproporzionate che vanno a rimpinguare le tasche del taxista di turno.

Questo non vuole affatto essere un attacco frontale alla categoria, ci mancherebbe. Ci sono taxisti che si distinguono da alcuni loro colleghi per educazione e onestà, Ciononostante, è innegabile che esistano taxisti senza scrupoli che, pensando esclusivamente al proprio tornaconto, praticano salassi pecuniari a ignari turisti, pretendendo somme esorbitanti per tragitti di pochi chilometri. Una condotta davvero ignobile, che dovrebbe comportare per questi individui il ritiro della licenza. Ma taxisti a parte – che tuttavia rappresentano la vera alternativa a un servizio di trasporto su gomma sempre più deficitario – i dipendenti dell’Eavbus sono costretti ogni giorno a confrontarsi con i numerosi problemi che derivano, principalmente, dalla penuria di mezzi da destinare alle linee attive sul territorio ischitano. Solo per rendervi maggiormente partecipi dei disagi dei lavoratori isolani, vi basti pensare che in questo periodo dell’anno, per ottemperare alla copertura di tutta la rete di Ischia, l’azienda dovrebbe avere a disposizione circa quarantasei pullman. Allo stato attuale della situazione, invece, la società può contare soltanto su quattordici mezzi funzionanti, gli unici che quindi possono essere effettivamente utilizzati per il trasporto di persone.

Questa mesta circostanza non può che stimolare la rabbia dell’utenza, che sempre più spesso si scaglia contro gli autisti e i controllori, che rischiano financo il linciaggio da parte delle teste più calde. A piazzale Trieste e Trento, ovvero uno dei luoghi in cui stazionano gli autobus dell’Eav, non è raro vedere una pletora di persone che, a causa dei frequenti ritardi dei mezzi, sono costretti ad attendere sotto il sole cocente l’arrivo dei pullman, che nella maggior parte dei casi sono sovraffollati e privi di condizionatore a bordo. Insomma, in quella piazzola non è difficile assistere a scene degne dell’Inferno di dantesca memoria. L’ultimo spiacevole episodio è avvenuto ieri mattina, quando un turista, arrabbiato per aver dovuto attendere più di un’ora all’interno dello slargo, ha preteso di essere rimborsato. Un dipendente, nel tentativo di placare la sua ira, ha cercato di spiegargli che una circolare dell’azienda prevede che il titolo di viaggio, una volta emesso, non può essere in alcun modo restituito alla biglietteria. L’uomo, oltremodo stizzito per la risposta ricevuta, ha iniziato ad imprecare gettando i biglietti addosso al dipendente dell’Eavbus. Una vicenda incresciosa, che però ci dà l’idea di quanto la misura sia ormai colma.

La regione Campania, nonostante tutto, al momento ha fatto solo promesse, che non si sono ancora tradotte in atti pratici. La giunta presieduta da Vincenzo De Luca, infatti, sostiene che non ci siano i fondi utili a rinverdire il parco mezzi di Ischia. Nel frattempo l’azienda ha informato i responsabili del bacino isolano che, al termine dell’anno scolastico, la Ctp invierà sull’isola, per tutto il periodo estivo, ben undici unità a sostegno delle quattordici attualmente in funzione. Una vera e propria boccata d’aria per i circa duecento lavoratori isolani che, se l’accordo andasse effettivamente in porto, avrebbero a disposizione un congruo numero di mezzi da poter destinare alle linee della rete ischitana. Nell’attesa che il presidente del cda della Eav Umberto De Gregorio si dia una mossa, c’è un’altra problematica che affligge da tempo il parco mezzi isolano. Una questione che riguarda, nello specifico, la manutenzione degli autobus, che sono sempre più fatiscenti e, per tale motivo, potenzialmente pericolosi per utenza e autisti. A questa deficienza si è cercato di far fronte mediante la “Full Service” – azienda specializzata nella manutenzione di mezzi di trasporto – che tuttavia non riesce a far fronte a tutte le emergenze dell’Eav, sia a causa dell’oggettiva precarietà dei pullman, sia a causa del fatto che questa società, come da contratto, offre la sua assistenza dal lunedì pomeriggio al venerdì mattina. Tutto ciò che accade durante il fine settimana, pertanto, deve essere risolto dai meccanici dell’Eav, che sovente non riescono a fronteggiare tutti gli imprevisti. Ci sarebbe bisogno di pullman nuovi di zecca, sempre che De Luca decida di intervenire…

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