«Tutti insieme o l’isola affonda»
Il sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, torna sul servizio pubblicato ieri dal nostro giornale e sulla necessità inderogabile che tutti i Comuni isolani entrino nel progetto della DMO. Il “Barone” traccia la rotta e lancia il monito: “Senza una regia unica e un piano di sviluppo coordinato, rischiamo di perdere terreno e opportunità”

“In merito alle recenti discussioni sulla governance del sistema turistico dell’isola d’Ischia, desidero esprimere un forte senso di responsabilità e di impegno per una visione condivisa e un percorso strategico che possa guidare il futuro dell’economia e dell’identità della nostra comunità”. Inizia così una nota che il sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, ha indirizzato a Il Golfo dopo quanto pubblicato dal nostro quotidiano nell’edizione di ieri relativamente alla costituzione della DMO isolana solo se in presenza di tutti i sei Comuni, come disposto chiaramente dalla Regione. Scrive il primo cittadino lacchese: “Come è stato evidenziato anche nella recente delibera di giunta regionale n. 769 del 27 dicembre 2024, le linee guida per le Destination Management Organization (DMO) rappresentano un passo fondamentale per una gestione integrata e coordinata delle destinazioni turistiche. La delibera, adottata dall’assessorato al Turismo della Regione Campania, Felice Casucci, sottolinea con fermezza che le DMO devono essere costituite con la partecipazione di tutti i Comuni interessati, soprattutto nelle aree insulari come la nostra. L’obiettivo è chiaro: evitare frammentazioni e promuovere un’azione unitaria, capace di valorizzare le specificità di ogni territorio e di rafforzare la nostra presenza sul mercato. Pertanto, entrando nel merito di quanto riportato dal quotidiano Il Golfo riguardo alle recenti dinamiche e alle interpretazioni di questa normativa, auspico che si possa dare una forte accelerata alla costituzione di DMO che comprenda tutto il territorio isolano. È il momento di superare ogni divisione e diffidenza, convocando una consulta turistica locale, (isolana) aperta a tutti gli attori pubblici e privati, per definire una visione condivisa di sviluppo. Il mio auspicio è che la Regione stessa possa ‘guidare’ questo processo. Questa assemblea dovrebbe analizzare le iniziative già avviate, pianificare nuove strategie e mettere in campo progetti concreti per il rilancio dell’isola”.
Dopo aver auspicato l’intervento dell’ente superiore, Pascale aggiunge: “Non si tratta più di aspettare o di procrastinare. La crisi del turismo, acuita dalla pandemia, dal terremoto, dall’alluvione, da quando avviene ai campi flegrei, e dai cambiamenti nelle abitudini di viaggio, richiede un intervento deciso e coordinato. È indispensabile un progetto di mobilità sostenibile, che riduca almeno del 50% il NOSTRO parco auto attuale, migliorando il trasporto pubblico con mezzi elettrici e servizi di navetta che colleghino tutti i principali siti culturali, archeologici e naturali dell’isola. La valorizzazione del patrimonio storico e culturale – dal Parco sommerso di Carta Romana alla Villa Arbusto, dalle terme di Nitrodi all’Eremo di San Nicola, fino al Castello Aragonese alla Colombaia ai giardini la Mortella, dai Poseidon al Negombo, al Castiglione, può rappresentare un vero e proprio volano per la nostra economia, se integrata in un sistema di visite tematiche e manifestazioni di richiamo internazionale”. Poi il messaggio chiaro: “L’obiettivo dovrebbe essere quello di creare un percorso unico e integrato che possa offrire ai turisti la possibilità di conoscere l’isola partendo dalla sua storia, cultura e tradizione. In questa direzione, riteniamo fondamentale la promozione di un biglietto unico per visitare i principali siti culturali e archeologici, accompagnato da navette elettriche di trasporto sostenibile. Si tratta di un’occasione per ridisegnare l’identità dell’isola, offrendo un’esperienza autentica, sostenibile e coinvolgente. Inoltre, il patrimonio religioso e culturale, rappresenta un elemento distintivo e di grande attrattiva. Le festività di Santa Restituta, che apre simbolicamente l’estate turistica con la sacra rappresentazione del 16 maggio nella Baia di San Montano, patrimonio immateriale della Campania, la festa di Sant’Anna, che si svolge nella splendida cornice di Carta Romana, e la festa di San Michele Arcangelo a Sant’Angelo, che chiude la stagione estiva, sono appuntamenti che ormai vanno ben oltre la fede. Sono occasioni di identità, di tradizione e di promozione del nostro territorio, capaci di attrarre visitatori da tutto il mondo e di consolidare la nostra immagine di isola ricca di cultura e spiritualità. Un altro settore strategico, ancora troppo sottovalutato, riguarda le nostre acque termali e le risorse naturalistiche. La promozione della qualità terapeutica delle acque di Nitrodi, di San Montano e degli altri centri termali può rappresentare un elemento distintivo nel panorama internazionale. Tuttavia, i dati di gradimento delle nostre acque termali sono scesi al quarto posto, segno che bisogna investire in strategie di marketing e comunicazione più efficaci, in sinergia con gli operatori del settore. Solo attraverso un tavolo di confronto condiviso e una pianificazione comune potremo rilanciare questo importante segmento, che può attrarre un turismo di qualità e di lungo soggiorno”.
Il sindaco di Lacco Ameno tira poi le somme del suo lungo ragionamento: “Tutti questi progetti e iniziative devono essere parte di una visione strategica condivisa, che coinvolga istituzioni, operatori pubblici e privati, associazioni e cittadini. È evidente che, senza una regia unica, senza un piano di sviluppo coordinato, rischiamo di continuare a perdere terreno e opportunità. La crisi del turismo non è solo un fenomeno economico, ma anche sociale e culturale: essa segna la crisi di intere famiglie e di un modello di sviluppo che, se non rinnovato, rischia di compromettere il futuro dell’isola. Per questo motivo, il Comune di Lacco Ameno si impegna a promuovere e sostenere un progetto di rilancio condiviso, che abbia come obiettivi principali la sostenibilità, la qualità e l’identità. La nostra proposta è di creare una cabina di regia unica, in grado di coordinare tutte le iniziative e di indirizzare le risorse verso progetti strategici, certi che solo attraverso l’unione delle energie e delle competenze potremo riconquistare il ruolo di protagonista nel settore turistico. Il nostro auspicio è che si possa finalmente aprire un tavolo di confronto aperto, trasparente e partecipato, in cui tutti gli attori possano contribuire con idee, proposte e responsabilità. Solo così potremo costruire un futuro di speranza e di crescita, che rispetti le peculiarità di ciascun territorio e che ponga al centro la sostenibilità, l’innovazione e l’identità dell’isola d’Ischia”.