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Tutti insieme sotto l’albero di Chiara

Di Isabella Puca

Foto Claudio Cervera

ISCHIA – Il forte freddo non ha fermato, ieri sera, i tanti amici di Chiara Iorio, la giovane scomparsa prematuramente a inizio dicembre. Erano tutti lì, i compagni di scuola, gli amici di sempre, la sua famiglia e tutti quelli che non potranno mai dimenticare il suo sorriso, per dare al suo ricordo una nuova vita. Grazie all’iniziativa partita dal profilo Facebook di Cesare Di Scala, proprietario del gran Caffè Vittoria,  bar a pochi passi dalla casa di Chiara, con una gara di solidarietà è stato piantato “l’albero di Chiara” uno splendido ficus in un’aiuola di quella che era la sua piazzetta. «Chiara era speciale, – ha detto al microfono Silvano Brandi –  era lei a dare coraggio agli altri. A pochi metri dalla piazzetta c’era un’aiuola vuota ed è lì che abbiamo voluto piantare il suo albero, un ficus dal tronco intrecciato che esplode in una verde chioma, bellissima, proprio come era Chiara». In attesa dell’arrivo delle istituzioni tanti gli abbracci per Susi e Giacomo, i suoi splendi genitori, mentre gli amici trasmettevano con un cellulare le musiche preferite della loro compagna di classe. «L’iniziativa di Cesare- ha detto ancora Brandi – è stata subito virale e siamo qui per scoprire la targa che ci ricorderà sempre di lei. Grazie a Vito Manzi per l’ illuminazione e a tutti voi ragazzi delle scuole medie e superiori che avete voluto essere qui.  Ho conosciuto Chiara tempo fa, seguiva il “CineClub” all’Associazione Luca Brandi e ricordo che, nonostante fosse costretta alla sedia a rotelle, non si fermava neppure dinanzi alle scale». La parola è poi passata ad alcuni ragazzi della I B del Liceo statale di Ischia, «era pronta a mangiarsi il mondo e nonostante stesse su una sedia a rotelle non chiedeva mai aiuto a noi. Chiara aveva un sogno, voleva diventare medico, impegnarsi nella ricerca per trovare una cura alla sua malattia». È così che la ricorda Aura, seguita da chi invece ha voluto ricordare la sua estrema saggezza, «Chiara era una stella che brillava, una persona eccezionale». Gli applausi commossi hanno accompagnato le parole dei ragazzi che, da Chiara, hanno attinto il coraggio. «Conoscevo Chiara – ha detto il sindaco Ferrandino – frequentando questa zona  la vedevo spesso e i commenti sui social hanno descritto una grande ragazza, ricca di forza d’ animo. Con tanta dignità e amore i genitori hanno sopportato questa malattia accudendo Chiara nel modo migliore possibile;  onore a voi come genitori. Con quest’albero, che darà lustro a questa zona così centrale, Chiara sarà sempre in mezzo a noi; un plauso anche a Cesare che ha avuto tanti seguaci perché la sua proposta ha toccato il cuore». Il vescovo Lagnese ha poi benedetto l’albero accompagnando il gesto con una preghiera per tutti quelli che vivono una situazione di disabilità, detta da tutti, sottovoce, con il cuore colmo di tristezza per aver perso questo giovane sorriso. «Grazie a chi ha avuto questa idea. È  bello ricordarsi di Chiara in questi  giorni di festa così da non  dimenticare una persona speciale. Ho avuto la gioia d’ incontrarla una sola volta e ricordo un sorriso speciale sul suo volto. Chiara è un modello, un esempio a cui ispirarsi con voglia e impegno per la comunità. Se lei era così è grazie alla sua famiglia che le ha trasmesso la voglia di vivere. Benedire quest’ albero ci spinge a ricordarci di Chiara e a impegnarci  a costruire una comunità fatta di legami forti, di aiuto scambievole, sapendo di star realizzando ciò che lei voleva». Scoperta la targa in ceramica, posta sotto l’albero di Chiara, alla fine della cerimonia, sono rimasti tutti ancora un attimo lì, come a voler fissare nella mente quel momento di sincera amicizia e di forte emozione avvenuto, ancora una volta, grazie a Chiara.

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