Tutto il bello del buono: la dolcezza della tradizione nell’arte pasticcera di Angelo Trani
Dolci idee e golosi peccati di gola, la perfetta alchimia di sapori e consistenze: la tradizione ischitana va a braccetto con l’estro e la qualità da Angelo La Pasticceria

Alla crema, al liquore, alla frutta o al caffè. Babà o sfogliatelle, cannoli o napoleon per appagare la gola e rendere più allegra la vita. Difficile rinunciare alla voluttuosità di una torta Sacher o resistere al piacere dei profiteroles, il più seducente dei peccati di gola. È la magia dell’arte pasticcera, il dolce mondo dei più golosi: un’alchimia di sapori e consistenze, un mondo dove la precisione si accompagna all’estro e alla qualità.
Sempre più d’autore e raffinata, di ricerca su ingredienti a volte davvero impensabili con decorazioni altamente scenografiche. Insomma, un trionfo di bontà…. e di bellezza. Perché il buono, nell’arte dolciaria, è obbligatoriamente bello. Come il laboratorio di Angelo Trani a Ischia: un delizioso profumo di “elegante” vaniglia è nell’aria, i colori tenui e delicatistile bakeries americane, un piccolo e grazioso dehor estivo e l’ambiente curato vagamente retrò che accoglie con una grazia fuori dal comune. Un’esperienza visiva e olfattiva, un invito alla scoperta del gusto e della genuinità delle creazioni di Angelo, a metà tra tradizione e innovazione. Attrezzato per la caffetteria a colazione e per il tè pomeridiano, il sogno avverato di Angelo Trani si trova da pochi anni a pochi metri da Piazza degli Eroi, in via Michele Mazzella.
Una piccola boutique dove è la qualità a fare il gusto, punto cardine nella sua filosofia pasticcera, un indirizzo per un tuffo nella memoria di dolci sapori antichi e per immergersi nel variegato mondo dei gelati, come quello dedicato al Vigna del Lume delle Cantine Mazzella che tanto ha spopolato in questa estate appena trascorsa. «Questo locale è nato come una scommessa, ci siamo buttati come dei matti in questa avventura» racconta la moglieRosanna Sorrentino, che per amoreha riposto nel cassetto gli studi in Giurisprudenza. Con professionalità e gentilezza, tra muffin e cornetti appena sfornati, è lei ad accogliere i clienti e a spiegare le origini della loro avventura, nata quasi per dovere forzato, in realtà mossa da tanta passione e dedizione al lavoro. Di dolci, Angelo Trani ne mangia davvero pochi, avvicinandosi quasi per caso ad un mondo che sembrava non essere il suo. Geometra e futuro geologo prestato all’arte pasticcera, ha sempre aiutato la famiglia lavorando nei fine settimana nei laboratori del mitico Calise, trampolino di lancio di tutti i pasticceri ischitani. In quegli anni ha scoperto un mondo dal quale non si è mai più allontanato, facendone diventare la sua strada, il suo mestiere. Socio per oltre vent’anni di un famosissimo laboratorio artigianale di pasticceria, Angelo non è mai più tornato ai freddi calcoli catastali anche se, di quelle infinite precisioni, una traccia ancora rimane: il gioco e l’abilità delle proporzioni (è l’unico pasticciere che calcola le torte al metro e non a peso), la maniacalità nella scelta delle materie prime e l’attenzione per il bilanciamento degli ingredienti. D’altronde, si sa, la pasticceria è scienza: «Nel nostro lavoro – racconta – ci sono delle tappe prestabilite da seguire. Ai miei stagisti raccomando sempre di imparare alla perfezione tre cose: la fisica, la chimica e la matematica. Se non si conoscono queste tre materie è inutile entrare in pasticceria. La fisica perché si gioca tantissimo sulle temperature, la chimica si basa sulle materie e la matematica per le preparazioni».
Angelo è un artigiano del dolce con un’idea ben precisa, qualità e tradizione: racconta l’arte senza urlarla, grandi tradizioni ed estro in lui si uniscono e creano l’amore per le cose fatte con cura, con passione e arricchite da materie prime locali. Il territorio e i suoi meravigliosi prodotti sono comunicati attraverso la trasformazione di piccole delizie che sappiano di nuovo ricondurci alle origini. La “Mostata” ne è una prova: una polenta dolce arricchita di mostod’uva e profumata con pepe nero e scorzette di agrumi verdi. Un dolce caratteristico dell’isola d’Ischia che preparava già la nonna di Angelo, presentato con successo nella seconda edizione di Ischia safari nel 2016. Sempre la famiglia è l’ispirazione che ha portato alla creazione di un panettone tutto artigianale, a base di noci, fichi secchi e vino cotto. L’invenzione che ricalca la tradizione e che ricorda i sapori di un’Isola la cui memoria è a volte distratta da tecniche modaiole e importate da paesi che con le nostra storia dolciaria ha poco a che vedere.Ma solo un genio come Angelo Trani poteva concepire il Roccocò Fritto, una sorta di dolce street food da strada, un’esperienza imperdibile per le papille gustative. E poi la gelateria, un must da provare, dove la creatività è impastata alla dolcezza delle creme rigorosamente provenienti da materie prime fresche e di assoluta qualità. Nel dolcissimo e piccolo mondo antico di Angelo e Rosanna la tecnica e la creatività sono figlie dell’esperienza e di anni passati tra uova, zucchero e farina. Con un occhio sempre attento alle tradizioni in cucina. Dopo tutto sono le dolci e semplici cose della vita quelle vere. Anche per il palato.