Udienze “scippate” a Ischia, Casamicciola ricorre al Tar
L’ente guidato dal sindaco Giosi Ferrandino ha conferito apposito incarico all’avvocato Stanislao Giaffreda: il legale opererà d’intesa con le altre amministrazioni comunali che hanno scelto Alessandro Barbieri

Qualche giorno fa i comuni dell’isola d’Ischia hanno incaricato l’avvocato Alessandro Barbieri per presentare ricorso al TAR Campania contro il Decreto numero 6 emesso dalla Presidente del Tribunale di Napoli, dottoressa Garzo, che prevede lo spostamento delle udienze del giovedì dalla Sezione Distaccata di Ischia alla sede centrale del Tribunale di Napoli. Grazie all’impegno dell’avvocato Michele Calise del Comune di Forio, dell’avvocato Raffaele Montuori e della segretaria del Comune di Ischia, dottoressa Maria Grazia Loffredo, i sindaci isolani hanno optato per l’impugnazione del decreto dinanzi al TAR Campania, contrastando il trasferimento delle udienze “togate” presso la sede principale. 5 su 6 amministrazioni locali hanno unanimemente deciso di contestare la “rimozione” delle udienze ischitane del giovedì, affidando la questione all’avvocato Alessandro Barbieri, che sarà incaricato di presentare il ricorso con l’obiettivo di ottenere la sospensione del provvedimento firmato dalla Presidente del Tribunale. La decisione rappresenta un evento significativo, probabilmente senza precedenti, in cui un decreto di un Presidente di Tribunale viene contestato in sede amministrativa.
Il Comune di Casamicciola Terme poi hanno invece optato per la nomina, dell’avvocato Stanislao Giaffreda.Il caso vuole, diciamo così, che per questioni legate al Porto Turistico e alla sua gestione, l’avvocato Barbieri, incaricato invece dagli altri 5 comuni per il caso del tribunale, sia legale rappresentate e costituito nei giudizi pendenti su gestione portuale, scali e affidamenti vari del demanio collegato. Insomma, una questione di opportunità che ha fatto si che per la “fruizione dei servizi di giustizia, Sezione distaccata di Ischia del Tribunale di Napoli. Ischia zona disagiata, sia stato conferimento incarico legale per proporre ricorso avverso il Decreto del Presidente del Tribunale di Napoli n.66 del 6 marzo 2025 a Giaffreda dalla Giunta Ferrandino. Giaffreda, professionista già in regime di convenzione con l’Ente, ha manifestato per le vie brevi la disponibilità ad assumere la difesa dell’ente, comunque in giudizio d’intesa con i legali rappresentati delle altre amministrazioni dell’isola d’Ischia, trasmettendogli il mandato del Sindaco di richiedere in sede giurisdizionale amministrativa l’annullamento previa sospensione del provvedimento e l’ adozione di ogni idonea misura cautelare, del richiamato Decreto del Presidente del Tribunale di Napoli n.66 del 6 marzo 2025 nella parte in cui dispone che i processi penali di competenza della Sezione Distaccata di Ischia sottratti alla competenza dei giudici onorari, nonché gli incidenti di esecuzione in materia edilizia e ambientale siano trattati presso la Sede Centrale dal magistrato che sarà destinato in assegnazione temporanea all’esito della procedura di interpello bandita con il medesimo decreto, stabilendo l’efficacia temporale del decreto dal 20 marzo 2025 e fino alla assegnazione di giudice togato alla Sezione distaccata di Ischia dies incertus quando. Ferrandino ha inoltre dato mandato al Responsabile dell’Area II Servizi al Territorio di adottare gli atti di competenza connessi e consequenziali alla nomina.
Come già ampiamente riportato attraverso le nostre pagine, il ricorso promosso dai sindaci, che rappresentano la cittadinanza, vera parte lesa dal provvedimento della Presidente Garzo, potrebbe ricevere ulteriore sostegno da ricorsi ad adiuvandum dell’Assoforense dell’isola e del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli. Quest’ultimo, particolarmente vicino alla causa ischitana, ha già annunciato una presa di posizione concreta, convocando per il 3 aprile un’assemblea generale degli iscritti e proclamando la sospensione delle udienze penali e civili presso il Tribunale di Napoli. Una misura che rafforza la protesta isolana. La delibera si fonda su alcune premesse chiave: “I servizi sanitari, scolastici, di mobilità e di giustizia sono considerati dall’Unione Europea elementi essenziali per lo sviluppo territoriale e la loro carenza rappresenta una violazione di principi sanciti anche dalla Costituzione italiana. La loro riduzione, aggravata dalla costante diminuzione del personale addetto, configura una grave lesione dei diritti dei residenti dell’isola di Ischia. La Sezione distaccata di Ischia del Tribunale di Napoli gestisce un elevato numero di cause civili e penali, con un personale insufficiente per garantire un servizio adeguato. La sua collocazione insulare, unitamente alla difficoltà di collegamenti marittimi e terrestri, rende la sede disagiata per il personale proveniente dalla terraferma. Le isole minori, per la loro conformazione geografica, presentano criticità persistenti, riconosciute anche dalla Carta Costituzionale dell’Unione Europea, che prevede misure differenziate per i territori nazionali con specifiche problematiche.”