Uil scuola: In aumento i precari, altro che continuità
A pagare le conseguenze maggiori sono, in particolare, le aree maggiormente disagiate, tra queste le isole di ischia e Procida, dove il turnover di precari è molto elevato

Nel comparto scuola aumenta il precariato per docenti e personale Ata e nel prossimo anno scolastico la condizione non è destinata a migliorare. A confermarlo sono i numeri allarmanti diffusi dal Ministero dell’Istruzione e del Merito sul precariato scolastico nell’anno 2023/24. Ad evidenziarlo è Giuseppe D’Aprile, Segretario generale della Uil Scuola Rua: “i contratti di supplenza sottoscritti – tra docenti e personale Ata – hanno raggiunto quota 285 mila. Siamo di fronte a un’emergenza sociale”.
Nel dettaglio, i contratti di supplenza per i docenti hanno toccato la cifra record di 232.472, di cui 177.101 su cattedre intere e 53.371 su spezzoni orari. Anche tra il personale ATA si registra una crescita significativa, con 53.457 supplenze complessive — 3.036 in più rispetto all’anno precedente.Nonostante il continuo susseguirsi di concorsi – ordinari, straordinari, STEM, PNRR – il precariato dal 2015 è più che raddoppiato. I contratti a tempo, complessivamente, passano da 126.679 a 285.929, osserva D’Aprile.
A ciò si aggiunge – evidenzia D’Aprile – che la legge di bilancio ha previsto un taglio di 5.600 posti per il personale docente e di 2.174 posti di collaboratore scolastico. Una misura che va nella direzione opposta rispetto alla necessità di garantire continuità didattica per gli alunni e una prospettiva di stabilizzazione per lo stesso personale.
Anche per il personale ATA la situazione è critica: quasi un lavoratore su cinque ha un contratto a tempo determinato. Il ricorso sistematico alle supplenze incide negativamente su tutta l’organizzazione scolastica.
“Per la UIL Scuola – conclude il Segretario nazionale D’Aprile – serve un piano straordinario di immissione in ruolo, la trasformazione dell’organico di fatto in organico di diritto, il pieno utilizzo di tutte le graduatorie esistenti, comprensive degli idonei.La politica deve prendere atto che il sistema di reclutamento fin qui attuato è stato fallimentare. Una scuola precaria rende un paese precario”.
Condizione particolarmente complessa quella della regione Campania, anche alle prese con nuovi accorpamenti, dove a pagare le conseguenze maggiori sono, in particolare, le aree maggiormente disagiate, tra queste le isole di ischia e Procida, dove il turnover di precari è molto elevato.
Per il prossimo anno scolastico i posti vacanti in Campania sono 2.761 per i docenti e 813 per il personale Ata ma non è ancora dato conoscere quante saranno le effettive immissioni in ruolo. Roberta Vannini, segretaria regionale UIL Scuola Campania, denuncia:«Migliaia di insegnanti, dopo anni di studio e graduatorie, restano vittime di un sistema che non garantisce né stabilità né dignità. Il precariato è una ferita aperta che la politica si ostina a ignorare. Se si vuole realmente dare continuità agli alunni bisogna stabilizzare i lavoratori della scuola».
I soldi dice il governo servono x le armi. La Russia ci vuole attaccare. Perciò hanno comprato 10 miliardi di armi dall’ America. La scuola può aspettare.