ARCHIVIOARCHIVIO 4ARCHIVIO 5

A Barano si discute di Europa tra filosofia, teatro e musica

Gianluca Castagna | Barano – «Parlare di Europa significa parlare di un mito, una realtà frammentata che poggia su radici molto identitarie. Non a caso parliamo di Unione Europea, non di Unità». E’ Raffaele Mirelli, già ideatore del Festival Internazionale “La Filosofia, il Castello, la Torre” e Direttore scientifico di “MeditEuropa, l’idea d’Europa nei filosofi del mezzogiorno” (a Barano, dal 26 maggio al 30 giugno), ad ammettere per primo che recitare il rosario europeista equivale ad affrontare un terreno scivoloso almeno quanto lanciarsi nell’anatema anti-europeista così in voga negli ultimi tempi.
Una volta bastava dire “ce lo chiede l’Europa”. E perciò sarà necessario, utile, persino virtuoso. Oggi la prospettiva sembra essersi completamente ribaltata: se “ce lo chiede l’Europa” allora ci deve essere una qualche fregatura, un inganno, un’insidia. Se le richieste che arrivano sono percepite da un numero crescente di cittadini come coercitive e punitive, allora è corretto sostenere che quel faro di sicurezza, pace ed equità che avrebbe dovuto essere l’Unione Europea, che tanto abbiamo sperato fosse la “madre” di tutti popoli, si sia trasformata piuttosto in una matrigna arcigna che sta facendo disamorare tutti i suoi figli?
Naturalmente l’Unione europea non è in sé né madre né matrigna, ma è interessante cercare di capire come sia avvenuto questo repentino cambio di percezione, da dove sia nata l’idea di una comunità che, se da un lato si è tradotta in un artiglio ferale che ti impone il fiscal compact, dall’altro è diventata la mano santa che ha impedito che saltassimo in aria (grazie a Draghi e alla vituperatissima moneta unica).

Come possono aiutarci i filosofi meridionali a comprendere una realtà diventata così contraddittoria?
Da quale pensiero ripartire per tentare una conciliazione, a un anno di distanza dalla prossime elezioni europee?
Nasce così “MeditEuropa”, rassegna di cinque incontri con studiosi e accademici che, nel solco delle riflessioni sull’idea di Europa che hanno avuto i filosofi del Mezzogiorno (da Giannone a Filangieri, da Vico a Benedetto Croce), dialogheranno con i cittadini entrando nelle scuole (il primo appuntamento, sabato prossimo, è nell’Auditorium della Scuola Media di Barano “A. Baldino”), nel Municipio, ma anche nel Parco Fonte delle Ninfe di Nitrodi, spazio privilegiato di bellezza e salute, che da tempo offre al visitatore un percorso sempre più ricco e articolato che spazia dalle terme all’archeologia, dalla botanica allo yoga, dal teatro alla musica. Che non mancheranno nemmeno stavolta, in particolare negli ultimi due appuntamenti dedicati a Giacomo Leopardi e al Croce. Il progetto, organizzato dal Comune di Barano in collaborazione con l’associazione Insophia, è chiaramente quello di incentivare un turismo culturale, sostenibile, aperto al confronto delle idee e alla riscoperta delle tradizioni (anche filosofiche). La manifestazione, inserita nel Maggio dei Monumenti del Comune di Napoli, è stata presentata mercoledì mattina presso la Sala Consiliare di Barano, dove sono intervenuti il Sindaco Dionigi Gaudioso, l’Assessore alla Cultura Daniela Di Costanzo e il Direttore Scientifico Raffaele Mirelli.

«MeditEuropa è un punto di partenza» ha dichiarato Gaudioso. «I frutti di questo percorso che abbiamo intrapreso non si vedranno subito, ma l’importante è diventare costanti nel territorio. Tengo molto che, accanto alle sagre che anche quest’anno non mancheranno, ci siano spazi e modalità culturali diverse da offrire ai cittadini e ai nostri ospiti. Spero nella partecipazione dei giovani e della scuola: mi auguro che, accanto agli studenti della scuola media di Barano, ci possano essere anche i giovani liceali dell’isola d’Ischia, visto che si parlerà tanto di filosofia. Una disciplina solo apparentemente complicata, ma ricca di fascino. Voglio ricordare il mio professore di Filosofia, Franco Iaccarino, appassionato di cultura, che sarebbe certamente contento di questa rassegna». «Questo cartellone – ha aggiunto l’Assessore Di Costanzo – nasce dalla volontà di avvicinare i cittadini agli eventi culturali del nostro territorio ma anche a un appuntamento importante come le prossime elezioni europee. La cultura di un’Europa dei popoli ha radici antiche: attraverso questi cinque incontri intendiamo valorizzare le riflessioni dei più grandi pensatori del Mezzogiorno attorno all’idea di Europa. I diritti fondamentali dell’uomo e lo sviluppo della ragione critica alla luce del pensiero filosofico meridionale, un piccolo contributo che il comune di Barano d’Ischia vuole dare alla costruzione di una vera identità europea, qualcosa di molto più ampio e articolato della temuta “austerità”».
«Non vogliamo certo cambiare l’Europa da Ischia» ha precisato poi Mirelli, «ma non dobbiamo mai dimenticarci che Ischia accoglie da sempre l’Europa. Le differenze, europee e mondiali. Anche grazie al turismo, con la cultura una sola cosa, non più un binomio. L’idea è quella di stimolare il dibattito e attivare il senso di appartenenza della nostra società al concetto di Europa. Si parte sempre dalla bellezza. L’unione delle persone in difesa della bellezza significa rispetto per l’ambiente, per l’essere umano, per le regole. Sono ben contento di far partire questa esperienza che contribuisce a ripensare, quindi a ricostruire, l’identità europea dalla terre del Meridione. Un piccolo solco per un discorso molto complessivo nel quale ci saranno d’aiuto Vico, Giannone, Filangieri, intellettuali contemporanei come Dino Cofrancesco, ma anche la musica e il teatro. Perché, lo ripeto da tempo, non dobbiamo guardare alla filosofia come qualcosa di troppo astratto.»

“MeditEuropa”, realizzata con la collaborazione dell’Università di Napoli Parthenope, l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e il Circolo Georges Sadoul, intreccerà dunque una dimensione riflessiva e critica con una serie di pratiche performative, rimettendo in discussione i format tradizionali e sperimentando, come ci ha abituato Mirelli da tempo, forme ibride di condivisione della cultura. Insomma, abbattere le gerarchie culturali e gli steccati disciplinari per mettere al centro una molteplicità di stimoli e proposte, anche eterogenee, che possano collegarsi tra loro coinvolgendo il numero più ampio possibile di interlocutori. Non è forse anche questo uno dei motivi che hanno ispirato l’Unione Europea?

Ads

Gli appuntamenti

Ads

26 maggio (sabato) ore 11:30 – Auditorium Scuola Media Barano
Nicola Capone, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici Bertrando Spaventa e la circolazione del pensiero europeo

8 giugno (venerdì) ore 18:00 – Sala Consiliare, Comune di Barano
Sonia Scognamiglio, Università degli Studi di Napoli Partenope Filosofie del governo: da Giannone a Filangieri

15 giugno (venerdì) ore 18:00 – Fonte delle Ninfe Nitrodi
Riccardo De Biase – Ivana D’Avanzo, Università degli Studi di Napoli Federico II Vico, filosofo “glocal”. Giambattista Vico tra Illuminismo napoletano e cosmopolitismo.

29 giugno (venerdì) alle ore 18:00 – Fonte delle Ninfe Nitrodi
Francesco Di Donato – Sonia Scognamiglio, Università degli Studi di Napoli Partenope Filosofia del Vesuvio, Filangieri e Leopardi  –  Con una pièce teatrale conclusiva

30 giugno (sabato) ore 18:00 – Fonte delle Ninfe Nitrodi
Dino Cofrancesco, Università di Genova Croce filosofo della Politica
19:00 – Concerto di musica classica

 

 

 

 

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex