POLITICAPRIMO PIANO

Ultima chiamata per il fronte “Anti Enzo”

Presso il circolo di Luigi Boccanfuso in via delle Ginestre alcuni protagonisti (e non) della vita politica ischitana si sono incontrati per valutare la composizione di una lista da contrapporre – ed immolare – all’uscente sindaco Ferrandino il prossimo 12 giugno. La decisione lunedì, ecco retroscena e dettagli del summit

Abbiamo a lungo ironizzato sul fatto che Ischia corre il serio pericolo (perché di un pericolo si tratterebbe) di vivere una campagna elettorale in cui le liste e la coalizione guidata dal sindaco Enzo Ferrandino potrebbero trovarsi senza avversari. Ancora fino ad ieri, nei bar dove ancora (merce rara, ad onor del vero) si parla di politica, non mancava chi scherzando ma non troppo azzardava la possibilità che anche a lavorare su una alternativa da contrapporre alle urne avrebbe potuto o dovuto provvedere il sindaco uscente. Insomma, fino a qualche tempo fa poteva apparire una barzelletta ma adesso l’ipotesi potrebbe seriamente configurarsi con tutto quello che ne conseguirebbe. Ma siccome il tempo stringe e praticamente tra un paio di settimane dovranno essere consegnate le liste, ecco che anche se non abbiamo ancora avversari per Enzo (l’unico ad aver annunciato la sua candidatura, allo stato, è Luciano Venia, poi vedremo se riuscirà a mettere insieme i candidati al consiglio, necessari per essere della partita) quanto meno abbiamo una dead line. Il conto alla rovescia per conoscere la verità scadrà esattamente lunedì sera, quando i protagonisti di una riunione a porte “rigorosamente chiuse” andata in scena mercoledì sera si riuniranno per sfogliare un’ultima volta la margherita: m’ama o non m’ama, dentro o fuori senza alcuna possibilità di appello.

Ieri sera, presso il circolo di via delle Ginestre – padrone di casa l’avvocato e antiquario Luigi Boccanfuso – si sono incontrati poco prima delle 20 lo stesso ex vicesindaco d’Ischia, l’attuale presidente del consiglio comunale Ottorino Mattera, il suo delfino ed ex assessore Luca Spignese, il già candidato sindaco Gino Di Meglio e poi Antimo Puca, il geometra di Campagnano Giovanni Tufano e un’altra serie di attivisti desiderosi di valutare l’opportunità di costituire un fronte anzi Ferrandino alle prossime amministrative in programma il 12 giugno. Partiamo da un presupposto, fondamentale per capire la dinamica degli eventi. Non si è parlato di riproporre quel progetto recentemente esplicato con dovizia di particolari da Luigi Boccanfuso in una lunga intervista rilasciata al nostro giornale: tante liste con altrettanti candidati a sindaco per tentare l’impresa apparentemente impossibile di impedire a Enzo Ferrandino di avere la meglio al primo turno, cosa che allo stato appare scontata se non addirittura sicura (il diretto interessato è autorizzato a fare gli scongiuri). Non ci sono le condizioni, non ci sono più i tempi e a dirla tutta non ci sono mai stati nemmeno gli uomini per poter raggiungere un obiettivo del genere. Dunque, eventualmente le forze dovranno convergere creando un’unica lista e anche un unico candidato a sindaco. Altrimenti, potrebbe scattare il “piano B” che – e questo in politica sarebbe un’anomalia, a dimostrazione di quanto il “caso Ischia” rischi di diventare inquietante – avrebbe davvero del paradossale. I convenuti alla riunione di mercoledì romperebbero le righe, incrocerebbero le braccia e deciderebbero di fare da spettatori senza presentare alcunché. Un modo per lasciare Enzo Ferrandino governare da solo per il prossimo quinquennio e magari vederlo spesso litigare e logorarsi con una maggioranza che a quel punto sarebbe così bulgara da essere difficilmente gestibile. Insomma, il progetto sarebbe quello di creare un clima “surreale” attorno alla nuova amministrazione nella speranza che magari la stessa in corso d’opera possa implodere.

La decisione non è facile anche se restano poco più di 100 ore per pensarci. In fondo si tratta di andare a fare da “vittime sacrificali”: senza fare troppi giri di parole, il fronte degli anti-Enzo sanno benissimo che alle urne a stento si raccoglierebbero le briciole, insomma la sconfitta è assicurata. E questo rende difficile anche convogliare candidature e consensi attorno al progetto: anche chi magari non “impazzisce” per l’attuale primo cittadino, si guarda bene dallo schierarsi contro sapendo che si va a combattere una partita persa in partenza, anzi addirittura persa senza nemmeno togliersi lo sfizio di potersela giocare. Insomma, questo è lo stato dell’arte. Ma nel caso in cui la riserva dovesse essere sciolta nella direzione di partecipare alle elezioni, chi sarebbe il candidato sindaco? Le voci di dentro (scarse, per la verità) raccontano che l’argomento non sarebbe stato sfiorato anche se in termini di “pedigree” è facile pensare che il cosiddetto “diritto di prelazione” spetterebbe al presidente del civico consesso Ottorino Mattera, vuoi per la carica attualmente detenuta che per il “portato” elettorale che in ogni caso è ancora in grado di garantire alla causa. Certo, bisognerebbe poi vedere se realmente il geometra ha voglia di cimentarsi in questa avventura ma già stiamo parlando di altri e futuribili discorsi. C’è poi un ultimo retroscena: a rappresentare l’eventuale raggruppamento di candidati potrebbe essere il simbolo di Fratellanza e Lavoro, attualmente nella disponibilità di Luigi Boccanfuso, che potrebbe così partecipare alla sesta elezione amministrativa di Ischia consecutiva. Un vero e proprio record di longevità in un momento in cui la politica – anche quella a livello nazionale – e così mutevole e volubile. Che dire, se son rose fioriranno.

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