CRONACAPRIMO PIANO

Ultima mazzata sulle affittanze abusive: in nove denunciati tra Ischia e Procida

Un controllo straordinario del territorio è stato eseguito negli ultimi giorni dai carabinieri della Compagnia di Ischia e dal personale in servizio presso l’isola di Arturo

Paese che vai, usanze che trovi. O meglio, nel caso di specie, isola che vai affittanza abusiva che trovi. Perché un fenomeno radicatissimo sull’isola d’Ischia – e che si è confermato anche in questa stagione estiva che volge ormai al termine – è evidentemente diffuso anche nella vicina Procida.

Insomma, tutto il mondo è paese, o almeno questo è quanto dimostra un servizio di controllo straordinario del territorio condotto dai carabinieri della Compagnia di Ischia, guidati dal cap. Angelo Pio Mitrione, in collaborazione con i militari in servizio anche presso la stazioni dislocata sull’isola di Arturo. Un servizio finalizzato alla verifica dei flussi turistici ed al contrasto delle affittanze abusive che proprio a poche ore dal controesodo e dalle case liberate dai turisti che le avevano prese in fitto, ha portato alla denuncia in stato di libertà di ben nove soggetti tutti residenti nelle due isole del Golfo di Napoli.

I soggetti deferiti erano tutti incensurati ed avevano locato le proprie abitazioni senza autorizzazione e senza aver comunicato i nominativi degli ospiti all’autorità di ps

Si tratta di altrettante persone risultate essere tutte incensurate e che avevano seguito l’ormai abituale trafila, quella di aver locato le proprie abitazioni come case vacanza, senza alcuna autorizzazione e soprattutto senza aver comunicato – come previsto dalla legge – i nominativi degli ospiti all’autorità di pubblica sicurezza. Molto probabilmente, conoscendo le abitudini di un certo tipo di vacanzieri, quella appena esposta è stata l’ultima operazione del 2019 contro le affittanze in nero: una piaga ancora abbastanza diffusa ad agosto ma che se non altro ha fatto registrare alcun riscontro negativo nel mese di luglio, a dimostrazione del calo leggero di un “male” che rimane comunque difficile da estirpare. Gli uomini del cap. Mitrione hanno operato anche via mare grazie all’impiego di motovedette dell’Arma, che hanno consentito di controllare 110 imbarcazioni e 490 persone: a riguardo sei sono state quelle sorprese ad ancorare i propri natanti all’interno dell’area marina protetta. Complessivamente sono state 47 le sanzioni applicate per violazioni alla normativa sul diporto per un totale di circa 20.000 euro di sanzioni .

Al lavoro anche le motovedette dell’Arma che hanno controllato 110 imbarcazioni, 490 persone e miltato 6 soggetti che avevano ancorato i natanti nell’area marina protetta. Tre marinai in “nero” sorpresi du una barca che effettua tour per le isole del Golfo

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Ma non è finita qui perché proprio in “coda” alla stagione turistica – a proposito di “nero” – ecco che i carabinieri sono riusciti a scovare l’ultima frontiera, quella che ancora mancava all’appello. Dopo aver scovato lavoratori non dichiarati in diverse strutture ricettive ed attività di ristorazione, ne sono stati sorpresi tre anche a bordo di un’imbarcazione che si occupava di tour nelle isole del Golfo. Insomma, quando si dice che non ci dobbiamo proprio far mancare niente. Intanto, tornando all’messa denuncia delle persone alloggiate, l’Abbac ha inteso ringraziare i carabinieri dell’isola di Arturo per la brillante operazione svolta: “Ringraziamo la stazione dei carabinieri di Procida per quest’attività di indagine ed ispettiva che dimostra impegno verso la tutela degli operatori ricettivi regolari e dei consumatori – dichiara il presidente regionale Agostino Ingenito – l’auspicio è che alla giusta ed opportuna repressione possa seguire un’azione di accompagnamento verso chi intende regolarizzarsi se vi sono le condizioni. E per questo motivo che ribadiamo l’invito all’Amministrazione Comunale dell’isola di Procida, al termine della stagione estiva, di organizzare un tavolo che consenta di coordinare un’azione informativa e formativa verso i residenti isolani e gli operatori al fine di procedere ad un piano di lavoro condiviso che vada nella direzione di qualificare l’offerta ricettiva isolana, compresa quella dei natanti e a tutela dell’ecosistema marino e avviare nuovi percorsi di promozione e tutela”.

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