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Umanizzazione nei percorsi assistenziali, che flop per il convegno

di Sara Mattera

Si è concluso, in queste ore, il Convegno “Processi di Umanizzazione nei percorsi socio-assistenziali”, tenutosi nella location del magnifico Palazzo Reale del Comune di Ischia. Due giorni full time ricchi di tavoli di discussione con l’obiettivo di portare avanti un confronto con esperti del settore per migliore il rapporto relazionale tra medico e paziente. Ad organizzarlo l’Asl Napoli2 Nord che aveva invitato alla partecipazione medici, infermieri ed operatori del settore sanitario. E, come abbiamo già riportato, nei giorni scorsi, nelle precedenti edizioni de “Il Golfo”, la decisione di  far approdare l’azienda sanitaria, qui sull’isola, per intavolare discorsi sull’umanizzazione, aveva scatenato diverse perplessità e polemiche, soprattutto da parte degli operatori socio-sanitari che, dopo essere venuti a conoscenza della notizia, non avevano potuto credere alla beffa che si presentava dinanzi ai loro occhi. Lo stesso Egidio Ferrante, operatore della cooperativa Acca-parlante, la scorsa settimana ci aveva commentato in modo molto negativo il “misfatto” dell’Asl, sostenendo che la decisione di organizzare il convegno ad Ischia e per di più su di un simile argomento, sembrava rappresentare una presa in giro bella e buona, soprattutto per i tanti pazienti dell’ex Centro di Salute Mentale che, da oltre un anno, ormai, sono alla deriva tra trasferimenti sulla terraferma, cambi di residenza, e scarsità di servizi presso le strutture assistenziali. Ecco perché, all’alba del famigerato e tanto contestato convegno, il Comitato di Cittadinanza attiva ha proclamato una manifestazione, dinanzi al Palazzo Reale, per protestare contro le decisioni di spending review attuata dai vertici dell’azienda sanitaria campana e manifestare, ancora una volta, ai membri dell’Asl, il disagio dei tanti pazienti della Sir. Al convegno, infatti, avrebbero dovuto presenziare il direttore sanitario dell’ospedale Rizzoli, Maria Valentina Grossi e il direttore del distretto 36, Roberto Landolfi. Di loro, però, non si è vista neppure l’ombra e hanno ampiamente disertato il convegno. A mancare, però, anche i sindaci dei sei comuni dell’isola che, almeno sulla carta, erano stati invitati a partecipare assieme al presidente della V Commissione, Raffaele Topo, anche lui, a quanto pare, grande assente del convegno. Un’ assenza massiccia, dunque, soprattutto da parte della classe dirigente isolana che, in queste ore, ha dato risposta alle tante perplessità su questo “assenteismo” solo attraverso il vicesindaco del Comune di Ischia, Enzo Ferrandino, che ha asserito che, almeno per quanto riguardava il palazzo di via Iasolino non era arrivato alcun invito. Del resto, però, invito o no, è anche vero che non sarebbe la prima volta che le amministrazioni isolane palesino la propria assenza in simili contesti. Già lo scorso Agosto, infatti, in occasione della serata organizzata in memoria di quello che fu il primo centro di Salute Mentale ad Ischia, di Villa Orizzonte, non si era presentato alcun esponente Comunale e anche all’epoca, quanti del settore sanitario-assistenziale dell’isola non poterono fare a meno di sentirsi,  in qualche modo, abbandonati dalle stesse autorità. Insomma, gli unici a mostrare la propria presenza sono stati proprio i membri del Comitato Spontaneo di Ischia che, in questi due giorni hanno presidiato dinanzi al Palazzo Reale sperando di avere l’opportunità, ancora una volta, di potersi confrontare con i membri ai vertici dell’Asl. Il comitato spontaneo è rimasto fuori la sede del Convegno, per diverso tempo,  anche sotto la pioggia battente, dimostrando ancora una volta, che c’è chi ancora non ha intenzione di arrendersi alle rigide decisioni scellerate intraprese dal sistema sanitario campano  ed è deciso a portare avanti la propria battaglia di civiltà, in difesa dei servizi sanitari territoriali.  E, mentre sul territorio isolano si continua a tener duro, nella sede dell’Asl Napoli2 Nord, il nuovo commissario straordinario, Massimo Lacatena, dirigente dell’avvocatura regionale, nominato con la delibera dello scorso 7 Ottobre e subentrato al Commissario Agnese Iovino, è già al lavoro per valutare l’ operato dei precedenti vertici dell’azienda sanitaria della Campania, accusati di aver messo in ginocchio, nell’ultimo anno, le strutture sanitarie. Nel frattempo, sono in atto anche indagini sull’operato della stessa Iovino la quale è ritenuta responsabile di aver favorito la figlia, un medico in via di specializzazione, e la nuora, in merito ad alcune borse di studio bandite dall’Asl. Un clima generale non dei più rosei, quindi, e per il quale, non ci stupiamo affatto se, alla fine, gli stessi rappresentanti dell’Asl abbiano deciso di disertare l’isola.

 

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