Un 2024 di impegno e risultati per la ricostruzione
Ecco i punti salienti del bilancio di fine anno redatto dalla struttura commissariale guidata da Giovanni Legnini: i numeri dell’attività svolta evidenziano come nell’anno che ci siamo appena messi alle spalle una serie di processi abbiano subito la tanto agognata accelerazione
GLI INTERVENTI EMERGENZIALI E DI MESSA IN SICUREZZA DEL TERRITORIO
Al 31 dicembre del 2024, risultati avviati tutti i 209 interventi emergenziali previsti nei sei comuni dell’isola, più della metà dei quali è concentrato su Casamicciola, per un finanziamento complessivo 93 milioni di euro. In particolare, circa il 65% degli interventi previsti risulta o concluso (100 interventi) o con lavori in fase esecutiva (34 interventi). Risultano in corso di affidamento 17 interventi, altri 57 sono in fase di progettazione. Relativamente alla messa in sicurezza del territorio, oltre agli interventi emergenziali, è stata avviata anche l’attuazione del Piano degli interventi strutturali approvato dal Commissario straordinario, che prevede 58 interventi nel Comune di Casamicciola Terme, suddivisi in 15 interventi prioritari per la messa in sicurezza strutturale e tutte le progettazioni delle opere contenute nel Piano degli interventi, per un investimento complessivo stanziato di circa 50 milioni. Ad essi si aggiungeranno 43 interventi, per complessivi 120 milioni, inseriti nell’ambito della programmazione quinquennale degli interventi Art. 5-ter, ancora da finanziare. Per quanto riguarda lo stato di attuazione degli interventi prioritari, 10 sono quelli in corso di progettazione o in fase di affidamento e 3 sono stati avviati, mentre per le progettazioni di altri 43 è stato predisposto il documento di indirizzo della progettazione (DIP). Risultano, invece, ancora tutti da finanziare gli 87 interventi strutturali da eseguire negli altri comuni dell’isola (Lacco Ameno, Forio, Ischia, Serrara Fontana, Barano d’Ischia) per complessivi 208 milioni di euro. In virtù dei nuovi poteri attribuiti al Commissario Straordinario, con la legge di bilancio del 2025, nei primi mesi del nuovo anno sarà avviata la pianificazione di tali interventi, al fine di meglio individuarli, selezionarli, d’intesa con i 5 comuni interessati.
LA RICOSTRUZIONE PUBBLICA E GLI EDIFICI DI CULTO
Progressi importanti si sono registrati anche sul versante della ricostruzione pubblica, compresa quella relativa agli edifici di culto. Al 31 dicembre 2024, dei 62 interventi finanziati, 9 risultano conclusi e 11 con lavori in corso, mentre sono in fase di progettazione 33 interventi, e restano da avviare altri 9 interventi. Anche in questo caso ci si aspetta una significativa accelerazione delle opere nel 2025, quando potranno essere avviati più di 30 nuovi cantieri.
LA RICOSTRUZIONE PRIVATA
La ricostruzione privata, che per troppi anni era rimasta bloccata a causa di numerosi fattori ed ostacoli, è ormai ben avviata. Il numero totale di decreti di concessione contributi per la ricostruzione privata post-sisma passa a 124 per un numero di unità immobiliari recuperato o in corso di recupero di 284, e uno stanziamento complessivo di quasi 75 milioni di euro. Complessivamente, ad oggi sono 207 le domande presentate, sono stati approvati 140 progetti, 62 sono in istruttoria presso la Conferenza dei servizi o presso i Comuni, 3 non sono state approvate e 2 sono state ritirate dal richiedente. Inoltre, altre 52 domande sono state presentate in forma semplificata, ma ancora da completare.
DELOCALIZZAZIONI E DEMOLIZIONI
In relazione alle delocalizzazioni, previste dalla normativa vigente e regolate dall’ordinanza commissariale n. 24/2023 (e successive modifiche e integrazioni), al 18 dicembre 2024 risultano pervenute le seguenti domande: – 115 richieste di valutazione preliminare del contributo, 8 delle quali riferite ad edifici danneggiati in seguito agli eventi meteorologici del 26 novembre 2022; – le domande di delocalizzazione definitiva complessivamente presentate sono 27, 9 delle quali sono state esitate positivamente, 1 è stata rigettata e le restanti necessitano di essere integrate sia per aspetti relativi alla determinazione del contributo che per la definizione degli esami dei condoni pendenti.
L’ACCORDO CON IL PIO MONTE DELLA MISERICORDIA
Dopo oltre 50 anni si avvia alla risoluzione la vicenda del Pio Monte della Misericordia a Casamicciola, il complesso edificato nel 1895 che da oltre mezzo secolo versa in uno stato di degrado ed abbandono. Entro marzo del 2025 sarà firmato il passaggio di proprietà, dall’ente morale al comune di Casamicciola Terme, atto fondamentale per avviare il recupero del Pio Monte. La sua superfice complessiva, che supera i 25 mila metri quadrati di cui circa 12.000 coperti, sarà acquisita per un prezzo di 4,5 milioni di euro a cui va aggiunta la somma di 1,5 milioni di euro che il Comune corrisponderà all’ente a compensazione di liti giudiziali in corso tra i due enti. La svolta nella vicenda del Pio Monte si è concretizzata con l’intervento del Commissariato alla Ricostruzione, attraverso la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra lo stesso Commissario, il Pio Monte, il Comune di Casamicciola Terme e la Soprintendenza per l’Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Napoli, finalizzato al recupero e alla rifunzionalizzazione del complesso, nel quadro degli interventi di delocalizzazione conseguenti al sisma del 2017 attualmente in atto nel comune isolano. Nel maggio 2023 l’Ente aveva trasmesso una proposta di alienazione per il prezzo di euro 8.464.130,00; in seguito a valutazione tecnico-estimativa richiesta dal Commissario all’Agenzia del Demanio, corredata dalla relazione del Politecnico di Milano e dell’Università di Napoli Federico II, la determinazione del più probabile valore di mercato del complesso immobiliare è stata ritenuta pari ad euro 4.500.000,00. Il Comune di Casamicciola ha confermato la disponibilità ad acquisire al patrimonio pubblico il compendio immobiliare ed a versare, previa deliberazione degli organi competenti, al Pio Monte quanto previsto con sentenza della Corte di Appello di Napoli del 2004, con ciò chiudendo ogni contenzioso e sospeso in materia. Da parte sua il Soprintendente del Pio Monte ha comunicato l’accettazione del prezzo di euro 4.500.000,00, ed ha confermato l’impegno a destinare parte dei proventi della vendita al recupero del fabbricato delle Antiche Terme di Gurgitello. All’esito di tale complesso iter, il Commissario straordinario con l’articolo 1 dell’ordinanza speciale n. 10 del 30 dicembre 2024 ha dettato la specifica disciplina necessaria a consentire l’acquisizione al patrimonio pubblico del Comune di Casamicciola del complesso immobiliare. La disposizione assegna al Comune di Casamicciola il termine del 31 gennaio 2025 per l’adozione della delibera di acquisizione, contenente anche le disposizioni relative alla risoluzione consensuale della Convenzione del 2021 e del pagamento del debito al Pio Monte; la delibera conterrà indicazioni ai fini della riallocazione di funzioni pubbliche e private connesse alla ricostruzione o delocalizzazione di edifici danneggiati, tenuto conto anche degli studi del Politecnico di Milano e dell’Università degli studi di Napoli Federico II nonché della proposta progettuale di rigenerazione urbana acquisita dal Comune di Casamicciola Terme. In seguito, entro il 28 febbraio 2025, il Commissario straordinario, previa valutazione della summenzionata delibera comunale, assumerà i provvedimenti necessari, anche di natura finanziaria, per la definitiva acquisizione del complesso immobiliare. Infine, per la stipula della compravendita è previsto il termine del 31 marzo 2025, entro il quale il Pio Monte dovrà comunicare gli atti deliberativi di cessione del complesso immobiliare alla Soprintendenza di Napoli.
IL PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
La Struttura commissariale, con la partecipazione attiva dei sei Comuni dell’isola, ha redatto il Piano Intercomunale di Protezione Civile per il rischio idrogeologico, un importante passo avanti nel segno della prevenzione e della sicurezza. Il Piano è stato elaborato a seguito dell’aggiornamento dei piani comunali di protezione civile, approvati da tutti i comuni dell’isola, con il supporto della Struttura Commissariale e della Regione Campania, come previsto dall’ordinanza commissariale n.18 del 27 febbraio 2024. Tale Piano mira a rafforzare la capacità di risposta e il coordinamento operativo tra tutti gli enti coinvolti in caso di emergenza idrogeologica, e rappresenta il primo strumento unificante di prevenzione valido per tutta l’isola. Per testarne l’efficacia, il mese scorso si è svolta un’esercitazione organizzata dalla Protezione Civile Nazionale e dalla Regione Campania, in collaborazione con la Struttura Commissariale, la Prefettura di Napoli, i Comuni dell’isola, le Strutture Operative e le componenti del Servizio Nazionale e i centri di competenza del Dipartimento, per testarne l’efficacia. Un’occasione che ha innescato una straordinaria prova di sinergia tra tutti i comuni e gli uffici operativi interessati in caso di emergenza.
IL PIANO DI RICOSTRUZIONE DELLA REGIONE CAMPANIA
Dopo la battuta d’arresto della pianificazione della ricostruzione post sisma, a causa dell’evento catastrofico del 26 novembre 2022, la relativa procedura è stata ripresa a seguito dell’approvazione del Piano degli interventi urgenti da parte del Commissario per la mitigazione del rischio idrogeologico, nonché dell’aggiornamento del Psai da parte dell’Autorità di bacino. Con Delibera della Giunta Regionale della Campania n. 412 del 31 luglio 2024 il Piano di Ricostruzione (PdRi) è stato adottato e trasmesso al Commissario per l’esame della Conferenza di servizi di pianificazione. La proposta di PdRi integra le previsioni del su indicato piano commissariale di mitigazione del rischio idrogeologico, ai sensi dell’art. 5-ter del d.l. 186/2022 (come convertito dalla legge 27 gennaio 2023, n. 9), e recepisce le disposizioni del Piano di Assetto Idrogeologico aggiornato dall’Autorità di bacino, con approvazione definitiva dell’agosto 2024. La Regione Campania e il Commissario Straordinario hanno effettuato, a settembre 2024, una fase di confronto tra tutti i soggetti interessati, al fine di sottoporre all’attenzione della conferenza dei servizi una stesura il più possibile condivisa. Si è rilevata una sostanziale convergenza di gran parte delle osservazioni e proposte pervenute dai Comuni e dalla Struttura Commissariale con le valutazioni espresse dalla Regione Campania. Ne è emersa, a titolo esemplificativo e non esaustivo, l’estensione dei profili paesaggistici del perimetro del Piano all’intero territorio dei tre comuni, la precisazione degli ambiti territoriali in cui è articolato il Piano, un approfondimento della individuazione delle delocalizzazioni obbligatorie, l’individuazione di possibili aree di atterraggio per coloro che dovranno delocalizzare, ad integrazione delle soluzioni già previste dal Commissario all’interno di compendi immobiliari preesistenti da rifunzionalizzare. In sede di conferenza dei servizi, nel novembre 2024, il Commissario Straordinario ha evidenziato l’importanza che il Piano curi il bilanciamento tra la salvaguardia del valore storico-testimoniale del tessuto edilizio con le esigenze di sicurezza, accessibilità e vivibilità del sistema urbano; che si pervenga ad una stima il più possibile puntuale delle delocalizzazioni obbligatorie; che siano ammessi, al di fuori della delocalizzazione obbligatoria, interventi di demolizione e ricostruzione di edifici con livello operativo L4 ricadenti in zone a rischio frana elevato e molto elevato e/o a rischio idraulico molto elevato. Nella seduta dell’11 dicembre 2024, la conferenza dei servizi si è determinata favorevolmente sul Piano di Ricostruzione. Con delibera della Giunta Regionale del 21 dicembre 2024, in corso di pubblicazione, il Piano di Ricostruzione dell’Isola d’Ischia è stato, pertanto, definitivamente adottato dalla Regione Campania. Con tale atto, il processo di ricostruzione dell’isola d’Ischia raggiunge un importante traguardo e consegna alle comunità uno strumento che potrà essere ulteriormente approfondito e messo a punto sulla base dei contributi che perverranno dalla consultazione pubblica. Dall’adozione del Piano e fino alla sua definitiva approvazione, sono in vigore le norme di salvaguardia, come previsto dalla normativa vigente. La fase delle osservazioni, che si aprirà nei primi giorni di gennaio,sarà molto importante per raccogliere ulteriori proposte da parte dei comuni, dei cittadini interessati e dei comitati e delle associazioni. Resta aperta la rilevante questione, che richiede necessariamente un intervento legislativo, della delocalizzazione degli immobili agibili ubicati in aree a rischio molto elevato non mitigabile o all’interno degli alvei.
L’ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE E ALLE IMPRESE POST SISMA
Con l’ordinanza n. 26 del 25 gennaio 2024 il Commissario straordinario ha disposto l’aggiornamento dei criteri, procedure e modalità per la verifica, l’istruttoria e la rendicontazione delle spese relative alle misure di assistenza alla popolazione, precedentemente disciplinate con il citato decreto del 21 febbraio 2019, nonché l’affidamento all’Unità Tecnica Amministrativa (UTA) di cui all’art. 18, comma 4, del decreto legge n. 109/2018, delle funzioni di Soggetto Attuatore in sostituzione del Comune di Casamicciola Terme. Con l’ordinanza, inoltre, è stabilito che i nudi proprietari, residenti al momento del terremoto del 2017 nell’immobile danneggiato e che avevano già presentato domanda, sono equiparati ai proprietari e possono tornare a beneficiare del contributo. In totale al 19.12.2024 risultano ancora percepire il contributo n. 444 nuclei familiari colpiti dal sisma, comprendenti n. 1.167 persone. Successivamente, con l’ordinanza speciale n. 8 del 24 aprile 2024 sono stati fissati i termini per la presentazione delle domande di contributo, con precedenza per i percettori di CAS; la mancata presentazione dell’istanza per la ricostruzione comporta la sospensione del CAS, fino al deposito del progetto, che sarà esaminato con priorità. In esito alla prima applicazione di tali disposizioni, è stata sospesa l’erogazione del CAS per n. 64 nuclei familiari; in seguito, alle verifiche ed incontri svolti, per 11 di tali nuclei è stato possibile riattivare l’erogazione del contributo. Relativamente all’Assistenza alberghiera e al Contributo di Autonoma sistemazione post sisma, dall’inizio dello stato emergenziale e fino al 19.12.2024 è stata erogata la somma complessiva di € 39.585.729,15, di cui € 32.699.859,68 per il CAS.
L’ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE E ALLE IMPRESE POST FRANA
Dalle 1200 persone che, nelle fasi immediatamente successive alla frana del 26 novembre, hanno usufruito dell’assistenza, il numero si è progressivamente ridotto fino a 304. Di queste, circa 203 sono sistemate in appartamenti e percepiscono il Cas mentre solo 101 persone usufruiscono ancora dell’assistenza alberghiera, che cesserà il 31 dicembre prossimo, con la fine dello stato di emergenza. A seguito della revisione della zonizzazione del terrtitorio di Casamicciola, gran parte dei nuclei famigliari assistiti in hotel potranno tornare nelle rispettive abitazioni mentre la piccola parte rimanente dovrà chiedere il Cas. Relativamente all’Assistenza alberghiera e al Contributo di Autonoma sistemazione post frana, dall’inizio dello stato emergenziale e fino al 19.12.2024 è stata erogata la somma complessiva di € 5.762.832,00, di cui € 950.212,81 per il CAS ed € 4.812.619,19. Per quanto riguarda lo stato di attuazione dell’assistenza alle imprese, sono pervenute complessivamente 82 domande di contributo e sono stati emanati 71 provvedimenti di concessione.