Dopo una tregua di qualche anno a Ischia gli incendi sono ripresi in modo veramente impressionante. Per la siccità eccessiva la propagazione delle fiamme sta causando anche pericoli ad abitazioni ed alle persone. La convinzione di quasi tutti i cittadini è che almeno ad Ischia gli incendi sono dolosi. Come trasformare in creazione di posti di lavoro questa calamità? La legge 353 del 2000, legge-quadro in materia di incendio, prevede la catalogazione dei terreni che si incendiano ma ad Ischia i Comuni non hanno mai provveduto ad effettuarla. Noi sappiamo per certo che la maggior parte degli incendi sull’isola avvengono sempre nelle stesse zone. Lo verifichiamo da molto tempo.
Sono varie le cause degli incendi. La principale è dovuta all’abbandono delle terre e alla mancanza di manutenzione dei boschi. I Comuni nella loro sciatteria non affrontano il problema. Esistono leggi nazionali ed ordinanze sindacali che potrebbero contribuire ad avere un territorio protetto dagli incendi ed una agricoltura a KM 0. Sarebbe sufficiente un controllo dei terreni incolti da parte dei Vigili urbani e una pulizia in danno dei proprietari dei terreni per creare anche posti di lavoro.
Quando chiedi a qualche sindaco perché una cosa così facile non si attua ti rispondono che molti proprietari di terreni non hanno la possibilità economica di provvedere. E se queste persone dessero in comodato le loro terre per farle coltivare? Possono disinteressarsene e basta? Non si può accettare che i proprietari di tanti terreni restino indifferenti di fronte agli avvenimenti che si hanno in questi periodi. Chi controlla il controllore? Come vedete anche in questo settore non si interviene per la poca volontà dei nostri amministratori e per la ormai atavica convinzione che i vigili servono solo a fare contravvenzioni stradali. Il nuovo Consiglio comunale di Ischia vorrà far applicare l’ordinanza proposta da Pasqualino Migliaccio e firmata dal Sindaco per la pulizia dei terreni?
