CRONACAPRIMO PIANO

Un canyon profondo 30 metri usato come discarica

ESCLUSIVO – L’incredibile e drammatica scoperta, l’area si trova a ridosso tra Barano e Serrara Fontana, non lontana da Olmitello: e all’interno ci si trova davvero di tutto

In quello che stiamo per mostrarvi, ad essere sinceri, c’è ben poco da leggere. Nel senso che basterebbe quello che c’è da guardare, che rappresenta un vero e proprio obbrobrio, un pugno nell’occhio all’isola ed alla sua ormai ex vocazione ambientale.

A documentare quanto contenuto in quest’area un gruppo di speleologi, che con sprezzo del pericolo si è calata nella “gola”. Uno spaventoso immondezzaio, sabbie mobili, sversamenti di acque putride e tanto altro: ma nella vallata spunta anche il rospo smeraldino e alcuni minerali

Le foto che vi mostriamo rappresentano un documento eccezionale e che Il Golfo pubblica in esclusiva assoluta e documentano una vera e propria discarica ubicata in un canyon tra Serrara Fontana e Barano, non lontano dall’Olmitello. Per poter scattare queste fotografie (ma gli autori del gesto hanno confezionato anche un impressionante filmato video che nei prossimi giorni pubblicheremo sui nostri canali social e sul sito internet ilgolfo24.it) si è resa necessaria l’attività di un gruppo di speleologi. Sì avete capito bene, speleologi. Perché questa non è la classica discarica a cielo aperto che potete incontrare in qualche angolo deturpato della nostra meravigliosa isola, ma è situata in una cavità profonda almeno trenta metri, approssimati per difetto. C’è voluta una corda per calarsi dentro quello che può essere definito a tutti gli effetti un vero e proprio inferno, dentro al quale ci sono finanche le sabbie mobili. E probabilmente chissà quanti altri metri di rifiuti di vario genere. Insomma, lì sotto c’è davvero di tutto, lo spettacolo è assolutamente impressionante e spaventa davvero cosa abbia potuto combinare la mano dell’uomo. Senza quegli uomini dotati di notevole coraggio – hanno rischiato di farsi male tra materiali di varia natura e un terreno assolutamente sconnesso, e in quel caso nemmeno un elicottero avrebbe potuto tirarli fuori, ci sarebbe voluto il soccorso alpino – oggi non potremmo mostrarvi le foto che vedete né denunciare pubblicamente questo schifo assurdo. Nella speranza che adesso non ci si volti dall’altra parte, come troppo spesso siamo portati a fare, e si trovi un sistema per porre rimedio. Anche se, lo ripetiamo, la cosa non è affatto semplice.

Quello che è stato identificato e che è visibile anche attraverso google earth, è un punto di sversamento di vario tipo. Quello che siamo riusciti a capire è che fino a un certo punto ci si può arrivare aprendo un cancello poi ci si trova davanti questo canyon, una sorta di imbuto, nel quale negli anni – se non addirittura decenni – è stato davvero gettato di tutto. Anche motorini, vetture  o  pezzi di veicoli. Gli speleologi che lo hanno attraversato ne hanno rinvenuto anche un altro non lontano dall’area di Cavascura, che però a causa dell’eccessiva pericolosità hanno preferito non esplorare. Relativamente al materiale rinvenuto in zona, ci sono anche batterie di macchine e – udite udite – addirittura le sedie sdraio che recano la scritta di un noto albergo di Forio. Segno che l’area in questione non veniva utilizzata soltanto dai residenti dei Comuni di Barano o Serrara Fontana. Poi ancora diversi pallini del tiro a piattello (evidentemente datati) e uno sversamento di acque putride e maleodoranti di chissà quale provenienza.   

Sembrerà difficile da crederci, eppure quell’area così incantevole e “violentata” senza alcuna pietà nasconde anche delle incredibili e piacevoli sorprese. Coloro che l’hanno visitata hanno fatto la “conoscenza” di un rospo smeraldino e che il posto abbia una elevata importanza naturalistica lo si evince anche dal fatto che sulle rocce sono presenti una serie di minerali, tra cui l’olivina. Insomma, una vera e propria oasi, prima che gli ischitani ci mettessero “mano”. Ma adesso, se potete, ponete rimedio a questo schifo. Nel rispetto dei tanti ischitani civili ed anche di chi per poter mostrare un obbrobrio del genere ha mostrato notevole sprezzo del pericolo.

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