Un dialogo speciale tra parole, fede e speranza
A Forio, presso la chiesa dell’Arciconfraternita di Santa Maria di Visitapoveri, si è tenuta la presentazione del libro “Le traiettorie dell’anima”, scritto da Anna Vinci e don Bruno Bignami
In un mondo che corre troppo veloce è quanto mai necessario fermarsi ogni tanto e riflettere su quello che accade nel mondo e nelle nostre vite. Da una profonda analisi interiore della scrittrice Anna Vinci e don Bruno Bignami è nato il libro “Le traiettorie dell’anima”, che parla di varie tematiche.Si tratta di un dialogo caratterizzato da anni di scambi e riflessioni condivise, che oggi prende forma in un percorso comune fatto di domande, ascolto e ricerca. Al centro, i grandi interrogativi sul destino umano e il mistero dell’esistenza, temi che i due autori affrontano da prospettive diverse ma complementari.Bignami, teologo, radica le sue riflessioni nella fede e nell’esperienza concreta, in un vissuto segnato da incontri che definisce provvidenziali. Vinci, scrittrice, madre, nonna e giornalista, si muove invece tra letteratura e realtà, confrontandosi con le ferite più profonde della società contemporanea: violenza, corruzione, solitudine.Il loro scambio di idee e riflessioni si lega saldamente al presente, guidato da parole chiave spesso dimenticate nel frastuono del contemporaneità e della corsa al successo: gratuità, pazienza, ascolto, vocazione, conforto, danno, rito e tante altre ancora. Termini che appartengono a un lessico intimo e profondo, oggi messo ai margini di una società cinica e spietata.Il loro scambio, però, non è solo intellettuale: è anche un tentativo di capire cosa succede quando Dio tace. E con lui, anche gli innocenti. Da questa domanda scaturisce un’indagine profonda sul senso del dolore, sulla solitudine, sull’impossibilità a volte di far valere le proprie ragioni. Quel dolore che resta nascosto, prima o poi trova la forza di uscire. E quel grido – come ci dicono Bignami e Vinci – merita di essere ascoltato.In pratica, si tratta di dare voce ai senza voce, agli ultimi e a chi si trova in una situazione di difficoltà. Di recente il libro “Le traiettorie dell’anima” è stato presentato a Forio, presso la chiesa dell’Arciconfraternita di Santa Maria di Visitapoveri. L’evento, moderato dal giornalista Claudio Iacono e dall’animatrice di comunità del Progetto Policoro Rosa Vuoso, è stato caratterizzato anche da intermezzi musicali, che hanno visto protagoniste Pina Trani al violino e Anna Buonocore al pianoforte. Siamo stati alla presentazione e abbiamo avuto il piacere di ascoltare gli autori. Per Anna Vinci si tratta di un libro nato da una profonda riflessione e da un dialogo interiore: «L’idea di scrivere questo libro è nata alcuni fa quando venni contattata da don Bruno Bignami, che stava cercando materiale per approfondire la figura di Tina Anselmi, partigiana e prima donna ministra del nostro paese. Io ho avuto l’onore di conoscere questa grande donna e, insieme a lei, ho scritto nel 2006 ‘Storia di una passione politica. La gioia condivisa dell’impegno’. Bignami lesse il libro, ne restò colpito e lo scelse come testo da portare quell’anno nell’ambito del Progetto Policoro, il percorso formativo della Conferenza Episcopale Italiana per giovani al servizio del lavoro e dell’animazione sociale. Di lì in poi è nata una fitta corrispondenza di lettere ed e-mail con don Bruno sui temi più delicati della nostra società. Ognuno di noi sviscerava il significato di parole care a Tina Anselmi e declinavamo questi termini secondo la nostra personale interpretazione. Dopo una lunga riflessione, abbiamo deciso di pubblicare ‘Le traiettorie dell’anima’, un libro che, come si evince dal titolo, segue i flussi della nostra mente e riassume le opinioni che abbiamo sulla società attuale, cercando di dare un segnale di pace».Don Bruno Bignami,direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei, ha definito il libro come un’esperienza di dialogo e di condivisione: «Con Anna Vinci c’è stata fin da subito un’intesa perché entrambi siamo persone riflessive. Chiaramente abbiamo dei vissuti differenti, ma ci accomuna la curiosità di indagare nel profondo dell’animo umano, cercando di dare risposte ai grandi interrogativi. Siamo partiti quasi per gioco e abbiamo provato a mettere sotto la lente d’ingrandimento alcune parole molto importanti. Da questo esercizio sono venuti fuori dei ragionamenti in cui ognuno di noi esprimeva le proprie sensazioni. Del dialogo con Anna mi è piaciuto il senso di rispetto. Anche nella diversità di opinioni c’è sempre stata da parte di entrambi la volontà di essere aperti e di confrontarsi, senza mai imporre con la forza la propria idea. È stato un cammino interiore intrapreso con grande umiltà e credo che il titolo ‘Le traiettorie dell’anima’ sia calzante perché sta a indicare il nostro viaggio nei meandri del genere umano». Don Bruno Bignami ha chiosato: «Oggi siamo invasi da immagini, messaggi, video e contenuti multimediali che spesso rischiano di confonderci, ma le parole hanno un peso molto importante e se penso al dialogo mi viene subito in mente l’insegnamento di Papa Francesco. È stato un pontefice dirompente, capace di parlare a tutti, soprattutto alle periferie e alle persone trascurate. Fin dall’inizio si è schierato a favore delle vittime della guerra e ha sempre usato parole di amore e conciliazione. Ci ha insegnato a non lasciare indietro nessuno e a trasformare le parole in ponti tra culture diverse, nel nome della fratellanza e della pace».