Un focus su come ripensare il territorio isolano
A Villa Arbusto si è tenuto il convegno “Pianificazione territoriale e nuove prospettive. Il dato storico economico”, promosso dal Lions Club Isola d’Ischia, in collaborazione con il Comune di Lacco Ameno
Parlare di pianificazione territoriale sulla nostra isola è quanto mai necessario se vogliamo dettare l’agenda dei prossimi decenni. Ischia, come si sa, è un territorio fragile e per farlo servono scelte forti che richiedono progetti e visione. Ma cosa intendiamo per pianificazione territoriale? Parliamo di un insieme di attività e strumenti volti a organizzare e gestire l’uso del territorio in modo equilibrato e sostenibile. L’obiettivo è quello di coordinare le esigenze ambientali, economiche, sociali e infrastrutturali per promuovere uno sviluppo armonico delle città e delle aree rurali. Con la pianificazione territoriale si cerca di evitare il consumo eccessivo di suolo, proteggendo aree naturali e agricole, di preservare ecosistemi (aree protette e beni culturali) e di ridurre l’esposizione a rischi naturali (frane, alluvioni) e antropici, facendo quindi azione di prevenzione. Di questo e di molto altro si è discusso nel convegno dal titolo “Pianificazione territoriale e nuove prospettive. Il dato storico economico”, moderato dal Prof. Giacomo Zanibelli dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. L’evento ha visto la partecipazione di studiosi, amministratori locali e associazioni. Camillo Iacono, presidente del Lions Club Isola d’Ischia, ha aperto i lavori spiegando gli obiettivi dell’incontro: «Il turismo, come si sa, è il settore trainante della nostra isola, ma è necessario attuare un nuovo piano di sviluppo economico che redistribuisca la ricchezza tra i residenti. In ambito green, ad esempio, possono nascere nuove opportunità di lavoro e la sfida del futuro sarà quella di aprirsi a nuovi mercati. Serve un settore che sia di integrazione a quello turistico e, a mio avviso, l’agricoltura può fare al caso nostro. Ringrazio tutti i relatori, le istituzioni e gli amici del Lions Club di Perugia con i quali è nata l’idea di realizzare il convegno nella speranza di organizzarne altri». Giacomo Pascale, sindaco di Lacco Ameno, ha posto l’accento sull’importanza di ridisegnare l’isola del prossimo futuro: «Per proporci in maniera differente all’esterno urge ridurre le camere di albergo e aumentare gli spazi comuni perché Ischia, ormai, è un luogo dove si fa molto fatturato, ma poco utile. Inoltre, se vogliamo un vera inversione di rotta è necessario dare il via a un progetto di mobilità sostenibile, che nei prossimi anni ci porti a ridurre del 50% il parco macchine. È una follia avere più di 60.000 veicoli immatricolati su un territorio piccolo come il nostro. Infine, si valorizzi una volta per tutte il termalismo, vera unicità dell’isola d’Ischia perché il turismo, come lo conosciamo oggi, copre solo una parte dell’anno e non basta più a soddisfare le esigenze di chi lavora in questo comparto». Sono seguiti gli interventi autorevoli di importanti relatori. La Prof.ssa Alessandra Bulgarelli, storica del territorio e docente all’Università degli Studi di Napoli Federico II, in particolare, si è soffermata sul significato di alcuni termini come “ambiente”, “territorio” e “paesaggio”. Citando André Corboz, “Il territorio non è una tabula rasa su cui intervenire con logiche astratte, ma una costruzione storica, stratificata, dove ogni trasformazione dialoga con la precedente”. Si è poi soffermata sulle metodologie per un’analisi storica del territorio, in particolare servono fonti come atlanti, mappe antiche e attuali per un’analisi comparativa, fotografie storiche, fondi archivistici, cronologie locali, ma anche strumenti operativi e tecnologici come GIS (ArcGIS, QGIS) con georeferenziazione di fonti storiche. La Prof.ssa Bulgarelli, infine, ha posto l’attenzione sul ruolo della storia nella progettazione del territorio, presentando studi in corso sulla Campania: uno sul vino a Ischia e uno sull’olio a Capri. Il convegno è proseguito con il Prof. Amedeo Lepore, studioso del Mezzogiorno e docente di Economia all’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli con un intervento sulla condizione del Sud Italia. Il Meridione – spiega Lepore – da sempre è visto come meno sviluppato rispetto al resto del Paese. Tuttavia il suo ritardo va inserito nel più ampio contesto di arretratezza italiana rispetto all’Europa. Negli anni, il Sud ha fatto dei progressi, ma con una velocità inferiore rispetto al resto del nostro paese. Ha attraversato una fase particolarmente felice negli anni Cinquanta e Sessanta, quando la Cassa per il Mezzogiorno ha operato efficacemente, sostenendo progetti utili e ben mirati. Successivamente, però, questo slancio si è esaurito e il gap con il nord è tornato a farsi sentire. Il Prof. Amedeo Lepore ha concluso il suo intervento sostenendo che oggi il Sud ha l’opportunità di un cambiamento significativo, a condizione che riesca a valorizzare appieno le nuove tecnologie, spesso viste con sospetto, ma in realtà capaci di aprire la strada a modelli di crescita innovativi e nuove opportunità occupazionali. Giuseppe Mazzella, direttore della rivista Il Continente, ha fatto un excursus storico sul turismo a Ischia: «La nostra isola ha avuto uno sviluppo economico eccezionale negli ultimi 75 anni, cioè dal dopoguerra ad oggi. Ischia è stata agevolata dalla Cassa per il Mezzogiorno dal 1950 al 1972 per dare la luce elettrica con il cavo sottomarino e l’acqua potabile con la condotta sotto il mare lunga 45 km, una delle più importanti opere di ingegneria idraulica d’Europa, senza dimenticare la costruzione di vie e piazze per aprire la strada al turismo». Ha chiosato:
«La Cassa per il Mezzogiorno, inoltre, favorì la costruzione di alberghi, esercizi commerciali ed artigianali, con contributi finanziari a fondo perduto e con tassi agevolati per le imprese. Nel 1949 c’erano soltanto 28 alberghi di cui 15 a Casamicciola. Oggi, invece, ci sono 400 alberghi e circa o oltre 40 mila posti letto in alberghi e b&b». Da queste considerazioni è seguita la constatazione che un
sistema amministrativo con sei comuni non risponde più all’efficienza economica e che si rende necessaria un’unificazione in un solo Comune al fine di creare un progetto ampio, unitario e condiviso. Il convegno “Pianificazione territoriale e nuove prospettive. Il dato storico economico” è giunto al termine con le conclusioni di Vincenzo Triunfo, presidente della Circoscrizione L.C. Distretto 108Ya. A, che ha ringraziato i relatori, gli organizzatori e il pubblico presente in sala, aprendo alla possibilità di organizzare un altro convegno in modo da approfondire i temi affrontati.