CULTURA & SOCIETA'

Un libro su Casamicciola per tracciare la rotta dei prossimi anni

Presso le Antiche Terme Comunali di Ischia è stato presentato il libro “Casamicciola. Un laboratorio per la difesa dai terremoti. Spie, indizi, riflessioni, correlazioni” di Giuseppe Luongo, Elena Cubellis e Ilia Delizia

Il terremoto del 21 agosto 2017 è ancora una ferita aperta per tutta l’isola. È innegabile che da quella data la storia recente di Ischia sia cambiata perché gli effetti di una simile tragedia ancora oggi si riverberano sulla vita quotidiana di molti isolani. Ad aggravare la situazione, poi, vi è stata la frana del 26 novembre 2022 che ha evidenziato ancora una volta le ataviche problematiche di Casamicciola.

Ci si muove in un contesto molto complesso con problemi di natura sismica e di dissesto idrogeologico che mai sono stati affrontati nel corso di tanti decenni. Con questo spirito di riflessione sul passato e di speranza per il futuro è nata la kermesse “Casamicciola che È Ischia” caratterizzata da una serie di incontri presso la sala “Sandro Pertini” delle Antiche Terme Comunali di Ischia. L’ultimo evento in ordine di tempo si è tenuto nei giorni scorsi con la presentazione del libro “Casamicciola. Un laboratorio per la difesa dai terremoti. Spie, indizi, riflessioni, correlazioni” scritto da Giuseppe Luongo, Elena Cubellis e Ilia Delizia ed edito da Bibliopolis. Ad aprire la giornata di lavori è stato Giuseppe Mazzella, Direttore e giornalista de IL CONTINENTE che ha posto l’attenzione sulla necessità di dare vita a un progetto serio per il comune termale che deve partire necessariamente da una messa in sicurezza del territorio con un piano regolatore concreto e la messa a terra di idee legate alla transizione ecologica.

Gli ha fatto eco Gianni Adelante Mattera della Pro Loco Isola Verde di Ischia e segretario del comitato di “Rigenerazione dell’Isola Verde” ribadendo, tra l’altro, l’urgenza di creare il tanto agognato Parco Regionale del Monte Epomeo che consentirebbe di monitorare le zone più fragili della nostra isola. Ha poi preso la parola Giuseppe Luongo, Professore emerito di Fisica del Vulcanesimo all’Università Federico II di Napoli ed esperto conoscitore dell’isola d’Ischia. In particolare, ha parlato di come è nata l’idea di scrivere il libro insieme a Elena Cubellis e Ilia Delizia: «All’indomani del sisma del 21 agosto del 2017 abbiamo avvertito l’esigenza di dare vita a un contributo scientifico che potesse essere utile per comprendere bene il fenomeno dei terremoti, eventi che da secoli caratterizzano la storia Casamicciola.

C’è voluto un po’ di tempo per realizzare il libro, ma oggi intendiamo mandare un messaggio chiaro agli amministratori e al mondo della ricerca, dicendo che il terremoto di Casamicciola è legato a un fenomeno molto contenuto dal punto di vista tettonico. Ciò vuol dire che l’area colpita è molto piccola sia come effetto che come sorgente. Attraverso lo studio delle registrazioni del sisma di sei anni fa siamo riusciti a individuare l’area precisa che ha generato il terremoto e riteniamo che in futuro questa stessa area possa generarne di altri. Il nostro studio, poi, si è rivolto anche ai precedenti terremoti che hanno colpito Casamicciola come quello del 1928 e quello del 1796. Di entrambi siamo riusciti a studiarne molti aspetti con risultati e dati sorprendenti».

Il Prof. Luongo ha proseguito e concluso affrontando altri aspetti legati al comune termale: «Al netto di qualsiasi polemica, io credo che vada affrontato il tema della delocalizzazione di quelle aree poste nella zona alta di Casamicciola, in particolare il Majo e la Rita. Si tratta di una piccola parte del territorio isolano corrispondente a 1 chilometro quadrato in cui si potrebbe realizzare un centro di studi a livello internazionale con l’obiettivo di monitorare la zonae, a ben vedere, potrebbe anche essere un attrattore per un turismo nuovo e moderno. Per far sì che questa idea diventi realtà è necessario un concreto intervento delle Istituzioni, in particolare la Regione Campania dovrebbe mobilitarsi e convogliare tutte le sue energie in questo progetto. Le Università, i centri di ricerca e il terzo settore possono dare un contributo notevole, ma è chiaro che la politica è quella che ha il potere di decidere cosa fare.

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Io mi auspico che si creino queste sinergie tra più realtà e che veramente venga fatto qualcosa di utile per Casamicciola e l’isola intera».La presentazione del libro, tenutasi in un clima di assoluta compostezza, è stata poi animata da un dibattito con il pubblico presente in sala che ha interagito facendo delle domande al Prof. Luongo il quale ha risposto ai dubbi e alle perplessità degli astanti. Alla fine dell’evento Gianni Adelante Mattera ha voluto omaggiare Giuseppe Luongo con una sua tela raffigurante il Castello Aragonese, simbolo di Ischia in tutto il mondo. Giungono così al termine gli incontri della kermesse “Casamicciola che È Ischia” che in questi giorni ha avuto il merito di porre all’attenzione dei cittadini la situazione attuale e passata del comune termale con la speranza che le Istituzioni facciano il loro dovere e che una volta per tutte si mettano in moto per disegnare l’isola del prossimo futuro.

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