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UN NUOVO DEPURATORE INUTILE CHE NON SA’ DA FARE

Il terremoto continua  a dispiegare i suoi nefasti effetti nella nostra sfortunata isola, ma questa volta la “scossa” non è partita dal sottosuolo, bensì da un gruppo di “personaggi” che vogliono a tutti i costi prendere per i fondelli gli abitanti di Casamicciola (e Lacco Ameno) e afferrare alla gola le risorse economiche di Stato, Regione e  Comunità Europea messe a disposizione per interventi che a Casamicciola e Lacco Ameno sono stati già finalizzati con ingenti stanziamenti economici ed entrata in funzione degli impianti di depurazione di cui parleremo più avanti.

Da un po’ di tempo a questa parte ha fatto capolino nelle nostre contrade una certa Invitalia che, inopinatamente, ha ricevuto un primo incarico e relativo finanziamento di circa due miliardi di vecchie lire per predisporre un non meglio specificato studio geognostico del sottosuolo di Casamicciola, forse propedeutico al piano di ricostruzione di là da venire. E’ stato il primo “decreto” firmato dal commissario Schilardi sul quale ci ripromettiamo di “indagare” compiutamente al più presto.

Per il momento ci preme approfondire la “notizia”, di per se avventuristica, con cui è stata informata l’opinione pubblica sulla volontà di  (punto interrogativo!) procedere ai saggi di natura antisismica della località “parcheggio Anas” in via Tommaso Morgera allo scopo di  -tenetevi forti amici lettori- realizzare un impianto di depurazione nuovo di zecca al servizio dei comuni limitrofi di Casamicciola e Lacco Ameno, sfruttando le provvidenze regionali dei “Fondi di Sviluppo e Coesione” –periodo 2007-2013 (risalenti ad appena una decina di anni fa!) assommanti complessivamente a  43 milioni di euro, non ancora fagocitati dalle centinaia di Imprese Campane e dagli innumerevoli Comuni, famosi per i loro progetti-pattumiera, peraltro indagati dal servizio ispettivo della C.E. e dall’Autorità Anac di Cantone!

 

UN PROGETTO FASULLO E INUTILE

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Siamo diventati famosi in tutto il mondo per i soldi comunitari spesi male e per i progetti bocciati a tutto spiano dalle Commissioni predisposte al controllo di fattibilità di opere ipotizzate nel…deserto; completamente inutili o messe in campo per dar da mangiare agli ..affamati, che si aggirano presso gli Uffici Tecnici Comunali, le Direzioni regionali e le organizzazioni di “facilitatori europei” per l’ottenimento delle provvidenze. Indagini a tappeto, inchieste giudiziarie, incriminazioni e processi non sono serviti a smantellare una ben collaudata rete di “intermediari” e “consulenti”, esperti e tecnici sopraffini che conoscono a menadito le procedure burocratiche per condurre a buon fine anche il progetto della costruzione di un parcheggio nel bel mezzo del Mare Nostrum –ex Scalfati- a Ischia Ponte!

Veniamo, dopo l’ampio preambolo, al depuratore di “sotto suorangela”! Gli esperti- di cui non conosciamo ancora i nomi, né le competenze- hanno innanzitutto ipotizzato un nuovo depuratore da mettere a servizio di Casamicciola e Lacco Ameno, “dimenticando” che il Comune Termale dispone già di un impianto di depurazione funzionante, dimensionato per 20.000 abitanti, affidato alla gestione Cafi

(consorzio e società per azioni in eterna liquidazione). Idem per il Comune di Lacco Ameno, che appena un anno fa ha inaugurato un nuovo impianto di depurazione (Capitello) e una nuova rete fognaria che sono costati l’ira di dio e procurato fastidi enormi alla popolazione per certe modalità criminogene di comportamenti continentali! (La stampa e le aule giudiziarie ne hanno ampiamente parlato!)

Ebbene veniamo a sapere, in un periodo fosco per le sorti future dei terremotasti, che sarebbe stata individuata nell’area del “parcheggio Anas” la località ideale (sic!) per costruire un nuovo depuratore completamente interrato, e “smantellare” i due impianti esistenti di Casamicciola e Lacco Ameno che assolvono egregiamente il compito loro assegnato da innumerevoli anni, ma abbisognevoli soltanto di macchinari tecnologici più avanzati!

In Invitalia è stato individuato il soggetto attuatore, attraverso la procedura di evidenza pubblica, per la progettazione del depuratore e altri affidamenti sussidiari non ancora pubblicizzati.

Le nostre perplessità su tale ubicazione e relativa procedura, nascono da un considerevole numero di interrogativi e quesiti che cercheremo di esporre sinteticamente in questo Servizio.

 

UN LINGUAGGIO ERMETICO E FUORVIANTE

 

Anzitutto dalle notizie di stampa non si evince da chi è partita la magistrale idea di un nuovo depuratore (Forio ne avrebbe, al contrario, urgente bisogno e Ischia è ferma al palo da decenni per il depuratore di san Pietro bloccato, morto e sepolto!) in due comuni già provvisti di impianti funzionanti di depurazione. Si tace pure la “scartoffia” sulla quale DEVE poggiare l’iniziativa  dell’intervento, ma si lascia tutto all’intuito del cittadino,  al suo discernimento e all’interpretazione di un nebuloso e oscuro linguaggio burocratico, che francamente non convince e dà adito a molti sospetti sulla liceità della procedura.

Riportiamo le parole più ostiche per il nostro “comprendonio”. “L’appalto, per il valore di oltre 1,3 milioni di euro, prevede l’affidamento del progetto di fattibilità tecnico-economica, di progettazione definitiva e del coordinamento della sicurezza in fase di progettazione dei lavori per la realizzazione dell’impianto. E più avanti:”La procedura di gara è curata da Invitaia, in qualità di centrale di committenza per il commissario straordinario unico per la Depurazione. Invitalia supporta infatti il Commissario nella realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento dei sistemi di collettamento, fognatura e depurazione oggetto di sentenza di condanna della Corte di giustizia europea  (una buona scusa! Ndr). Ancora più avanti:”Il commissario…ha affidato alla Geotec di Napoli le indagini (quali?) anche per  le analisi  chimiche dei terreni interessati (scogliere e cemento armato del parcheggio?, ndr). Ancora più avanti:”,,,sono in corso le indagini geognostiche, sismiche ed ambientali per tale impianto”. L’impareggiabile “relazione” termina facendo sempre riferimento alla procedura d’infrazione dell’Europa nei confronti dell’Italia “depurata non correttamente” (e ti pareva!, ndr) ai sensi della Direttiva n.271/1991!

Vediamo di vederci chiaro in tutta la faccenda…all’Italiana e all’Europea, tentando di ridurre all’essenziale un linguaggio virtuale a cui spesso ricorrono quegli addetti ai lavori che intendono…inquinare il discorso senza far capire nulla al prossimo cristiano!

Punto primo: Invitalia. Un altro carrozzone, come Sviluppo Italia, Isveimer, Casmez, Sviluppo Campania, e cento altre sigle (pardon, società per azioni!) , tutte in regola con la legge, con tanti bei regolamenti, atti costitutivi, curriculum inattaccabili e santi protettori alle spalle! (Ricordate, amici lettori, la Concordia spa di Casari & Compagni, impelagata nella metanizzazione a Ischia? Tutti assolti e tutti a lavorare a Barano, con Cantone neutralizzato e messo “fuori combattimento” da colleghi di cui si dovrà pure indagare su certi sospettissimi comportamenti giudiziari! Non deviamo dal discorso. Invitalia cala a Ischia terremotata (con la gente fuori dalla case “mazziate”, con nuclei familiari “alloggiati” in una squallida camera d’alberghi decotti, con giovani senza lavoro e senza prospettive, con alberghi chiusi e declassati, con esercizi commerciali in procinto di fallire, con alunni delle elementari e medie arrangiati in strutture private da schifo,  con un turismo a pezzi e un termalismo morto e sepolto, con mezza Casamicciola palificata e intubata e sapete cosa è venuta a fare Invitalia nel paese del Terremoto? A dirigere saggi geognostici (ma non aveva questo incarico anche la Università Federico II di Napoli, insieme a un non meglio precisato “studio del territorio?)) per un paio di miliardi di vecchie lire e a coordinare, dirigere, pubblicizzare, un bando con evidenza pubblica per la progettazione di un bel…depuratore da piazzare sotto il parcheggio Anas di Casamiciola, senza tener conto che i depuratori funzionanti lungo la fascia costiera Punta della Scrofa- Fungo sono addirittura due, unitamente ad una complessa rete fognaria costata fior di miliardi e tante maledizioni da parte della popolazione e della…Magistratura!

Ma certo non liquideremo questa brutta faccenda con un articoletto generico e con manchevolezze dovute a mancanza di…spazio! Il “Servizio” è diviso in tre puntate. Confidiamo nella pazienza e benevolenza dei nostri affezionati Lettori. Alla prossima.

1 – Continua

GIno BArbieri

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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