Un nuovo inizio
Ieri mattina il passaggio di consegne tra Cala degli Aragonesi e il Comune di Casamicciola dopo lo smontaggio delle opere da parte del privato: l’ente di via Salvatore Girardi entra così in possesso del porto turistico nella sua interezza. Subito al via le prime opere, il sindaco Ferrandino: «Giornata storica, la struttura fu scippata al Comune oltre 30 anni fa, e secondo alcuni anche in modo poco chiaro…»

Dal palazzo municipale di via Salvatore Girardi lo definiscono un giorno importantissimo, da cerchiare con un tondino sul calendario. Ieri mattina, dopo un contenzioso iniziato a partire dalla fine dello scorso anno solare, il Comune di Casamicciola è ufficialmente entrato in possesso dell’intero specchio acqueo del porto turistico della cittadina termale, e dunque di fatto anche della porzione fino al 31 dicembre 2024 gestita dalla società Cala degli Aragonesi. Come da programma il passaggio di consegne tra le parti è stato siglato proprio a metà mattinata tra l’amministratore di Cala, Antonio Pinto, il responsabile di settore dell’ente Gaetano Grasso e l’ingegnere Luigi Grosso in rappresentanza del sindaco Giosi Ferrandino. Ci sarà da rimettere a posto un bel po’ di cose, visto che il privato prima di salutare ha smontato tutto in alcuni casi – a giudicare dallo stato dell’arte – anche in maniera non proprio delicata, ma nessuno dal municipio si è fatto trovare impreparato. Ieri mattina alle ore 13, sotto un sole estivo, in loco c’erano il primo cittadino, gli assessori Annalisa Iaccarino e Ignazio Barbieri e il liquidatore di Marina di Casamicciola, Stani D’Orta. Lungo summit per capire gli interventi da effettuare a breve termine, quelli che serviranno ovviamente per presentare la struttura in condizioni apprezzabili già in apertura della nuova stagione turistica che di fatto è iniziata. Poi, per trasformarlo in un vero e proprio gioiello ci vorrà tempo, ed è scontato, ma si punta a mostrarlo con l’abito elegante già a partire dal 2026. Intanto già ieri si era al lavoro per la zona destinata ai residenti e sono anche state avviate le prime opere nell’area fin qui detenuta da Cala degli Aragonesi. Si va di fretta, insomma, perché si vuole portare a termine la stagione in ogni caso con un saldo assolutamente positivo. E sotto questo aspetto, ieri mattina l’ottimismo pareva regnare sovrano.
Quando ormai erano trascorse abbondantemente le 14, abbiamo chiesto un commento al sindaco Ferrandino che così si è espresso: «Intanto tutti sanno che quella in essere fino allo scorso 31 dicembre era una concessione quindicennale congiunta tra il Comune e un privato. Una concessione scaduta. In base alle nuove normative, c’erano due possibilità: o indire una gara pubblica per individuare privati disposti a gestire il porto, oppure optare per una gestione diretta da parte del Comune. Noi, come amministrazione e insieme al Consiglio comunale, abbiamo scelto questa seconda ipotesi, perché riteniamo sia strategico per il Comune poter decidere il destino del porto, dei servizi da offrire e, soprattutto, della qualità di tali servizi. Ma la scelta è stata ancora più convinta quando ci siamo resi conto, in questo anno e mezzo circa di gestione diretta anche solo della metà delle aree portuali, di quanto ciò possa portare benefici anche alle casse comunali. Per Casamicciola si tratta di entrate straordinarie, sicuramente opportune. Possiamo dire che oggi è una giornata storica, come lo sarà anche quando entreremo ufficialmente nel pieno possesso del complesso del Pio Monte della Misericordia. È il territorio che si riappropria delle sue aree, aree strategiche che potranno rappresentare un volano di sviluppo importante per il futuro del nostro Paese. Dico “storica” perché non dimentichiamo che dal 1992 – lo ricordate bene – questo porto è stato nelle mani dei privati. All’epoca fu letteralmente scippato al Comune e alcuni sostengono anche in modo poco chiaro. Ma è inutile soffermarsi su vicende di decenni fa».
Dopo il riferimento sibillino il sindaco casamicciolese aggiunge: «Il fatto è che oggi ci riappropriamo di queste aree, dando anche una prospettiva occupazionale ai giovani del posto: chi farà l’ormeggiatore, chi invece si specializzerà in altri ruoli, ma tutti potranno contribuire allo sviluppo del proprio territorio in un settore così importante. Sono certo che daremo lustro a Casamicciola anche attraverso la gestione di questa struttura. Oggi la vediamo com’è: certo, in una veste tutt’altro che ottimale. Ma chi conosce il nostro modo di operare sa che, nel giro di un anno, diventerà anch’essa un fiore all’occhiello. Questa estate la gestiremo così com’è, così come ci è stata lasciata, ma apporteremo degli interventi per renderla comunque più decorosa. Il meglio, però, deve ancora venire. E il meglio arriverà, perché abbiamo grandi prospettive non solo per questa parte del porto, ma anche per quella che sorgerà all’esterno, nella zona dei lavori già in corso, proprio davanti al Pio Monte della Misericordia».



Quanti soldi sono stati “distratti” in 30 anni? Chi si è fatto la villa con quei soldi? Riusciamo a recuperare almeno un po’?
Vi ricordate che facemmo la autostrada del sole per portare i panettoni milanesi in poche ore a Napoli.
Adesso stiamo insistendo come selvaggi con l’anello al naso per fare i porti turistici per consentire a che vuole andare in Calabria di farlo comodamente. portano quasi zero alle economie locali. Solo spese e scandali di gestione. Un porto turistico ha un senso a Mergellina. Il bomerese vede la bella giornata e da piazzetta fuga in mezza ora è a bordo chi scrive è un ingegnere navale. Io vi dico che aveva ragione Natalino Proto( quando decideranno i suoi compaesani di dedicargli una strada?) ISCHIA È ÙN’ISOLA DI MARE. Tutti i soldi della ricostruzione andavano spesi per i boschi.
Ve ne accorgerete fra una decina di anni
Un altro direttore di giornale leccaculo che fino ad ieri stava con Peppe Silvitelli e company ed ora per convenienza è passato con l’attuale maggioranza… Ma dico io la dignità esiste?!?!? Mahhhhh
Guarda gli articoli degli altri” leccaculo” della testata giornalistica dell altra parte,chiaramente schierati con il “PADRONE “
Felice di questa soluzione…ma penso ci vuole un manager per il porto che sia pagato in percentuale solo su quello che riesce a produrre…di utile…