Un pezzo di Ischia a Roma per un importante riconoscimento
Giovanni Donzelli, imprenditore edile napoletano di nascita ma ischitano di adozione, è stato di recente premiato all’Economy-RSM Award - Premio Legalità e Profitto

Nel mondo imprenditoriale un’impresa che opera nella legalità costruisce la propria reputazione su valori solidi, guadagnandosi la fiducia dei clienti, dei fornitori, dei dipendenti e degli investitori.Inoltre, la legalità favorisce la crescita sostenibile e duratura di un’impresa. Le aziende che rispettano le normative in materia di sicurezza sul lavoro, tutela ambientale, contratti e diritti dei lavoratori, infatti, sono più resilienti nel tempo e meno esposte a sanzioni, contenziosi o danni d’immagine. Sono questi i valori su cui si fonda l’Economy-RSM Award- Premio Legalità e Profitto, importante premio giunto alla sua quarta edizione che viene consegnato alle imprese che hanno ottenuto il massimo rating di legalità e, insieme, un bilancio dal cospicuo profitto.I 100 nomi che l’Economy Group ha selezionato quest’anno sulle proprie pagine, su quelle del Sole 24 Ore e sui propri canali social, sono stati individuati da RSM tra le aziende presenti negli elenchi pubblici di rating al 12 gennaio 2025. L’evento, tenutosi presso la Sala Capitolare del Palazzo del Senato, ha visto tra i premiati Giovanni Donzelli dell’impresa EdilDoVi. Imprenditore edile nato a Napoli ma ischitano di adozione, Donzelli è il proprietario della meravigliosa Villa Luisina nei pressi del belvedere di Zaro, a Forio. Lo abbiamo raggiunto per un’intervista a tutto campo:
Ci racconti come è nato il suo amore verso Ischia
«Io sono nato a Napoli e sono cresciuto nel centro storico vicino a Piazza del Gesù Nuovo. Amo la mia città, ma sono tanti anni che vengo sull’isola d’Ischia e ogni volta che ci torno è una grande emozione. Il mio amore per Ischia, ad essere onesto, è nato in gioventù, quando di notte, in compagnia di amici, partivo da Napoli per venire qui ballare. Erano anni in cui l’isola dava il meglio di sé e ricordo con grande piacere le serate trascorse sotto il Castello Aragonese o nelle varie discoteche dell’epoca. Il mio rapporto con Ischia negli anni non si è interrotto perché ho sempre portato nel cuore questa terra. Negli anni successivi, ormai da sposato e con un figlio piccolo di nome Sergio, ho deciso di comprare casa sull’isola. Inizialmente la scelta era caduta su Ischia Ponte, ma poi una nostra conoscente ci ha consigliato Forio per i suo tramonti spettacolari. Insieme a mia moglie abbiamo accettato il consiglio e da allora in poi siamo sempre stati nella Baia di San Francesco o a Zaro, come adesso».
Di cosa si occupa la sua azienda?
«Insieme a mio cognato Luciano Vitiello, sono socio e fondatore dell’impresa EdilDoVi. L’azienda, sin dalla sua costituzione nel lontano 1984, opera nel settore delle costruzioni e ristrutturazioni di edifici civili ed industriali, realizzando opere edili ed impianti tecnologici in tutta Italia. La nostra azienda è iscritta all’Associazione dei Costruttori Edili Napoletani, nota come A.C.E.N.e, dunque, aderisce all’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili, ovvero l’A.N.C.E.».
Come è nata l’idea di creare un’azienda e cosa l’ha spinta ad addentrarsi nel mondo dell’imprenditoria?
«All’età di 26 anni ho perso prematuramente mio padre. Era un periodo difficile della mia vita, ma non mi sono arreso alle difficoltà. Subito dopo sono andato a lavorare nell’azienda dei miei zii, anch’essi imprenditori, e li ringrazierò per sempre perché mi hanno fatto entrare nel complesso mondo del lavoro. Con loro ero in perfetta sintonia, ma desideravo di mettermi in proprio. Così, un giorno mia sorella mi presenta il suo fidanzato Luciano Vitiello, mio attuale cognato, e scopriamo di avere in comune l’interesse per il mondo delle costruzioni. Era il 1984 e nel giro di poco tempo abbiamo fondato la EdilDoVi. Oggi, a distanza di quarant’anni, posso dire di aver ottenuto dei risultati molto gratificanti, avendo lavorato con Enel, Poste Italiane, Terna e tante altre realtà nazionali».
Come ha saputo di essere tra i premiati dell’Economy-RSM Award – Premio Legalità e Profitto e cosa rappresenta per lei questo riconoscimento?
«L’ho scoperto attraverso una e-mail giunta all’indirizzo della mia azienda e con l’aiuto della mia segretaria mi sono messo in contatto con gli organizzatori di questo prestigioso premio. Mi hanno riferito che la cerimonia di consegna della pergamena si sarebbe tenuta a Roma, presso la Sala Capitolare del Palazzo del Senato, una sede sicuramente importante. Durante la cerimonia ci sono stati diversi relatori, tra i quali anche il viceministro della giustizia Francesco Paolo Sisto collegato da remoto che ha fatto un passaggio proprio sul mondo dell’imprenditoria edile. Sono molto contento di questo riconoscimento perché si tratta di una certificazione che non viene data a chiunque, ma solo a coloro che hanno ottenuto il massimo rating di legalità. Noi siamo molto attenti a questi temi e crediamo fortemente che in Italia si possa fare impresa nel rispetto delle leggi e della trasparenza. In passato ho ricevuto altri premi, ma questo, in tutta onestà, ha un sapore particolare perché è arrivato in un momento in cui erano in corso i festeggiamenti per i primi quarant’anni di vita della nostra azienda».
Qual è la filosofia diEdilDoVi?
«La nostra è un’azienda che ha avuto una crescita esponenziale nel tempo grazie a impegno, determinazione e dedizione. Inoltre, abbiamo sempre avuto la capacità di preservare intatta una visione aziendale che unisce la tradizione all’utilizzo delle tecnologie più innovative del settore, con particolare attenzione all’impatto ambientale.Insieme al mio socio-cognato Luciano Vitiello, crediamo che alla base di tutto debba esserci il rispetto verso i dipendenti. Chi lavora per noi deve sentirsi bene e nel lungo periodo creare un team di operai affiatati è fondamentale se vogliamo ottenere risultati all’altezza dei nostri clienti. Sono questi i valori che vogliamo trasmettere ai nostri figli,Sergio Donzelli e Umberto Vitiello, che lavorano con noi in azienda da qualche tempo».
Quali consigli si sente di dare ai giovani imprenditori?
«Il mondo cambia con grande velocità e oggi avviare un’impresa in Italia è una sfida affascinante che richiede concretezza, visione e tanta determinazione. Ai giovani imprenditori mi sento di dire di perseverare e di non arrendersi davanti alle prime difficoltà. Ascoltare i potenziali clienti, parlare con loro, raccogliere feedback è fondamentale, ma un buon imprenditore deve anche avere grande attenzione alla gestione finanziaria. Conoscere la contabilità, le tasse e i tempi della burocrazia italiana sono aspetti importanti per muoversi con dimestichezza nella società. Lo studio e la preparazione, poi, fanno la differenza, come anche l’apertura alle nuove tecnologie. L’ultimo consiglio che vorrei dare è quello di non aver paura di sbagliare e di prendersi anche dei rischi.Per avere successo in questo settore è necessario essere audaci e ambiziosi».