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Pugliese: l’educazione stradale riparta dalle scuole

  • Ancora una vittima delle strade sull’isola d’Ischia, una statistica davvero impressionante. Ma cosa succede dalle nostre parti?

“Guarda, io non credo che la statistica sia particolarmente elevata rispetto ad altri paesi, laddove si consideri che la nostra è una realtà insulare solo sulla carta vista l’enorme popolazione ed il numero imponente di auto e motoveicoli in circolazione. La verità, e di questo purtroppo bisogna prenderne atto, è che c’è un modo di guidare troppo spesso indisciplinato e le conseguenze sono davanti agli occhi di tutti”.

  • Ma qui siamo davanti a sinistri, a parte quelli mortali, che si verificano ormai con una cadenza pressochè quotidiana…

“Anche qui una spiegazione c’è, ed è dovuta al ricorso molto più frequente rispetto alla media dei mezzi a due ruote, che tanti cittadini utilizzano per comodità e per essere facilitati negli spostamenti anche nel periodo invernale, a meno che non piova in maniera copiosa. Ed è chiaro che purtroppo rimanere vittima di un incidente stradale al volante di un mezzo a due ruote comporta conseguenze sempre peggiori, insomma ci si ferisce sempre e molto spesso anche in maniera seria e preoccupante”.

  • Quanto incide il traffico che in alcune fasce orarie della giornata ed in determinate zone non soltanto di Ischia ma dell’isola è a dir poco opprimente?

“Può avere una sua valenza, perché magari ci si stressa e l’attesa logora. Ma ripeto, al di là di questo quello che incide è proprio la guida spericolata che ci caratterizza, alle volte si vedono delle manovre azzardate e davvero senza senso. E’ una questione legata al nostro modo di guidare, lo ripeto, anche perché negli ultimi tempi le altre forze dell’ordine presenti sul territorio hanno effettuato una serie di servizi di controllo, specialmente nelle ore notturne, tese a prevenire e reprimere il fenomeno della guida in stato di ebbrezza, ed i risultati si sono visti specialmente nel fine settimana. Ma il vero problema è che dovremmo avere maggiore prudenza e senso di responsabilità anche da sobri, e questo non sempre succede”.

  • Via Michele Mazzella, via A. Sogliuzzo, addirittura la centralissima via Alfredo De Luca: tre incidenti mortali in luoghi apparentemente impensabili. Ma com’è possibile?

“Torniamo sempre al solito discorso, qui alle volte abbiamo a che fare con persone che non rispettano minimamente la segnaletica stradale e sorpassano, specie i motocicli, anche in presenza delle strisce pedonali. La verità è che il pericolo è dietro l’angolo sempre, e paradossalmente diventa ancor più pesante nelle zone molto trafficate”.

  • Che idea si è fatto dell’ultimo incidente, quello costato la vita allo sfortunato Ciro Trani?

“Premetto che sul posto si sono recati i carabinieri, noi come polizia locale non abbiamo operato. Da quel che so, mi pare di capire che i due veicoli in questione non si siano nemmeno urtati, non siano venuti a contatto: può darsi che il conducente dello scooter possa essersi spaventato nel vedere l’auto che gli tagliava la strada ma è chiaro che le mie sono soltanto ipotesi. Sono altre le autorità preposte a fare chiarezza su questa ennesima tragedia della strada…”.

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  • Le luci sulla superstrada sono arrivate, negli anni si è parlato di dissuasori di velocità, autovelox ed altri strumenti per cercare di limitare il fenomeno degli incidenti stradali. Ma cosa si può fare davvero per porre… un freno, e scusi il gioco di parole?

“I dissuasori di velocità, come recita la legge, non possono essere installati in strade centrali e come abbiamo ricordato poco fa molti di questi incidenti purtroppo accadono anche in arterie che rispondono a queste caratteristiche. A parte le ipotesi e le strade percorribili, occorre una maggiore coscienza civica da parte degli utenti della strada, che pure dovrebbero risultare condizionati da quanto accade sulla nostre strade e invece puntualmente non ne fanno tesoro”.

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  • Negli ultimi anni è aumentato il numero di infrazioni riscontrate e contravvenzioni elevate per violazioni al codice della strada legate a manovre azzardate o comunque guida indisciplinata?

“Guardi, è difficile avere statistiche in questo senso, dal momento che questo tipo di infrazioni andrebbe contestato nel momento in cui viene commesso, e dunque è davvero complicato appurarle quando si è ad esempio davanti a un posto di blocco…”.

  • Che consigli darebbe all’utenza isolana, a chi si mette alla guida?

“Credo sia arrivato il momento di partire con un’adeguata campagna di sensibilizzazione, che parta dalle scuole e che sia costante e non sporadica. Per insegnare l’educazione stradale come valore ed anche il rispetto per la vita…”.

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