CULTURA & SOCIETA'GALLERIA

Una nuova pagina di storia per le opere di Giovanni Maltese

A Forio, presso la sala consiliare “Avv. V. Mazzella” dell’ex Municipio, è stato presentato il progetto di restauro delle opere del grande scultore foriano

Giovanni Maltese, nato a Forio il 7 gennaio 1852, è stato uno degli artisti isolani più importanti di sempre. Le sue opere spaziano dalla scultura alla pittura, e in vita si è occupato anche di componimenti in versi come testimoniano diverse sue raccolte poetiche. È però famoso principalmente per le sue sculture in gesso, custodite presso il Museo Civico del Torrione a Forio. Maltese, dotato di un talento artistico davvero notevole fin dall’infanzia, si trasferisce a Napoli dove si iscrive nel 1869 all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Dopo alcuni lavori prestigiosi in giro per l’Italia decide di tornare a Forio dove realizza opere molto importanti, tra cui ritratti a carbonella e sculture, eseguite per lo più in bronzo e in gesso. Giovanni Maltese, da “verista impenitente” come amava definirsi, osserva la realtà che lo circonda e i soggetti prediletti sono i personaggi della vita quotidiana della Forio dell’epoca: pescatori, contadini, popolani, borghesi. Nel 1901 sposa la pittrice inglese Fanny Jane Fairer che gli resta accanto fino alla morte, avvenuta il 21 agosto del 1913. Le pitture e le sculture lasciate al comune di Forio si trovano oggi nel Torrione, dove ha sede il Museo Civico a lui intitolato. Le opere di Giovanni Maltese, come è emerso dalla conferenza stampa sui lavori di restauro, sono pronte a essere riportate alla luce e una fase preliminare del progetto di recupero è stato già messo in atto. L’iniziativa è frutto del lavoro condotto dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la Scuola di Restauro dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e dell’Università degli Studi della Tuscia, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza ABAP dell’Area Metropolitana di Napoli, e si inserisce nel più ampio progetto di recupero storico artistico che ha già visto protagonista La Colombaia e che ora vede coinvolto anche il Museo del Torrione. La conferenza, tenutasi a Forio presso la sala consiliare “Avv. V. Mazzella” dell’ex Municipio, ha visto la partecipazione di vari esponenti delle istituzioni: Davide Laezza – Consigliere delegato alla cultura del Comune di Forio, Gianni Mattera – Presidente del Consiglio del Comune di Forio, Adriana De Manes – Vice Direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, Clotilde Punzo – Direttrice amministrativa dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, Diego Esposito – Docente dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e coordinatore del progetto per il Comune di Forio, Manlio Titomanlio – Docente e coordinatore del profilo formativo di Restauro delle arti applicate e delle superficie decorate dell’architettura e Luciana Festa – Docente di Restauro dei gessi e stucchi dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e dell’Università della Tuscia. Il primo a prendere la parola nella conferenza è stato il consigliere Davide Laezza che ha affermato: «All’inizio del nostro mandato uno degli obiettivi che ci eravamo prefissati era quello di restaurare i lavori dello scultore Giovanni Maltese. Stiamo ponendo le basi per un lavoro di recupero del patrimonio culturale foriano e credo che ci stiamo muovendo nella giusta direzione. I restauratori dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e dell’Università degli Studi della Tuscia sono già stati al Torrione per un sopralluogo ed è stato fatto un primo step con la catalogazione delle opere. Ne seguiranno altri, ma è importante oggi presentare alla cittadinanza le fasi del progetto». Gli ha fatto eco Gianni Mattera, Presidente del Consiglio del comune turrito: «È fondamentale recuperare le nostre radici e sono sicuro che grazie all’attento lavoro di esperti e tecnici riusciremo a ottenere un risultato di alto livello che mette al centro le opere del nostro amato artista foriano». Per Adriana De Manes, Vice Direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, si tratta di un’occasione molto importate: «La convenzione con il Comune di Forio è stata foriera di belle notizie perché la nostra Scuola di Restauro intende riportare agli antichi splendori le opere di Giovanni Maltese. Siamo ancora in una fase embrionale del progetto, ma ci sono i presupposti per fare un ottimo lavoro. La sinergia tra la nostra Università e gli enti locali è molto importante perché ci consente di operare nella massima tranquillità. Con l’evento di oggi poniamo le basi per un progetto ambizioso e duraturo che vedrà i suoi frutti nei mesi a venire». Per Diego Esposito, Docente dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e coordinatore del progetto per il Comune di Forio, è una giornata storica: «Siamo lieti di annunciare il primo passo di un progetto che mette in luce l’attività di un grande artista come Giovanni Maltese, allievo dell’Accademia, il cui segno definisce e traduce l’influenza da lui subita da artisti scultori del calibro di Vincenzo Gemito e Achille d’Orsi con cui ha condiviso gli anni di formazione. È previsto un recupero totale della produzione artistica del Maltese e il progetto sarà diviso in più parti. Durante il primo step i lavori di restauro si concentreranno sui bronzi, poi si passerà alle opere in gesso. Solo alla fine ci concentreremo sui disegni che, ahimè, sono in un pessimo stato di conservazione. Oggi abbiamo posto la prima pietra e sono molto soddisfatto di quanto è stato fatto finora con l’amministrazione comunale di Forio. Ci tengo a ringraziare il sindaco Stani Verde per aver creduto in questo progetto che rientra nell’ottica della conservazione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico». Manlio Titomanlio, Docente e coordinatore del profilo formativo di Restauro delle arti applicate e delle superficie decorate dell’architettura e Luciana Festa, Docente di Restauro dei gessi e stucchi dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e dell’Università della Tuscia, invece, hanno parlato nello specifico del tipo di restauro che verrà messo in campo per la rinascita delle opere del Maltese. Luciana Festa, in particolare, ha affermato che è stata già fatta una catalogazione conservativa delle opere di Giovanni Maltese e che sono in programma altri interventi. Si va dalla ricerca storico artistica per l’individuazione, ove possibile, dei soggetti ritratti a un’ampia documentazione fotografica delle opere, senza dimenticare la ricomposizione dei frammenti, la pulitura approfondita delle opere, la rimozione degli scialbi e altri interventi di natura tecnica. A chiudere la conferenza stampa Clotilde Punzo, Direttrice amministrativa dell’Accademia di Belle Arti di Napoli che ha posto l’accento sull’importanza del quadro normativo della convenzione con il Comune di Forio. Ha anche affermato che l’Accademia di Belle Arti di Napoli, da sempre, promuove un dialogo con i territori al fine di avviare fruttuose sinergie e scambi culturali.

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