CRONACAPRIMO PIANO

Una Stanza Rosa contro la violenza

Ieri mattina inaugurato il nuovo ambiente protetto che garantirà rispetto e riservatezza a chi intenderà raccontare o denunciare eventuali violenze e soprusi patiti: la stanza è stata ubicata all’interno della sede della Compagnia dei Carabinieri, su iniziativa di Arma e Fidapa. Nutrita la rappresentanza istituzionale presente, le parole dei protagonisti

Una mattinata di sorrisi, di riflessione, di festa, ma anche e soprattutto di consapevolezza e speranza. La prima riguarda il fatto che bisogna dire basta ad ogni forma di violenza contro le donne, la seconda è che la nuova iniziativa presentata e “installata” presso la Compagnia dei Carabinieri di Ischia possa servire da pungolo a far uscire allo scoperto chi oggi ha ancora remore e timori ad allontanarsi dall’incubo che magari vive quotidianamente da chissà quanto tempo. Ieri mattina in via Casciaro, nella sede dell’Arma, alla presenza delle autorità civili e militari è stata inaugurata la Stanza Rosa, ambiente protetto che garantisce rispetto e riservatezza a chi intende denunciare o anche raccontare una situazione di violenza o maltrattamento: un luogo accogliente, insomma, in cui poter parlare con persone preparate ed esporre le disavventure patite. Un’iniziativa fortemente voluta dalla sezione isolana della Fidapa rappresentata dalla presidente Lina Tufano e dalla coordinatrice Caterina Mazzella. Poi c’erano gli esponenti delle forze dell’ordine, la rappresentanza istituzionale del Comune di Ischia e di altri enti locali isolani, il frate Mario Lauro, l’Arma isolana al gran completo con il comandante Tiziano Laganà e soprattutto il colonnello Giuseppe Musto, proprio di recente eletto comandante del Gruppo Carabinieri Napoli. Prima dell’ingresso nella stanza con la benedizione di rito, non sono mancate le dichiarazioni dei protagonisti di una mattinata comunque da celebrare e ricordare.

LAGANA’: «UN SERVIZIO DEDICATO ALLE COMUNITA’ DI ISCHIA E PROCIDA»

«Questa iniziativa vuole essere un ulteriore tassello per aumentare la sensibilizzazione sul tema della violenza contro le donne, dunque la violenza di genere, domestica, i fenomeni di maltrattamenti in famiglia. E in una giornata dall’elevato significato e valore simbolico a livello nazionale, si è voluto fortemente provare ad aprire ed inaugurare questa stanza che è stata realizzata con la preziosa collaborazione dell’associazione Fidapa, che ringrazio vivamente e che è qui rappresentata dalla coordinatrice Caterina Mazzella e dalla presidente Lina Tufano. Oltre, che naturalmente, con il supporto del Comune di Ischia e per questo dico grazie al sindaco Enzo Ferrandino. Cos’è questa stanza? La stanza rosa è un luogo asettico, svincolato dagli altri uffici del Comando Compagnia che comunque chiaramente si trova al suo interno, ma rappresenta un’area dove chiunque lo ritenga opportuna potrà presentarsi per raccontare qualcosa. Intendiamoci, e questa sottolineatura ritengo sia opportuna, non parliamo di un punto dove recarsi necessariamente a sporgere denuncia ma anche a dialogare. Perché spesso da un primo approccio è possibile cogliere altre sfumature che possono e devono essere poi approfondite. Ci sarà sempre un carabiniere con il quale interfacciarsi qualora se ne ravvisi la necessità. Lasciatemelo dire, è bello oggi vedere tutte le istituzioni in campo, rappresentative dell’intera isola, perché questo è un servizio dedicato alla comunità nella sua interezza e che si estende anche alla vicina Procida».

TUFANO: «GRAZIE ALL’ARMA, LAVORAVAMO DA TEMPO AL PROGETTO»

«E’ davvero un piacere per noi soci della Fidapa di Ischia, che qui mi onoro di rappresentare in veste di presidenza, aver ricevuto accoglienza ed ospitalità presso la Caserma dei carabinieri sulla nostra isola, che in questa importante e significativas struttura ha visto trovare “casa” alla Stanza Rosa. Questo è un progetto al quale noi fidapine lavoravamo da tempo: in quanto donne ci siamo sentite in dovere di provare a dare un contributo per fronteggiare questa piaga della violenza e dei femminicidi, cercando di coinvolgere quanto più possibile la società civile intorno a noi. Perché questo, si badi bene, è un problema che non riguarda soltanto le donne ma gli stessi uomini in quanto padri, figli, fratelli, mariti. Insomma, ognuno è chiamato a fare la sua parte. Ora questa giornata, che assume una valenza davvero significativa, ci trova tutti schierati e riuniti per provare a trovare una soluzione a questo problema. E andando all’aspetto più fattuale ed operativo, quale migliore sede che non quella storica e radicata sul territorio quale quella della Compagnia dei Carabinieri?».

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FERRANDINO: «UNO STRUMENTO IN PIU’ PER COMBATTERE UN TRISTE FENOMENO»

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«Oggi con grande piacere diamo inizio a questo progetto, con l’apporto e il supporto di persone così preparate e competente oltre che ben radicate sul territorio quali i carabinieri che non ringrazieremo mai abbastanza per la grande attenzione che hanno riservato e riservano quotidianamente con il loro operato a questo problema. Voglio esprimere un ringraziamento a tutti coloro che si sono attivati per questa importante iniziativa. Sul territorio esistono più presidi che in qualche maniera tendono a supportare e aiutare le donne destinatarie di atti di violenza, ma poter avere un ulteriore presidio presso la caserma dei carabinieri è a mio avviso un passo in avanti davvero importante. Perché significa che c’è una società, quella ischitana (ma qui il riferimento è anche alla vicina Procida, come ci ricordava il capitano Laganà) che si dota di un ulteriore strumento che può essere utile per debellare un deprecabile fenomeno, facendo sentire meno sole le donne che devono subire vili approcci o episodi ancora più gravi. Che ormai, purtroppo, accadono quotidianamente anche attorno a noi. Troppo spesso, accendendo il televisore ed ascoltando i notiziari sia nazionali che locali, apprendiamo notizie tristi, drammatiche, assurde. E la migliore ricetta per sconfiggere questa piaga è quella di mettere in campo una grande tensione morale e sociale. Io stamane qui, in questo spiazzo davanti alla sede della Compagnia, trovo davvero la sintesi della rappresentanza sociale che esprime il territorio isolano e quindi riscontro un’attenzione su questo tema che da un punto di vista temporale non ha eguali rispetto a un passato anche recente. Ecco, questo mi rende ottimista rispetto a quelle che possono essere le dinamiche in chiave futura però c’è bisogno che tutti coloro che sono presenti qui oggi si ricordino quotidianamente di questa battaglia, non fermandosi soltanto alle presenze di testimonianza. Continuiamo così, la strada imboccata è quella giusta»

MAZZELLA: «RISCONTRATA SENSIBILITA’ SULLA NOSTRA INIZIATIVA»

«Oggi (ieri per chi legge, ndr) inizia e nel contempo si conclude questo progetto della Stanza Rosa, promosso dal distretto Sud Ovest della Fidapa che, ricordo, comprende le regioni Campania e Calabria. Questa è la seconda stanza che si inaugura nel distretto in tutta Italia, il nostro è un primato del quale andare orgogliosi e ringraziare tutti gli attori di questa sinergia: la Fidapa ma anche l’Arma dei Carabinieri e il Comune di Ischia, istituzioni mostratesi subito estremamente sensibili alla nostra proposta. E in questa sede, alla presenza del sindaco, mi piace ricordare che il Comune di Ischia appartiene alla rete della città delle donne, patrocinata dall’ANCI, l’associazione nazionale dei Comuni italiani. Sono ormai 90 anni che la Fidapa svolge opera di sensibilizzazione sul territorio nazionale oltre che internazionale: quello di oggi è un momento teso a incentivare le donne non solo a denunciare, ma anche a parlare delle proprie problematiche. La stanzia “vive” nella Compagnia dei carabinieri ma di fatto è separata dal contesto».

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