Una stazione per i cellulari nuovo incubo dei casamicciolesi
CASAMICCIOLA TERME – «No elettrosmog, basta con l’abusivismo di antenne, qui a Santa Barbara stanno montando una vera e propria stazione per cellulari!». Poche righe con una serie di foto allegate ed inequivocabilmente esplicative sono pervenute ieri presso la nostra redazione. I cittadini sono allarmati. Temono per la salute propria, dei figli, dei casamicciolesi. Così hanno deciso di dire basta e nell’eventualità sono disposti ad unirsi in comitato, e pure a predisporre una raccolta firme da indirizzare al sindaco di Casamicciola, Giovan Battista Castagna.
Da alcuni giorni c’è un via vai di persone, tutte rigorosamente in giacca e cravatta. Poche settimane fa è stato montato un apparato imponente, con motori e “ventilatori” sempre in funzione. Poi è stata posizionata un’antenna per telefonia mobile dietro una barca in disuso. Ma è solo l’inizio. L’impianto è per una antenna di telefonia per cellulari quindi in ricezione e trasmissione. Il terreno è di proprietà della famiglia De Luise che, naturalmente, non abita in zona. Abbiamo chiesto chiarimenti in Comune dove ci hanno riferito che non esiste alcuna autorizzazione e la giunta non ha mai deliberato alcunché per autorizzare l’istallazione di un impianto radio base di telefonia mobile su un’area, tra l’altro, dove insistono terreni coltivati e dove vivono e risiedono diverse famiglie.
L’antenna è sotto il piazzale, attaccato a orti coltivati, ad abitazioni, ad una zona molto frequentata da sportivi e da chi fa trekking. Molte mamme, molte famiglie sono allarmate. Naturalmente per installare una antenna – qualsiasi essa sia – c’è bisogno di una delibera comunale, di autorizzazioni dell’Arpac, di autorizzazioni da parte della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici e, come per il caso dell’antenna della società Telecomunicazioni srl (Itelco),che abusivamente – vicino la chiesa dei Padri Passionisti, sempre a Casamicciola -, installò una antenna (la lavoro e non domestica) senza alcuna autorizzazione, anche per questo caso non esiste alcun parere e alcuna licenza.
Il ripetitore della Itelco era posizionato in pieno centro abitato, a pochi metri dal parco giochi a pochi passi dalla scuola “De Gasperi” che ospita 10 classi di scuola primaria e tre dell’infanzia. E’ importante evidenziare che la legge prevede che dette antenne e ripetitori non devono avere una esposizione giornaliera per le persone superiore alle 4 ore. Il limite scende a 3 ore per antenne posizionate in zona di centro abitato, parchi pubblici, orti coltivati, spiagge e naturalmente scuole.
Insomma ci troviamo ancora una volta dinanzi ad un abuso vero e proprio che speriamo presto l’ ufficio tecnico del comune, la Soprintendenza e le forze del’ordine intervengano per fermate questa tentata speculazione.