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Ricostruzione, i sindaci incontreranno Borrelli

Si annunciano novità di rilievo sul fronte-sisma.  Venerdì prossimo è in programma un importante incontro a livello istituzionale in ottica-ricostruzione che coinvolgerò il Capo della Protezione Civile Nazionale Angelo Borrelli insieme ai sindaci dei comuni isolani colpiti dal terremoto, Casamicciola, Lacco Ameno e Forio. Il summit si inserisce  nell’ottica dell’emissione di un apposito Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm) dedicato alla ricostruzione. In dettaglio, si tratta delle sospirate regole e linee guida tanto attese per la fase successiva all’emergenza. Nell’ultima legge di bilancio infatti è stata inserita una delega al Presidente del Consiglio conferendogli la facoltà  di nominare con un apposito decreto il Commissario alla ricostruzione, oltre alle citate regole a cui ci si dovrà uniformare durante tale fase, che gli sfollati dell’isola si augurano ardentemente che parta il prima possibile. Domenica scorsa, come si ricorderà, si è tenuto a Lacco Ameno l’ennesimo incontro organizzato dai cittadini sfollati che ha portato alla decisione di intraprendere una trasferta nella Capitale, per portare a Palazzo Chigi il documento con le richieste più urgenti, prima fra tutte quello della nomina del Commissario alla Ricostruzione.

In ogni caso l’iter istituzionale procede sul suo binario, e in vista del Dpcm il Capo della Protezione Civile ascolterà i primi cittadini per recepire le istanze che, si spera, siano soddisfatte dal provvedimento governativo. Il leit motiv è quello più volte sentito in questi cinque mesi trascorsi dal sisma: senza le regole messe nero su bianco, non esisterà alcuna ricostruzione. Una pre-condizione che è costante motivo di discussione tra vari cittadini: in particolare è dibattuto il problema di chi eventualmente ha volontà e risorse economiche per ricostruire la propria abitazione sita nella zona verde a proprie spese, ma che si imbatte tuttora nell’assenza di linee guida legislativamente dettate. Una circostanza che potrebbe vanificare, successivamente, tutti gli sforzi compiuti. Sembra dunque che da Roma stiano concretamente pensando alla nomina del nuovo Commissario, una circostanza che contribuirebbe a “disinnescare” uno dei tanti motivi di tensione che covano nel calderone del dopo-sisma.

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