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La carica dei sindaci: “Ridateci la gestione del Regno di Nettuno”

ISCHIA. Si è svolta ieri la riunione convocata dalla Capitaneria di Porto di Napoli sulla gestione dell’area marina protetta “Regno di Nettuno”. Al cospetto del contrammiraglio Arturo Faraone, erano presenti i rappresentanti di tutte le amministrazioni dei comuni delle isole di Ischia e Procida, oltre al comandante del circo mare di Ischia, Alessio De Angelis. Dall’incontro, durato dalle ore 11:30 circa alle ore 14:00, è emerso un orientamento unanime: l’area marina protetta non può andare avanti così. La gestione da parte della Capitaneria doveva essere temporanea, adatta soltanto a “traghettare” il Regno di Nettuno verso un rinnovo radicale. Il contrammiraglio Faraone ha chiesto ai presenti quale fosse la posizione delle amministrazioni circa l’ipotesi di un nuovo coinvolgimento nella gestione. Esse hanno rimarcato il fatto la creazione dell’area marina era frutto di una volontà che è partita dal territorio, col coinvolgimento delle associazioni ambientaliste, dagli operatori ittici e dalle stesse amministrazioni, che hanno ribadito la loro piena volontà tornare a gestire direttamente il Regno di Nettuno. Le difficoltà incontrate erano infatti ascrivibili alla gestione del dottor Strada, che diede luogo a pesanti criticità da rendere praticamente obbligata la soluzione del commissariamento da parte della Capitaneria di Porto di Napoli. Nelle prossime settimane avrà luogo un incontro al Ministero dell’Ambiente per una valutazione di quanto emerso ieri, cioè della volontà delle amministrazioni di riprendersi in carico la gestione dell’area e della contemporanea oggettiva difficoltà che incontra la Capitaneria ad andare oltre l’ordinaria amministrazione, cosa del resto prevedibile vista le specificità e le particolari competenze richieste dalla conduzione dell’area marina protetta, e nonostante la piena disponibilità a collaborare che i Comuni hanno garantito in questo periodo. Una cosa è, infatti, tamponare un’emergenza per alcuni mesi, ben altro è gestire l’ente a pieno regime. L’incontro ha quindi messo in chiaro la convergenza d’interessi tra le parti: la Capitaneria sarebbe ben contenta di “passare la mano”, e le amministrazioni isolane sono determinate a tornare al timone. In definitiva, il commissariamento deciso dal Ministero non ha certo risolto i molteplici problemi sorti con la controversa gestione-Strada: toccherà quindi proprio all’organo governativo prendere atto della sostanziale inutilità dell’assetto attuale, e agire di conseguenza. Il 2015 è trascorso tra il commissariamento (disposto ad aprile) e il ricorso al Tar da parte delle amministrazioni riunite nel Consorzio, che non ha mai cessato di esistere, a testimonianza della volontà dei Sindaci di  mettere in campo tutte le azioni necessarie per il riottenimento dell’affidamento. Lo stesso Sindaco di Ischia, Giosi Ferrandino, alcuni mesi fa in un trasferta torinese aveva incontrato il Ministro dell’Ambiente. Il primo cittadino del Comune “capofila” dell’isola, accompagnato dal segretario della sezione PD e consigliere comunale di Barano, Tony Buono, partecipò all’assemblea nazionale dell’ANCI (Assemblea nazionale comuni italiani) aperta alla partecipazione di una rappresentanza di Sindaci e amministratori dei 36 Comuni delle isole, riuniti nell’Ancim (Associazione Nazionale Comuni Isole Minori). L’incontro con il Ministro Galletti lasciava ben sperare, tanto che il primo cittadino dichiarò: «con il Ministro dell’Ambiente Galletti abbiamo discusso riguardo il commissariamento della nostra area marina protetta. Abbiamo rappresentato l’attuale assoluto stato di stallo della gestione e che una rinnovata fiducia al consorzio potrebbe rilanciare l’attività di tutela e sviluppo del nostro mare. Ci ha assicurato un interessamento personale in merito».  Adesso, a otto anni dall’istituzione dell’AMP, è tempo di passare dalle parole ai fatti: il Regno di Nettuno può e deve diventare finalmente un grande volano di sviluppo per le isole del Golfo, come era stato nelle originarie intenzioni.

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