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Vaccinazioni in calo ad Ischia, paura per il ritorno della malattia

Dalla Redazione

 

ISCHIA. «Occorre contrastare con decisione gravi involuzioni, come accade, ad esempio, quando vengono messe in discussione, sulla base di sconsiderate affermazioni, prive di fondamento, vaccinazioni essenziali per estirpare malattie pericolose e per evitare il ritorno di altre, debellate negli anni passati». È intervenuto così, nei giorni scorsi, sul calo delle vaccinazioni, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ai Giorni della ricerca di Airc. Il  nostro Capo dello Stato ha affrontato una questione delicata che recentemente ha portato a un calo di vaccinazioni: sono infatti in aumento le famiglie che non somministrano ai figli neppure quelli obbligatori per paura di ‘effetti collaterali’. Purtroppo molto spesso le informazioni raccolte su siti web o opuscoli non attendibili lanciano allarmi su “possibili effetti collaterali”, su presunti ingredienti pericolosi o, peggio, su legami con l’insorgenza di questa o quella malattia. Secondo gli esperti sono queste, alimentate dalla velocità con cui si propagano ai tempi di internet, le ragioni principali che spingono sempre più famiglie a non vaccinare i figli. La copertura vaccinale sulla nostra isola è al limite della soglia considerata di sicurezza; per questo sono in molti a reputare necessario che le scuole e l’Asl intervengano presso le famiglie per diffondere almeno una corretta informazione. Basti pensare che sono tornate malattie per molti aspetti dimenticate, come la pertosse.
LE MALATTIE. Le vaccinazioni sono considerate fra le scoperte scientifiche più importanti per il genere umano, ma continuano in qualche misura a far paura.  Le coperture vaccinali a 24 mesi d’età riguardano la maggior parte delle immunizzazioni offerte gratuitamente: poliomielite, tetano, difterite, epatite B, pertosse, Haemophilus influenzae b, morbillo, parotite e rosolia. Le prime quattro dell’elenco sono considerate obbligatorie, eppure registrano un tasso di immunizzazioni, sulla nostra isola, molto basso. Tasso che cala ulteriormente e drasticamente per le vaccinazioni – consigliate o raccomandate – contro il morbillo, la parotite e la rosolia. I dati sono in crescita, purtroppo,  e preoccupano le autorità sanitarie locali.
I POSSIBILI RISCHI SULLA NOSTRA ISOLA. La situazione tende progressivamente a peggiorare  e rischia di avere gravi conseguenze sia sul piano individuale che collettivo poiché scendere sotto le soglie minime significa perdere progressivamente la protezione della popolazione ischitana nel suo complesso e aumentare contemporaneamente il rischio che bambini non vaccinati si ammalino, che si verifichino epidemie importanti, e che malattie per anni cancellate dalla protezione dei vaccini non siano riconosciute e trattate in tempo.  Si è giunti all’ultimo grado della soglia limite di sicurezza: se le famiglie, i genitori non invertono quanto prima questa tendenza l’isola  rischia vere e proprie epidemie di gravi patologie che invece possono essere prevenute.
FAMIGLIE DIFFIDENTI. Una tendenza collegata a un atteggiamento sempre più diffidente nelle famiglie. Sono molte le madri e i padri che non fanno fare i vaccini ai figli.  Sono spaventati da quello che leggono sul web, non comprendendo che la vaccinazione salva e non uccide. Un esempio eclatante di come possano diffondersi scetticismo e paure resta quello recente delle notizie su un presunto collegamento tra vaccini e autismo che hanno impazzato in rete malgrado tale legame sia stato escluso da tempo da molteplici studi scientifici ritenuti più che attendibili.

VACCINI “SI”, VACCINI “NO”. La questione vaccino ‘Sì’ o ‘No’ resta dunque oggetto di dibattito, malgrado la grandissima parte della comunità scientifica non abbia dubbi sul fatto che i benefici sono nettamente superiori ai rischi.  «I dubbi – sottolinea il pediatra dott. Vincenzo D’Ambrosio  –  sono dovuti al fatto che si è persa la memoria storica delle epidemie che, prima che fossero scoperti vaccini e antibiotici, falcidiavano intere generazioni». Il dibattito ha ripreso vigore nelle scorse settimane, quando al Senato è stata annullata la proiezione di un documentario che metteva in relazione morbillo e autismo, sulla base di un vecchio studio scientifico compiuto nel 1998 da un medico che in seguito è stato radiato dall’albo per le numerose inesattezze e manipolazioni presenti nei dati utilizzati.

LE CONTROINDICAZIONI. Ci sono certamente delle controindicazioni quando ci si sottopone a vaccinazione, ma i vantaggi sono incomparabilmente maggiori. I vaccini sono fra i migliori farmaci perché costano poco, sono efficaci, durano per tutta la vita e inducono pochi effetti collaterali. I vaccini possono dare effetti indesiderati transitori, come le convulsioni febbrili. Ma secondo gli esperti, gli eventi gravi come le reazioni allergiche di tipo anafilattico sono molto rari. Dati confermati da un recente studio pubblicato su Pediatrics. È opportuno dare il via a una campagna di informazione affinché le famiglie, le mamme e i papà  si convincano di più che le vaccinazioni sono un grande aiuto – e a volte una  salvezza – per i propri figli.

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