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Enzo Ferrandino “spara” su Boccanfuso: «Farebbe meglio a tacere»

Sento l’esigenza di intervenire per chiarire alcune circostanze richiamate in una replica dell’avv. Boccanfuso ad una mia recente esternazione pubblicata sul mio profilo social e ripresa dalla stampa. L’avv. Boccanfuso, con penna piccata, ha replicato al mio scritto, invitandomi a “volare alto” e, nel contempo, a prendere posizione pubblica, da vice sindaco in carica, sul riconoscimento di un incarico pluriennale ad un giovane professore universitario e sulla transazione di lavoro conclusa da poco con un dipendente, entrambe vicende queste verificatesi nell’ambito della gestione della società Ischia Ambiente Spa. L’ avvocato, avendo ancora vivido il ricordo delle nozioni universitarie in tema di diritto penale, ha condito il suo scritto snocciolando, a menadito, gli articoli di legge che, a suo avviso, erano stati infranti da condotte criminose attribuibili, sempre a suo dire, ad alcuni esponenti politici che nella prossima campagna elettorale si accingerebbero a sostenere la mia candidatura e coinvolti, sempre a suo dire, nelle predette circostanze, ancora da chiarire. Nel contempo, però, potrei osare e sbilanciarmi nel sottolineare che le chiare e puntuali reminiscenze universitarie dell’ avvocato, sembrerebbero offuscarsi – alla luce delle esternazioni fatte a piu’ riprese nelle sue garibaldine profusioni – circa i presupposti per la ricorrenza di altre fattispecie di reato, come quelle dell’art. 595 del c.p. ( per i non addetti ai lavori articolo del codice penale inerente la diffamazione ). Orbene, in merito alla prima vicenda, posso rassicurare l’avveduto Boccanfuso che il giorno 13 aprile il protocollo della ISCHIA AMBIENTE SPA si è visto recapitare una pec pervenente dal giovane professore universitario, selezionato per l’incarico attenzionato, a seguito di pubblica procedura, che, successivamente a mia esplicita richiesta, ha provveduto a dimettersi dall’incarico conferitogli, senza nulla pretendere per le prestazioni professionali a quella data già svolte. Nel merito, posso sottolineare di aver verificato la regolarità dell’iter amministrativo seguito dagli uffici della società per il conferimento dell’incarico professionale e di non aver ravvisato alcuna anomalia. Ciò nonostante, ho ritenuto opportuno provvedere a richiedere, in maniera garbata, le dimissioni al professionista che si era aggiudicato l’incarico. Per dovere di cronaca puntualizzo, inoltre, che quanto rappresentato si è verificato prima che l’avvocato si premurasse di rimembrare pubblicamente le mie funzioni e responsabilità istituzionali. In merito alla seconda vicenda, comunico che sono in corso mie attività di verifica e sulla sussistenza fattuale dei motivi di doglianza lavorativa da parte del dipendente, e sulla congruità delle somme versate in suo favore a tacitazione delle pretese economiche vantate, e, infine, sull’esistenza della convenienza della società a sottoscrivere la citata transazione. Da una prima verifica, posso dichiarare che i fatti che avrebbero generato l’insorgenza del diritto del lavoratore al risarcimento si sarebbero manifestati in maniera chiara e indubbia. Congruo, inoltre, risulterebbe il conteggio delle somme poste a base della transazione. Ad ogni buon conto, rassicuro il “guardingo” avvocato che, nella denegata ipotesi in cui, al termine delle verifiche richiamate (considerato che la transazione al centro di discussione si è verificata solo qualche settimana fa), non dovessi ravvisare trasparenza e correttezza nell’agire dei vertici aziendali, non esiterei minimamente ad intraprendere tutte le strade che la legge prevede a garanzia degli interessi della società partecipata al 100% dal Comune d’Ischia.
Orbene, sperando di aver rassicurato esaustivamente l’avvocato Boccanfuso, sommessamente mi permetterei di chiedergli, avendo memoria sicuramente meno vivida della Sua, di raccontare pubblicamente ai cittadini ischitani le vicende che, in un non troppo lontano passato, hanno coinvolto tale architetto Ciro Cenatiempo, attualmente in forza della società Ischia Ambiente spa, con rapporto a tempo indeterminato. Purtroppo, la memoria non mi soccorre nel ricordare secondo quali modalità il richiamato architetto si sia visto riconosciuto per incanto la trasformazione del suo rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato. Infine, mi permetterei di chiedere all’avvocato Boccanfuso, di coinvolgere, nel ricordare i fatti, il “suo” candidato Sindaco Gianluca Trani, che forse potrebbe illuminarci, con l’ausilio del suo dispositivo elettrico, nel ricostruire i fatti che all’epoca si verificarono e che generarono questa miracolosa trasformazione. Sarebbe interessante raccogliere pubblicamente, vista la indiscussa onestà intellettuale dell’avv. Boccanfuso, un suo autorevole parere sulla vicenda richiamata. Sarebbe, poi, il massimo poterci confrontare,anche pubblicamente, sui fatti richiamati, lasciando presenziare a tale simposio lo stesso candidato Trani, che potrebbe sicuramente addurre il suo significativo bagaglio di ricordi sugli accadimenti. Con stima e cortesia.

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