Vaccini, si accelera: boom di somministrazioni a Ischia e Forio

Erano funzionanti già da martedì ma sono entrati a pieno regime nella mattinata di ieri. Parliamo dei due hub allestiti nei palazzetti dello Sport di Ischia e Forio che proprio da ieri hanno cominciato a viaggiare a velocità supersonica. Lo dimostrano le file all’esterno delle due strutture ma i numeri sono stati considerevoli grazie anche ai rinforzi inviati sull’isola da parte del direttore generale dell’ASL Napoli 2 Nord, Antonio D’Amore. A Ischia sono arrivati dieci medici che sono stati impiegati prettamente per le anamnesi, il momento forse più delicato della filiera vaccinale, quello per intenderci in cui il paziente impiega il maggior tempo spiegando nel dettaglio al proprio interlocutore se e di quali patologie risulta affetto o sofferente. Ma i medici giunti dalla terraferma sono serviti anche per consentire ai colleghi isolani di potersi “liberare” e recarsi a vaccinare a domicilio i soggetti non deambulanti.

A sfilare nei due palazzetti i soggetti di età compresa tra i 70 e i 79 anni e le categorie “fragili”. Secondo quanto risulta sono 3.400 le persone che si sono prenotate e l’obiettivo dell’Asl è quello di chiudere tutte queste vaccinazioni entro la giornata di sabato (compresa, ovviamente). L’obiettivo di vaccinare circa 500 persone tanto a Ischia quanto a Forio sarebbe stato pressoché centrato in questa prima giornata – per la cronaca sono state somministrate dosi di Pfizer, Moderna e Astrazeneca – e dunque se il ritmo rimane questo la missione sarà portata a compimento. E poi? Beh, a quel punto la palla passerà nelle mani del governatore De Luca che dovrà tornare alla carica con i piani alti per convincere il governo centrale a dare il via libera alle vaccinazioni di massa sulle isole minori per fregiarle del marchio di località covid free. Non è un caso che lo stesso De Luca, dopo aver nuovamente polemizzato sulla carenza di vaccini che dovevano essere destinati alla Campania, ha ribadito una volta di più la sua opinione: ““Capri e Ischia – ha detto – possono darci una ricaduta enorme. Cominciamo quando finiamo gli anziani e i fragili, ma i centri vaccinali hanno una loro autonomia, quando ci sono residui è meglio usarli per vaccinare quante più persone possibile. Possiamo muoverci con tranquillità, spirito unitario e onestà intellettuale. Per il turismo i tempi sono decisivi, se entro maggio non prendiamo misure regaleremo a Spagna, Grecia e Croazia milioni di turisti”. Insomma, l’impressione rimane quella che la partita sia ancora tutta da giocare.

Nel frattempo sempre nella giornata di ieri l’ASL Napoli 2 Nord ha rivolto un appello alla popolazione nella fascia di età 60/69 anni, affinché aderisca alla campagna vaccinale. Ad oggi solo il 10% degli aventi diritto ha infatti dato la propria disponibilità. Nella nota diffusa dall’azienda sanitaria locale si legge: “La vaccinazione contro il COVID19 è indispensabile per superare la pandemia. Da tre giorni i cittadini nella fascia di età 60/69 hanno la possibilità di registrarsi sulla piattaforma regionale, ma su una popolazione di oltre 1 milione di persone che conta circa 140.000 persone in questa fascia di età, solo in 12.000 hanno aderito all’offerta vaccinale. Invitiamo tutti i nostri concittadini che hanno più di 60 anni a registrarsi all’indirizzo https://adesionevaccinazioni.soresa.it/adesione/cittadino; stiamo potenziando i centri vaccinali per poter mettere in atto una campagna vaccinale di massa che possa garantire la ripartenza dei nostri territori, ma tutto sarà inutile se registreremo una bassa adesione.”

Foto Franco Trani