BENEDETTO VALENTINO: «DATI INTERLOCUTORI, LA POLITICA È ANCORA ASSENTE». «Quello che emerge dalle statistiche è un dato interlocutorio. Altre località turistiche della Campania crescono in maniera più marcata rispetto a noi, anche se non sempre l’affollamento è sinonimo di sviluppo. Credo in generale che Ischia paghi la mancanza di unico ente di promozione e valorizzazione del territorio in chiave turistica. Noi proponemmo la costituzione del Distretto Turistico, che è rimasto lettera morta. Ci si lamenta del limitato potere di spesa dei visitatori, ma questa è la conseguenza del low cost. Manca del tutto una politica del turismo. La promozione viene lasciata all’iniziativa privata, con tutti i limiti che ne conseguono. Con i guai che colpiscono ancora oggi le varie località mediterranee, Ischia dovrebbe beneficiare di un boom continuo, e invece così non è. Le amministrazioni devono creare un unico ente di promozione per l’intera isola. L’azienda di soggiorno verrà chiusa a breve. Non è pensabile lasciare al singolo imprenditore un compito che richiede perfetta sinergia tra tutti gli operatori, altrimenti ognuno pensa solo a riempire il suo albergo, e gli eventi organizzati nella stagione turistica finiscono per danneggiarsi a vicenda, senza un cartellone unico per tali eventi, né un sito web istituzionale. Non basta la partecipazione alle fiere internazionali senza una strategia complessiva. Purtroppo sono anni che ripetiamo queste cose».
Il patron del Premio Internazionale Ischia di giornalismo non le manda a dire, e sul problema della mobilità alternativa dichiara: «Non sono disposto a rinunciare alla mia auto, così come nessun ischitano. E lo dico, come al solito, con franchezza e senza infingimenti. Il problema è politico. Nessuno si è mai preoccupato di finanziare una mobilità alternativa e le colpe del pubblico non possono cadere sul privato. Si é sempre pensato solo ad una politica che favoriva l’auto come unico mezzo di trasporto. Non esiste un servizio taxi come stabilisce la legge, quindi anche con turni 24 ore per 365 giorni l’anno. Non esiste una scala mobile, una funicolare come in altre realtà più civili. E volete che io rinunci all’ auto ? No, grazie».