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“Rinchiusi” in pineta, la disavventura di tre residenti

 

ISCHIA. Intrappolati nella pineta di Ischia. Una curiosa disavventura è capitata a tre persone nel tardo pomeriggio di martedì sera, movimentando così quella che era la conclusione di un giorno festivo, il primo maggio scorso. I tre avventori, tutti residenti sull’isola, erano a passeggio per la pineta, il cui orario di chiusura serale è fissato alle 20.30. Eppure, al momento di guadagnare l’uscita dai viali, gli ospiti si sono trovati i cancelli sbarrati, già chiusi con catena e lucchetto, nonostante non fosse ancora scoccata l’ora di chiusura. Era ormai buio, e i tre non hanno potuto fare altro che cercare aiuto chiamando i  Carabinieri. Il fatto è che i militari dell’Arma, a loro volta, hanno dovuto cercare il custode, l’unico ad avere le chiavi per riaprire i cancelli. I malcapitati protagonisti hanno spiegato di essersi avvicinati all’uscita quando ancora erano le 20.20, quindi in anticipo sul limite, ma i lucchetti erano già scattati senza che chi di dovere si fosse sincerato che nessuno stesse ancora passeggiando tra i sentieri. Tanto è vero che la chiamata alle forze dell’ordine è stata inoltrata ancor prima delle 20.30. Numerosi passanti, al di qua dei cancelli si sono intrattenuti con i malcapitati per tenere loro compagnia in attesa di essere “liberati” dall’involontaria prigionia. L’episodio si è chiuso senza conseguenze, ma non è certo il primo che si verifica: negli anni scorsi ci sono stati diversi casi simili, in cui più di un cittadino è rimasto chiuso nella pineta. Le cause, come nell’episodio appena illustrato, non sono sempre da ricercare nella distrazione degli ospiti, che in qualche occasioni possono anche essere stati tratti in inganno dalla non eccelsa visibilità dei cartelli che segnalano gli orari di apertura e chiusura, bensì anche nell’insufficiente sorveglianza da parte dei custodi all’approssimarsi della sera. È infatti auspicabile che gli addetti alla chiusura ispezionino accuratamente le varie diramazioni dei percorsi raggiungibili dai visitatori, prima di far scattare le serrature. Un minimo di attenzione che eviterebbe il ripetersi di contrattempi come quello che ha movimentato la sera del primo maggio per tre residenti. E vale la pena riprendere il suggerimento lanciato tempo fa, costituito dall’affissione di un numero telefonico al quale chi dovesse ritrovarsi “rinchiuso” potrebbe prontamente ricorrere per avere immediata assistenza.

 

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