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Via Borbonica, lo scempio è quotidiano: tra immondizia e pini “killer”

FORIO – «Questo è lo scempio quotidiano, fuori casa, in via Borbonica: e questo è niente! Di solito ci troviamo qualsiasi tipo di elettrodomestici. Che vergogna!». È con questo telegrafico messaggio che un residente di via Borbonica, ormai stanco di tacere, ha deciso di denunciare lo stato di profondissimo degrado in cui versa un tratto di via Borbonica, la strada che collega il Comune di Forio (e nello specifico il quartiere Monterone) ai Comuni di Lacco Ameno e Casamicciola Terme. Come potete osservare nelle fotografie che l’uomo ha provveduto a scattare, buona parte del ciglio della strada, oltre a presentarsi in condizioni a dir poco pietose (il fondo stradale, citando Tony Tammaro, «non è dei migliori»), è letteralmente invaso da rifiuti di ogni genere, che certamente non contribuiscono a rendere vivibile la zona.

NON SOLO IMMONDIZIA: SU VIA BORBONICA INCOMBE ANCORA IL PERICOLO DEI PINI “KILLER”. Quella dell’immondizia, purtroppo, non è l’unica piaga che caratterizza via Borbonica, che dovrebbe essere una delle strade più curate dell’isola, non fosse altro perché viene quotidianamente percorsa da centinaia di autovetture e di mezzi a due ruote. Come più volte denunciato su queste colonne, infatti, un’altra delle gravi problematiche che affliggono quella strada è rappresentata dalla presenza di numerosi pini “killer”, che mettono a repentaglio la vita di ignari passanti e utenti della strada. Qualche giorno fa, come molti di voi ricorderanno, decidemmo di pubblicare un intervento del fotografo e storico Gerardo Calise, che denunciò la preoccupante situazione.

«Dopo il taglio avvenuto qualche giorno fa dei tre pini pericolanti di via Giovanni Castellaccio a Forio, con relative polemiche – esordì Gerardo – vi invito a guardare queste mie foto scattate stamani (mercoledì 21 marzo, ndr) sulla via Borbonica lato Forio, dove pochi mesi fa è caduto un gigantesco pino, che solo per miracolo non ha danneggiato nessuno. Molti di questi pini sono inclinati, e le precedenti esperienze ci hanno insegnato che oltre a non essere scienziati del ramo, questo costituisce l’anticamera di sicura caduta: uno è addirittura secco. Tutti gli altri con un grande fusto, con una grande chioma costituita da molti rami e con poco apparato radicale, da poco ridotto, causa “montagnole” sulla sede stradale. Mi auguro – concluse Calise – che si intervenga quanto prima ad eliminare l’evidente pericolo, sostituendo i pini che andranno ad eliminare con altri alberi più adatti ad essere adiacenti una sede stradale molto trafficata». Insomma, è chiaro come la luce del sole che urge un intervento del Comune di Forio, che già lo scorso 29 novembre dovette fare i conti con il crollo di un pino di via Borbonica. Quella notte, fortunatamente, non accadde nulla di grave. Ma giocare all’infinito con la “dea bendata”, francamente, non ci sembra la scelta migliore. L’intera zona va messa in sicurezza e riqualificata, e questo nell’interesse di tutta la popolazione.

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