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Via Campagnano, il j’accuse di Giovanni Tufano: «Siamo stufi di pagare per i vostri errori»

«Durante la seduta del consiglio, l’amministrazione comunale, tramite il vicesindaco Enzo Ferrandino, ha promesso la risoluzione della problematica ad una delegazione di cittadini di via Campagnano, che si era recata a presenziare il consiglio per protestare contro i disagi provocati dalle rampe di accesso ed uscita del ponte provvisorio realizzato per permettere il transito nel tratto di strada interessato dallo smottamento del muro di contenimento della strada. Enzo Ferrandino ha garantito che nel giro di pochi giorni l’amministrazione comunale avrebbe almeno provveduto ad addolcire la pendenza delle rampe di entrata e di uscita dal ponte, in modo tale da eliminare il disagio provocato dalle stesse alle autovetture nell’attraversarlo. Fino ad oggi non è stato fatto nulla, bastavano solo tre ore di lavoro». È con queste parole che si apre un duro post pubblicato nella serata di venerdì da un cittadino ischitano, Giovanni Tufano, in merito alla problematica di via Campagnano. Una località del Comune capofila che, negli ultimi anni, è stata abbandonata a se stessa, e che pertanto necessita di interventi che possano mettere in sicurezza la zona nel minor tempo possibile.

Tufano prosegue il proprio intervento tirando le orecchie al vicesindaco di Ischia, Enzo Ferrandino, che durante la seduta del consiglio comunale svoltasi martedì pomeriggio aveva tranquillizzato i cittadini che risiedono lungo quell’accidentato tratto di strada. «A questa amministrazione non interessa il popolo», scrive Giovanni Tufano. «Caro Enzo, ricordati che quando si promette qualcosa ai cittadini poi bisogna mettersi in prima fila per la risoluzione del problema e non si devono delegare altre persone. Agli altri non interessa se tu, caro Enzo, perdi di credibilità: chi vuol fare il sindaco non deve fidarsi mai di nessuno. Io mi aspetto che in tempi celeri qualcuno provveda ad eliminare il disagio e mantenere ciò che è stato promesso. Ricordati, caro Enzo, che adesso bisogna modificare un’altra volta un lavoro fatto male. Un’altra cosa volevo dirvi: siate chiari con le persone e non sarete criticati, spiegate bene che i tempi per la realizzazione dell’intervento saranno lunghi e non per colpa vostra. Spiegate tutti i passaggi alla gente: le indagini geologiche da farsi, la progettazione, la presentazione dei calcoli al Genio Civile dell’eventuale esproprio necessario di qualche zolletta di terreno e, inoltre, la gara di appalto dei lavori, con data d’inizio e di fine. Solo dopo potrete parlare di un vero crono-programma. Cerchiamo di evitare altri contenziosi con i cittadini: siamo stufi di pagare per i vostri errori».

Come di certo ricorderete il vicesindaco di Ischia, nel corso della riunione della civica assise, dopo l’intervento del cittadino Giovan Giuseppe Trani aveva affermato: «Il sottoscritto, ma anche altri rappresentanti dell’amministrazione e i tecnici comunali sono più volte stati sui luoghi per capire le cause dell’evento franoso e comprendere quali possano essere le soluzioni. Il ponte realizzato voleva soltanto servire a lenire al minimo sindacale gli inevitabili disagi che avrebbero patito i cittadini della zona, peraltro senza far correre loro particolari pericoli. Per quanto riguarda le attività da intraprendere sono divise in due differenti step: il primo dovrà riguardare la riduzione al minimo dell’evento franoso e questo si farà a brevissimo. Già nella giornata di domani (mercoledì per chi legge, ndr) abbiamo un incontro con dei tecnici specializzati, è nostra intenzione lavorare alla riduzione e al contenimento dell’evento franoso. Poi ci sarà invece il secondo step, quello che prevede l’intervento risolutivo con la costruzione di un muro che tappi definitivamente quel fronte di frana».

«Le analisi effettuate in questi giorni – aveva spiegato Enzo Ferrandino – hanno evidenziato che il vecchio muro era stato realizzato su un terreno che non presentava sottofondazioni, se fossero state presenti avrebbero evitato il crollo di una porzione del muro e la conseguente frana del terreno. Noi stiamo prendendo la situazione di petto, la vostra preoccupazione è la nostra preoccupazione: in tempi celeri risolveremo definitivamente la questione. Di recente abbiamo realizzato la pubblica illuminazione con la sostituzione dei pali esistenti e la sostituzione con nuovi ma questo non c’entra, non c’è alcun nesso di casualità con la realizzazione della rete elettrica. Abbiamo fatto una verifica anche con l’Evi perché lì in zona c’è pozzetto di raccordo e in loco insisteva una valvola non funzionante ma nemmeno questo è stato l’effetto scatenante».

A pochi minuti dallo scioglimento della seduta, Enzo Ferrandino aveva poi pubblicato un breve post sulla propria pagina Facebook: «La seduta del consiglio comunale appena conclusa è stata molto proficua. Innanzitutto ringrazio i residenti dell’area di Campagnano per essere stati presenti in sala consiliare e aver preso parte al dibattito. Come ho avuto modo di sottolineare l’amministrazione sta affrontando la problematica relativa a via Campagnano in modo diretto e concreto. A breve, infatti, avremo un incontro con tecnici specializzati per poter iniziare quanto prima gli interventi di messa in sicurezza definitiva del tratto viario che, ad ora, è percorribile grazie alla pedana in ferro e legno realizzata. Nei prossimi giorni, poi, provvederemo a risolvere i piccoli problemi legati al passaggio effettivo delle vetture sulla struttura».

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Francesco Castaldi

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