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Un viaggio a Ischia come nel romanzo di Elena Ferrante

di Isabella Puca

Ischia – «Ischia è stata una fuga per Elena, sia dalla sua vita che trascorre in un impoverito e violento quartiere di Napoli, sia da Lila, la sua migliore amica – nemica. E ‘stata anche una fuga per noi, che abbiamo lasciato alle spalle la nostra vita professionale stressante. Ognuna delle donne nel viaggio aveva letto “L’amica geniale” e aveva diversi rapporti tra i personaggi principali. Ciascuno di noi sapeva cosa significasse avere  profonde amicizie femminili che coinvolgevano sentimenti di affetto, mescolato alle volte con la gelosia e delusione; le nostre vite erano impigliate come amici e compagni di stanza da anni. Alcuni nel viaggio si sono così identificati con Elena, concentrandosi sullo studio per lasciare alle spalle il proprio passato, e altri con Lila carismatica forte e volontaria, che scelse il matrimonio come mezzo per sfuggire alla povertà». E’ questo lo spunto da cui parte il reportage che il Los Angeles Times dedica alla nostra Ischia partendo dalla più recente letteratura. Parliamo del libro “L’amica geniale”, il primo di quattro, firmati dall’autrice misteriosa Elena Ferrante. Pubblicati tra il 2012 e il 2015 in breve tempo sono divenuti un best seller e, tradotti dall’italiano da Ann Goldstein hanno acquistato un respiro internazionale. La storia è ambientata in un quartiere napoletano degli anni ’50, il romanzo è di quelli di formazione; tra le righe si vive la storia di Lila e di Elena due amiche, in continuo contrasto tra loro, due vite diverse che s’incontrano e si scontrano continuamente. Nel secondo libro della serie dal titolo “Storia di un nuovo cognome” le due arrivano a trascorrere una vacanza a Ischia, tra il mare dei Maronti, i primi baci e le prime volte, di notte, su una spiaggia. Ed è così che il libro di Elena Ferrante è divenuto un volano per il turismo portando qui sull’isola degli inviati del Los Angeles Times e chissà quanti altri attratti dal racconto delle sue pagine. Il romanzo è divenuto talmente popolare che la HBO per fine marzo inizierà le riprese televisive e chissà che le telecamere dell’emittente televisiva statunitense non arrivino anche qui. Fatto sta che Ischia potrebbe cavalcare l’onda del successo di questo fenomeno letterario e offrendo così il meglio di sé. «Una dozzina di amici stretti e io – si legge nel reportage – avevamo affittato una villa in Toscana per festeggiare molti dei loro 35 anni, e Ischia, con le sue sabbie termali e il terreno montuoso, sembrava un’aggiunta ideale al viaggio. Anche se le sfide che ci legavano erano diverse da quelle che Elena e Lila avevano affrontato, le domande che abbiamo condiviso erano le stesse: come creiamo vite che sono nostre e non quelle che seguono le aspettative sociali? Viaggiare verso Ischia e viaggiare in generale, ha presentato una risposta ovvia: lasciare ciò che è familiare, fare di più, vedere di più e decidere per sè». “Ho sentito la sensazione che più tardi nella mia vita è stato spesso ripetuto: la gioia del nuovo”, così Elena ha detto di Ischia ed è  con queste aspettative che il gruppo ha viaggiato in microtaxi verso Sorgeto vivendo la stessa gioia della protagonista del libro, una volta discesi i 214 scalini, e nel prendere una barca che li ha condotti a Sant’Angelo. E ancora aperitivi al tramonto e cene tardive sulla riva destra con il rumore dei traghetti in attracco di sottofondo e i negozi di souvenir del corso in un’esplosione di voci e colori. Nel reportage trova spazio il parco termale del Negombo, la fonte delle Ninfe Nitrodi e qualche ristorante. «Anche se Ischia era ancora il vivace e accessibile paradiso sperimentato dai personaggi dei romanzi di Elena Ferrante, ciò che era cambiato era la nostra capacità di fuggire e di fare i nostri destini»

 

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